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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Titoli 4

 di Leo Spanu Altra puntata della mia telenovela "Titoli". E pensare che non guardo mai polpettoni e polpettine televisive: odio le storie che non finiscono mai, i prequel, i sequel e le stronzate raccontate in mille puntate. Ma ve l'immaginate la Passione di Cristo con quel pover'uomo (Dio per i credenti) che sale e scende dalla croce? Ma lasciatelo lì, inchiodato per sempre in alto, a guardare lontano. Probabilmente lui li vede gli uomini, le donne e i bambini che si perdono in mare, noi no. Nei miei titoli  ci sono storie che si possono anche non leggere, come i titoli degli articoli di giornale; crediamo di sapere tutto guardando la vita a volo d'uccello: uno sguardo e via. Ed io, come uno stupido, sono qui che recupero parole con la speranza di trovare un'emozione, un sogno che credevo di aver perduto. Il più delle volte si nasce per un errore di percorso, qualche volta per amore, ma anche se fossi uno sbagliato sono contento di essere così perchè, anche

Firenze: la chiesa e il convento di San Marco. 2

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 di Leo Spanu La fama del museo di san Marco è dovuta alle opere del Beato Angelico (Giovanni da Fiesole al secolo Guido di Pietro, 1395- 1455) presenti in tanti ambienti del convento. Il museo si sviluppa su due piani: al piano terra vi sono gli ambienti che nel convento erano adibiti alla vita collettiva che comprendono la Sala dell'Ospizio, il Refettorio, il Refettorio piccolo e i chiostri di S. Antonio, il chiostrino della Spesa e il chiostrino dei Silvestrini. Al primo piano vi sono i tre dormitori e la loggia. Museo di S. Marco: refettorio antico Sala dell'Ospizio dei Pellegrini Refettorio piccolo o Sala del Cenacolo (1486) del Ghirlandaio (Domenico Bigordi 1448- 1494) fino al 1695 sala per la barba poi Refettorio della Foresteria Scala del Museo di accesso ai Dormitori Veduta del corridoio del Dormitorio Opere del Beato Angelico Crocifisso (particolare) Chiesa di san Marco, altare maggiore Giudizio Universale (particolare) Ospizio dei Pellegrini Madonna col Bambino tra i

Oh porca puttena !

 di Leo Spanu Il sindaco di Terni ha emesso un'ordinanza che vieta (a tutte le donne) le gonne ( ma solo in formato mini o tutte?) e le scollature. Dice che serve per combattere la prostituzione.  Oh porca puttena ! Perchè nessuno non ci ha mai pensato prima? Un problema che risale alla notte dei tempi (anche se all'epoca le donne andavano più nude che altro, vedi Eva) eccolo risolto in quattro e quattr'otto da questo geniale amministratore. Una domanda: le mutande sono ammesse perchè la chiesa di un tempo le proibiva dato che il contatto tra stoffa e pelle era peccaminoso e poteva indurre a cattivi pensieri. Sentenzia il sindaco, uomo d'altri tempi, che "l'esposizione eccessiva del corpo delle donne" deve essere punita con multe che vanno dai 200 ai 600 euro, a seconda le vie della città. Altra domanda: se mi capita di andare a Terni (vado spesso in Umbria perchè è una regione che adoro) e mi scappa l'occhio sulle gambe scoperte di una donna che, peda

Firenze: La chiesa e il convento di San Marco. 1

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 di Leo Spanu La chiesa di San Marco fa parte del complesso conventuale edificato a partire dal XII secolo ma mentre la chiesa con l'attiguo chiostro di San Domenico sono rimasti adibiti a uso religioso l'ex convento è stato trasformato nel museo di San Marco, nel 1869. La fama di questa struttura è legata alla figura del Beato Angelico che in questo convento visse ed operò.  Anche  fra Girolamo Savonarola vi dimorò prima di essere impiccato ed arso in piazza della Signoria nel 1498. La chiesa è in stile barocco mentre la facciata è in stile neoclassico. Dell'opera del Beato Angelico tratterò nel successivo articolo. Chiesa di San Marco (1758) Facciata della chiesa. La facciata, opera di Giovan Battista Paladini, è del 1778 Altra veduta della facciata Particolare del campanile rimaneggiato nel 1512 da Baccio d'Agnolo (Firenze 1462- 1543) Convento. Esterno cappella Salviati (fine XVI secolo) Progettata dal Giambologna (Jean de Boulogne 1529- 1608) e decorata da Alessandr

Cosa c'è da esultare?

 di Leo Spanu Diciamolo subito: la legge Zan non è perfetta, ci sarebbe qualche correzione da fare ma è una legge di civiltà. Averla "bocciata" è stato un errore. In politica, in questa strana politica italiana, purtroppo si stanno facendo molti errori e non per la conseguenza di un normale ma democratico dibattito. Posizioni ideologiche prese a priori senza entrare nel merito dei problemi, ignoranza spesso delle leggi oltre che della costituzione, mancanza di quel minimo di buon senso necessario quando si amministra la cosa pubblica e, sempre più spesso, l'arroganza di chi si sente unto dal Signore. La nostra classe politica è mediocre, per non dire peggio, al punto che si è dovuto cercare un tecnico ( Draghi) per non fare affondare una barca molto traballante, ma lo spettacolo visto ieri al senato è stato davvero deprimente e volgare. Uomini e donne dall'aspetto serio che esultano, saltano e ballano perchè  è stata "bocciata" una legge che aveva solo l'

Firenze: San Miniato al Monte

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 di Leo Spanu La prima chiesa risale al XI secolo ed è stata costruita in stile romanico fiorentino su una preesistente cappella (dedicata a san Miniato) dell'VIII secolo.                                                                                      IERI La  collina di San Miniato. Fine 800 Interno, prima dei restauri (incisione 1845 ca.) Fine 80,. il cimitero. Notare lo stato di degrado degli edifici OGGI Veduta dall'alto del complesso Facciata Facciata: particolare Zona absidale Particolare torre campanaria (XVI secolo) Chiesa e convento (XI secolo ma rifatto nel 1426) visti dal cimitero. Cimitero monumentale Palazzo dei Vescovi (1295-1320) Chiostro. Con affreschi di Paolo Uccello (1397- 1475) Interno chiesa, navata centrale, particolare Mosaico absidale: Il Redentore tra la Madonna e San Miniato (1297) Ingresso alla cripta (XI secolo). Affreschi di Taddeo Gaddi (1300-1366) Michelozzo di Bartolomeo (Firenze 1396-1472) e Luca Della Robbia (Firenze 1400-1482) Cappella de