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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

Genesi

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di Leo Spanu “Genesi” è anche il titolo di un libro del fotografo brasiliano Sebastiao Salgado (1944) uno che  da sempre va in giro a raccontare il mondo che scompare. Forse per conservare e proteggere quello che ancora non è stato distrutto dalla mano dell’uomo. Forse per provare a ricominciare. Dice l’artista: Quello che voglio è che il mondo ricordi i problemi e le persone che fotografo . Un compito impossibile,  tentare di vincere l' indifferenza con la forza delle immagini anche perchè le parole ormai non comunicano più. Ho il dubbio, infatti, che l'autore sembra rivolgersi solo a coloro che non hanno ancora perso la speranza di un futuro migliore per le nuove generazioni. O forse sono io che avvelenato, ogni giorno,   da troppe parole e pensieri cattivi, guardo  negli occhi della gente alla ricerca delle ultime tracce di una perduta umanità. Così,  per continuare ad illudermi,  immagino che tra le fotografie di Sebastiao Delgado ci sia un segno.   Magari  i ba

Ognuno è solo

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di Leo Spanu Da   “Il Post” giornale online, 27 giugno 2018. Nell’ultimo anno oltre 13.000 ( tredicimila) persone sono state abbandonate dall’Algeria nel   deserto. Sono migranti che giungono da vari stati sud-sahariani; vengono minacciati, derubati, lasciati senz’acqua né cibo e costretti a camminare verso il Niger. La temperatura arriva fino a 48 gradi: i più fortunati riescono ad arrivare ad Assamaka, un posto di frontiera, altri vagano disorientati e disidratati con la speranza di essere trovati dalle squadre di soccorso delle Nazioni Unite. Per una persona che annega nel mar Mediterraneo almeno due persone spariscono tra le dune del deserto del Sahara. Dal 2014 si calcolano almeno 30.000 ( trentamila) morti.   Foto scattata di nascosto da un migrante:   militari armati algerini caricano i   migranti per portarli al confine.   Janet   Kamara, che ha attraversato il   deserto quando era incinta ed ha perso il bambino che ha partorito durante il cammino racc

....anta ma non li dimostra

di Leo Spanu Nel 1946, il 26 di giugno alle ore 20,30 di un’estate afosa,   a Sorso, in via Lamarmora, in   una casa oggi abbandonata e diroccata senza una targa a ricordare il lieto evento ( la mia nascita è stata certamente   un lieto evento per me!), aprii gli occhi, la levatrice mi diede uno sculaccione e se non dissi ” cazzo, cominciamo bene” è solo perchè non sapevo ancora parlare e poi mia madre non sopportava le parolacce. Negli anni successivi io e mio fratello diventammo molto abili nello schivare pantofole e ciabatte perché mamma aveva un’ottima mira.  Gli anni sono così tanti che ho smesso ormai   di contarli anche perché il tempo ti consuma dentro l’anima mentre il corpo   si limita ad invecchiare. Ci sono giorni che quando mi sveglio al mattino   mi sembra di avere vent’anni poi alle cinque della sera, non so come,   gli anni sono diventati cento ed anche più. Ci sono giorni che non mi appartengono più , come abiti smessi perché fuori moda. Mi guardo intor

Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo !

di Leo Spanu Dunque la sinistra in Italia è ancora viva e lotta con noi illusi e delusi.  Certo non gode di buona salute, negli ultimi anni ha preso tanti di quei colpi che sembra una polpetta schiacciata, dolori e ferite ovunque. Le ultime sono di ieri, coi ballottaggi delle amministrative ci siamo giocati la Toscana. Piango perché speravo che almeno quei maledetti toscanacci resistessero alle lusinghe della sirenetta Salvini, invece è crollato anche l’ultimo baluardo di   intelligenza e di beffarda   ironia. Pazienza, in Turchia il popolo bue ha offerto le terga ad un probabile dittatore aspirante criminale, noi molto più modestamente ci siamo messi a leccare   un guitto cattivo,  ignorante e razzista. Ascoltavo stamane il TG 1: trionfo del centro destra, crollo del centrosinistra, bene 5 stelle. Adoro i giornalisti Rai, hanno una capacità di adeguarsi al potere che dobbiamo inventarci una parola nuova e più espressiva per definire la loro  ruffianeria: cinque stelle hanno vi

E noi suoneremo le vostre trombette

di Leo Spanu Ogni tanto mi diverto a fare un giro nel lato oscuro della rete, quel mare pieno di rifiuti, dove si scaricano avanzi e scarti  dell’ intelligenza umana, ammesso che l’uomo riesca ancora a produrre intelligenza   e non altro. La prima cosa che salta all’occhio è che la maggior parte delle persone non ha un’opinione su niente ma sparla su tutto. Dev’esserci qualche sito che distribuisce (gratis credo) immagini stupide, offese, bugie, false informazioni a chi non avendo niente di proprio da dire e tutto da urlare ha bisogno di un supporto, una specie di personal trainer che ti dice dove, come   e   quanta merda puoi scaricare sul personaggio (di preferenza un   politico di sinistra) che ti sta sui maroni ( nel senso di allegati sessuali). Trovo molto triste che gli incazzosi per scelta o per mancanza di materia grigia all’interno della scatola cranica non abbiano un pensiero, una cattiveria loro da scaricare sulla rete per esprimere la loro ( spesso incomprensibile)

Il vangelo secondo Matteo ( Salvini)

di Leo Spanu Una volta c’era Aristotele a pontificare su tutto e tutti: lo ha detto Aristotele! E con questo dogma ogni discussione era chiusa perché il filosofo greco era il massimo della verità, era l’assoluto.  Oggi abbiamo Matteo Salvini, prezzemolo della vita politica, economica, culturale dell’Italia confusa e delusa. Ogni sua parola diventa o rischia di diventare legge perché:  - Io sono io e voi non siete un cazzo .- ( Il marchese del Grillo)  Ogni mattino, appena   sveglio, ti metti davanti alla televisione per ascoltare la Parola. E non importa se sei gazzella o leone, corri, scappa via finchè sei in tempo.  Perché lui è l’ammazza crumiri, l’ammazza vampiri, l’ammazza mosche;  lui è l’ammazzete  oh!  Lui è onnipotente: dirotta le navi, controlla i confini,   toglie le scorte ai giornalisti scomodi, dichiara guerra a stati e nazioni, restituisce   ai ricchi quello che riesce a prendere ai poveri, esilia e minaccia popoli ed etnie, demolisce case abusive e cam

Paesi e città

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di Leo Spanu Mi capita sempre più spesso di sentirmi stanco. Sarà l'età o forse le troppe parole sbagliate che ascolto ogni giorno o, peggio ancora,  i troppi  uomini inutili che ci riempiono la testa con le loro assurde paure? Può darsi davvero che il mondo stia andando alla deriva per colpa di apprendisti stregoni, che per aver preso quattro  voti da quattro imbecilli, si sentono unti dal Signore ma, con buona pace dei super eroi che vogliono ingabbiare bambini e idee, ci sono ancora spazi di intelligenza che nessuno può occupare. I libri, ad esempio, anche se se c'è sempre stato il tentativo di bruciarli insieme al pensiero libero. E quando, come nel bel romanzo di Ray Bradbury, Farenheit 451 il potere cancella col fuoco la cultura, migliaia di uomini e donne imparano a memoria un libro per "leggerlo" agli altri, per conservare la bellezza e la poesia. La memoria è la chiave del nostro essere. Fino a quando avremo ricordi da rivisitare e da raccontare niente e