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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Tetta Sechi: i pensieri del cuore

di Leo Spanu Perchè una persona, anzi una donna nello specifico,  cerca rifugio nella scrittura? Tetta Sechi  ci confida: “ son carta e penna i miei migliori amici ”.  Una risposta che inquieta. Dove sono gli altri, gli “esseri umani”? E' davvero così difficile comunicare?  “ Mostrare i sentimenti profondi / sarebbe così bello / mostrarli senza pudor i”. Convenzioni consolidate e abitudini antiche, figlie dell'ipocrisia, ci costringono a metterci una e cento maschere per vivere e sopravvivere. Sorridere meccanicamente per nascondere le paure, la solitudine, il dolore. Avere dentro un mondo da raccontare e magari da regalare:  “ E invece sono qui / con carta e penna / unici confidenti / dei  miei giorni. ” Strana società la nostra dove, nessuno lo ammette, ma tutti cercano di fuggire, magari un metro più in là, alla ricerca  di amore, di comprensione, di solidarietà. Tutte cose che abbiamo gettato via  per inseguire  sogni di carta e brandelli di successo.  Per raggiunger

Giannetto Masala: errata corrige

di Leo Spanu Un mio cortese lettore mi ha segnalato un “ refuso”. Nel  ripubblicare l’articolo preso direttamente da “ Il Corriere Turritano “ (gennaio 2012) ho fatto l’errore di non rileggerlo.  Se avessi avuto meno fretta avrei visto che nel numero successivo della rivista mi scusavo con i lettori per aver confuso ( lapsus calami) Sebastiano Satta ( 1867-1914) poeta autore dei  “Canti barbaricini” con Salvatore Satta (1902-1975) scrittore autore de “ Il giorno del giudizio”. Naturalmente era Sebastiano Satta l’autore citato. Questo è uno di quei classici casi dove “repetita non iuvant”.  Non ho scusanti per aver ripetuto lo stesso errore per cui mi punirò da solo, Mi cospargerò il capo di ceneri, mi straccerò le vesti e andrò in pellegrinaggio a Nuoro, luogo di nascita dei due Satta. P.S. Anche il mio consuocero si chiama Satta ma lui, per mia fortuna, non scrive.

Mi avete rotto l'italiano

di Leo Spanu Mi avete rotto l'italiano con tutto questo inglese del katz. Ecco, non riesco più ad essere volgare in italiano. Mi avete rovinato anche l’appetito col punch ( bevanda al gusto di arancia nota  come aranciata), il breakfast ( colazione ma io che prendo solo un caffè devo dire coffee-break , pausa caffè. Se il caffè è ristretto è menopausa), il lunch (pranzo in pratica uno spaghetto), il dinner (cena , non mangio mai la cena perché non ho abbastanza dinar per conciliare pranzo e cena. Sono un anziano a bassa pensione)).  Adesso mi nascondo nel wood  ( bosco, una  cosa con alberi e foglie) e mi mangio un panino con la mortadella, naturalmente fatta con carne di (peppa) pig . E se mi vedono i bambini? Kakkhien ( versione tedesca di katz, sono un poliglotta), che figura di shit ! ( sostanza  di scarico prodotta dopo una lunga ed elaborata digestione) Se qualcuno avesse problemi di stitichezza poco male: con la crescita, in Europa, del nuovo fascismo ci sarà p

Teorema Scalfari

di Leo Spanu Domanda: preferisci morire impiccato o fucilato? Risposta:  veramente preferirei vivere. Ad Eugenio Scalfari  è stato chiesto: voterebbe Berlusconi o Di Maio? Io che sono meno intelligente di Scalfari avrei risposto: nessuno dei due. Ma come? Berlusconi ha portato l’Italia sull’orlo del fallimento economico ( anche sul piano etico c’era  poco da stare allegri) e poi ci ha regalato Monti e la Fornero e noi dovremmo votarlo ancora? Per quanto riguarda Di Maio, ad essere benevoli, è solo uno dei tanti quaquaraqua che infestano la scena politica. No caro ex compagno Scalfari ( è stato deputato per il partito socialista), non ti riconosco più. A volte il silenzio è la risposta più giusta alle domande stupide.  Così come non riconosco più quella strana coppia formata da Bersani e Speranza. Per un’assurda associazione d’idee mi fanno venire in mente Sansone e Dalila. Non sapete chi sono? Vediamo di raccontare la storia di Sansone (Bersani) e Dalila (Speranza).  Diciamo

Un quadrato di sole

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di Leo Spanu Nei giorni scorsi, al Palazzo Baronale di Sorso, Anna Demuro, pittrice e scrittrice, ha presentato il suo ultimo lavoro, un diario che racconta i giorni passati vicino al marito malato. Un dialogo muto con una persona solo fisicamente presente, con qualche momento di luce come un quadrato di sole. E in questo quadrato si inseriscono memorie e i tanti momenti vissuti insieme. Quel che colpisce è la serenità e la tenerezza con la quale questa piccola donna affronta una terribile esperienza. In un mondo dominato dagli egoismi, con “grandi amori” che finiscono nel giro di pochi giorni, ci sono storie che durano una vita nel bene e nel male. Senza che vengano a svanire l’amore e tutte le ragioni dello stare insieme. Con tanti “depositi” dove scaricare anziani e persone malate ci sono ancora persone, come questa piccola grande donna, che conoscono la parola sacrificio. E lo fanno per amore, solo per amore. Così da questo piccolo libro  nasce una speranza. La vita merita di

I vecchi e i giovani (R)

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di Leo Spanu Alla domanda di mia nipote (come eravate da giovani ?) non ho saputo rispondere. Mi sono chiesto invece se siamo mai stati giovani. Non si tratta di invecchiare, è nell’ordine delle cose: i capelli che diventano bianchi, il corpo che cede al peso degli anni. Solo gli occhi rimangono giovani; anche i pensieri a volte sono stanchi e non hanno più voglia di guardare verso il domani. Per sapere se siamo stati giovani allora mi appoggio a qualche vecchia fotografia ma non per ricordare, non ne ho bisogno,  e neppure  per una tardiva e consolatoria  forma di vanità. Ci sono immagini che si sono fissate nella memoria come passaggi importanti nel corso di una vita che ha avuto momenti felici e dolori da cancellare. Così ho deciso di saltare la fase prima della Sardegna  quando cercavo un’identità. A me è sempre piaciuto il ruolo di brutto e cattivo forse perché avevo le  “ phisique du role”. Anche la mia signora, all’inizio,  mi ha trovato di un’antipatia unica. Ma con qu

Testa o croce?

di Leo Spanu Fare una scelta politica con un sorteggio è un capolavoro di imbecillità e  di malafede. La malefica monetina poi è stata lanciata in aria dopo ben tre votazioni! Per usare una metafora calcistica, Milano vince il campionato ma viene squalificata al 91° minuto dell’ultima partita dal solito “arbitro cornuto”.  Anche la Germania ( Francoforte) viene estromessa dalla monetina. Allora ditelo che non sapete prendere una decisione. Sono un europeista convinto ma ogni tanto mi viene un dubbio: non è che hanno ragione gli inglesi ad andarsene?  Politicanti di serie zeta,  provenienti da paesi con pochi abitanti, razzisti e xenofobi,  spesso nostalgici di passati regimi, capaci solo di costruire recinzioni e muri, stanno dando le carte alla parte civile dell’Europa. Il sogno di un’ Europa unita è finita nelle mani di burocrati della politica che non sanno accogliere pochi  disperati ( bambini, donne e ragazzi) che fuggono dall’Africa trasformata in un inferno da secoli di reg

Le 100 canzoni italiane più belle

di Leo Spanu Escludendo le canzoni dialettali che sono un settore a parte ecco una classifica di mio gradimento.  Se ne trovo uno coi miei stessi gusti allora può nascere una nuova fase nel campo delle ricerche di mercato. Sarebbe come se due italiani facessero la stessa formazione della nazionale di calcio: impossibile. A proposito, non sono certo un patito del gioco del pallone ma quando l’Italia, in qualsiasi campo, fa brutte figure, mi dispiace e parecchio. Il signor Tavecchio dovrebbe avere la decenza di dimettersi. Ma non è l'unico. L'Italia sta diventando il paese degli indecenti. Ma consoliamoci con le canzonette e, tornando alla nostra compilation, c'è da dire che non solo è soggettiva ma se dovessi  riscriverla un'altra volta probabilmente sarebbe diversa nell'ordine e nei titoli. Comunque grossomodo queste sono le cento canzoni più belle. Magari ne posso aggiungere altre cento sempre belle ma, come diceva Giacomo Casanova, è meglio non esagerare. Bi

La vera storia di Cenerentola (R)

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di Leo Spanu Il libro di oggi è intitolato: Dodici cenerentole in cerca di autore. Cioè tutto il teatro in dodici facili lezioni . I testi sono di Rita Cirio , le illustrazioni di Emanuele Luzzati . Edizioni Nuages 1991. In realtà la prima edizione è del 1976 ma come è scritto nella presentazione “ Niente di nuovo sotto il riflettore .”   L’idea di riscrivere Cenerentola così come l’avrebbero immaginata alcuni autori di teatro non è male. Se fossi molto presuntuoso (lo sono, lo sono!) potrei aggiungere una mia versione. E' vero che tredici a tavola porta male ma chi se ne frega: io mangio da solo. Alla  maniera di Eschilo, Sofocle, Euripide (Per gli studenti asini come me il trio dei autori greci venivano ricordato con  la “tragica ”  Eschilo, Eschilo che qui si Sofocle ma attenti alle scale che sono Euripide ." Per mia fortuna ho studiato allo scientifico e non al classico.) Comunque la versione di  Cenerigone (= Cenerentola+ Antigone) che deve uccidere il

Sorso 1993

di Leo Spanu Nel precedente articolo ho parlato dell’inizio della mia carriera politica, oggi racconterò la fine. 1993: siamo in piena tangentopoli, il vecchio sistema sta saltando ed anche il mio partito (PSI) è morto sotto il peso delle accuse e degli scandali. Gli effetti del caos nazionale si sommano alle confusione che regna anche in periferia. Io sono entrato in rotta di collisione col “padrone” del partito, il sindaco Andreuccio Bonfigli, e neanche i nostri buoni rapporti personali possono salvare la situazione ormai degenerata. Con le leggi di allora il sindaco non può “cacciare” un suo assessore, deve dimettersi lui insieme a tutta la giunta. Così accade e anch’io, subito dopo, mi dimetto da assessore. Le mie scelte politiche per lo sviluppo urbanistico del territorio sono  basate sulla lotta all’abusivismo, specie sulla costa e sull’opposizione ai cosiddetti “ signori  del mattone” ( porto turistico con milioni di metri cubi di villette da costruire nella pineta) che ha

Sorso 1970 (R)

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Da Cartoline e dintorni All'inizio della primavera mio padre, già trasferitosi in Sardegna, mi scrive e mi propone, a sorpresa, una candidatura alle elezioni comunali di Sorso. Ho appena concluso il mio apprendistato politico: movimento studentesco prima e partito comunista poi. Una militanza (senza tessera) di pochi mesi. L'invasione della Cecoslovacchia da parte dell'Unione Sovietica, l'anno prima, mi ha convinto che la democrazia non sta dalle parti del comunismo ma ho le idee confuse. A Sorso si prepara uno scontro epico tra i due big locali: Salvatore Cottoni per il PSDI e Giuseppe Borio per il PSI. Due socialisti che litigano, come da tradizione storica della sinistra, e puntano alla carica di sindaco della città romangina. Io vengo contattato da Borio e invitato a Sorso con tanto di biglietto pagato. Accetto perchè un viaggio pagato non si rifiuta mai e così vengo ”adottato” dai socialisti locali con in testa il segretario Beniamino Nieddu, uomo di gra

Niente e così sia

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di Leo Spanu Lo sport preferito dagli italiani è "il cazzeggio" ovvero l'arte di parlare del niente e per niente. Quindi il tema è: Un giorno qualcuno vi chiederà: cosa pensi del.....  ? ( Cit. I Giganti). Io, per la verità, è da tempo che  ho smesso di pensare; è uno dei pochi vantaggi che ti regala la vecchiaia. Lascio che i miei pensieri vadano in giro da soli, alla ricerca di parole, di immagini e, quando capita, di emozioni. Se poi riescono a costruire qualcosa di logico o di sensato, allora rubo l'idea e la trascrivo così qualcuno (pochi) mi leggerà e dirà: Bravo! Sette Più  ( Cit. Cochi e Renato). In caso contrario io ho l'alibi: gli anni che passano mi hanno tolto la lucidità ( forma elegante di "è  rincoglionito") e il raziocinio. Poco male, siamo sepolti di pensieri in libertà ( nel senso di privi di senso) provenienti dai media e da internet. I miei pensieri, al contrario,  sono in libera uscita a rivendicare il diritto di essere e non ess

Matteo Renzi: lo possiamo torturare?

di Leo Spanu L’altra sera, facendo uno strappo alle mie abitudini, invece di guardare un film ho seguito su La7 il mancato duello tra Renzi e Di Maio. Doveva essere uno spaghetti western,  magari con la musica di Ennio Morricone e la regia di Sergio Leone, invece uno dei duellanti ha preferito la fuga. Capita.  Come dice un proverbio:  soldato che scappa buono un’altra volta.  L’agguato c’è stato lo stesso, opera dei giornalisti in studio. Tre, importanti e “ obbiettivi” erano pieni di rancore e astio nei riguardi di Renzi al punto che mi hanno fatto dubitare delle loro qualità professionali; il quarto, quello che rappresentava un giornale di partito, fra l’altro ostile al segretario del PD, ha fatto correttamente il suo mestiere. Ora non è mia intenzione fare l’avvocato difensore di Matteo Renzi, non l’ho mai votato neppure quando ero iscritto al PD ma, oggi, è l’unico uomo politico di spessore. Per la verità ci sarebbe e c'è, e lo dico con molta tristezza, anche Berlusco

Lezioni di geografia: Regioni d'Italia 2

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di Leo Spanu Continuiamo il viaggio verso il sud. Come gli emigranti di ritorno che nelle loro valige non più di cartone, mettevano i simboli del loro successo e regali per amici e parenti. La memoria di un tempo e il rimpianto. Lazio A Roma "" caput mundi" ho dedicato e dedicherò immagini e parole per cui andiamo a dare un'occhiata altrove. Comincerei da Viterbo: un tuffo nel medioevo. Poi passando per Bomarzo coi suoi mostri di pietra una visita veloce a Tarquinia, Cerveteri  e dintorni a conoscere i nostri progenitori: gli etruschi. Ma anche Rieti, Greccio (qui San Francesco inventò il presepio) il lago  di Bolsena e di Bracciano, i paesi dei castelli romani e poi giù fino a Ninfa dove, credetemi, scoprirete com'è fatto il Paradiso Terrestre. Abruzzo Ho un bel ricordo di Sulmona dove sono stato con le mie atlete, tutte pettinate con treccine all'africana. Quando siamo usciti a passeggiare, la sera, le hanno fermate in mille, dai dieci ai no