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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

(R) Libri antich: Novelle galanti

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di Leo Spanu Papessa Giovanna. Dai tarocchi Visconti-Sforza ( Bonifacio Bembo 1457 ca.)  Nato a Acquapendente nel 1724, Giovanni Battista Casti studiò nel seminario di Montefiascone dove fu consacrato sacerdote nel 1747 e dove, dal 1952, lavorò come insegnante. Si trasferì poi   a Roma nel 1761   e nel 1765 alla corte del granduca Leopoldo a Firenze, dove fu nominato poeta di corte. Dal 1772 intraprese diversi viaggi: prima a Vienna poi a Berlino. Nel 1773 rientrò in Italia a Trieste e, a seguire, ancora in giro per l’Europa settentrionale. Nel 1781 fu in Spagna e in Portogallo. Tra il 1777 e il 1778 era stato in Russia, alla corte di Caterina II, ed era fuggito per una sua opera sgradita all’imperatrice. Nel 1784 rientrò a Vienna dove si occupò di libretti d’opere. Di nuovo in Italia poi a Costantinopoli nel 1788 e ancora a Vienna   nel 1792 dove   ottenne un vitalizio dall’imperatore. Nel 1798, per promuovere la pubblicazione di alcune sue opere, si traferì a Parigi dove morì

Se tutto va bene siamo rovinati

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di Leo Spanu Me lo sentivo, come un’influenza che sta per arrivare; stai bene ma ti accorgi, più con l’intuito che con la ragione, che sta per arrivarti addosso qualcosa di spiacevole. Solo che un’influenza la superi in tre giorni; a letto, al caldo, un’aspirina e un brodo bollente. Ma quanto ci vuole per superare un epidemia di toninellite? Una malattia sconosciuta fino a ieri, una malattia  che colpisce chi ha pochi neuroni con  esiti non facilmente prevedibili. Si perché la prima conseguenza è che a molti vengono le allucinazioni; vedono cose che non esistono. Per fortuna  che il governo giallo verde di Conte (da “ I promessi sposi: Carneade, chi era costui?”) fa miracoli. Neanche  le  Madonne pellegrine, al servizio della Democrazia Cristiana, avevano potuto tanto. Ma  vediamo alcune delle meraviglie che, per grazia ricevuta (siano sempre lodati san Salvini e san Di Maio !) cadranno come manna sulla testa degli italiani. Cancella  la povertà . Ci avevano provato

Difendiamo l'Asia minore

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di Leo Spanu Non si tratta della regione che comprende grossomodo la Turchia ma di Asia Argento, attrice più famosa per le sue prestazioni extra cinematografiche che per le sue qualità artistiche. Non seguo abitualmente questo tipo di gossip anche perché la signora in questione non è mai stata in cima ai miei pensieri né come attrice né come donna  (a me è sempre sembrata un po’ bruttina). Ma non capisco il linciaggio a cui viene sottoposta dai media in questo periodo. Di cosa è accusata? Di aver "violentato" (qualche tempo fa) un ragazzo di 17 anni. Certo la “vittima” era minorenne ma   se io avessi un monetina di un centesimo per ogni diciassettenne pronto a farsi “violentare” da una signora di 36 anni (all’epoca) non basterebbe un Tir a trasportare il denaro.  Se poi la signora Argento ha “retribuito” il fanciullo con 200.000 dollari, anch’io, come Roberto Benigni, mi chiederei: ma quanto costano le scopate a Palermo, pardon in America? A parte che il ragazzo

(R)Libri antichi: La bellezza del diavolo (De prestigiis daemonum)

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di Leo Spanu Johan Wier (1515-1588) è l’autore di   De praestigiis daemonum, et incantationibus ac veneficcis  (Basilea 1563) un opera in sei libri che all’epoca ebbe un enorme successo. Vivente l’autore furono pubblicate be n otto edizioni in varie lingue.  Nel primo libro si tratta dell’origine e dei poteri del diavolo; nel secondo dei maghi; nel terzo delle streghe; nel quarto degli indemoniati e di coloro che ritengono di essere vittime del malefici; nel quinto della loro guarigione; nel sesto delle punizioni da infliggere a maghi e streghe. Teoricamente dovrebbe essere un’opera datata e superata dalla cultura moderna ma, se mi guardo intorno, non ne sono molto convinto.  In questo articolo tratteremo solo del primo libro anche se sarebbe interessante sviluppare gli altri temi ad esempio l’opinione, in quei tempi davvero all’avanguardia, che i crimini attribuiti alle streghe fossero immaginari. Secondo Wier, che di professione era un medico, quelle donne erano solo malate

(R) Libri antichi: Les tres riches heure du Duc de Berry

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di Leo Spanu I fratelli Limbourg ( Paul, Jean Hannequin, Hermann ) sono gli autori di una delle più belle opere di tutti i tempi nel campo della miniatura. Non si hanno notizie sulla loro biografia salvo che dal 1404 al 1416 sono a Digione (Francia) al servizio del duca Jean de Berry. I tre fratelli muoiono nel 1416 per un’epidemia di peste e la loro opera rimase incompleta. Fu completata, nelle restanti miniature, tra il 1485 e il 1489 da Jean Colombe de Bourges . Oltre a   Le tres riches heures heures du Duc de Berry  i fratelli Limbourg sono anche autori di una Bibbia (1402)   realizzata per Filippo l’Ardito duca di Borgogna. Les tres riches heures du Duc de Berry  sono un libro di preghiere formato da due parti: quella dedicata ai salmi e alle preghiere e quella, più famosa, dedicata ai mesi dell’anno. Le miniature, a piena pagina ( dimensioni 14x22 cm.) rappresentano una delle massime espressioni del gotico francese anche se non mancano derivazioni dalle miniature lo

Son morto che ero bambino

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Francesco Guccini riletto da Leo Spanu Son morto che ero bambino, son morto con altri cento, passati per il camino ed ora siamo nel vento. Guardo la foto di quel bambino morto   con il viso immerso nell’acqua mentre la risacca dolcemente lo accarezza e lo culla. Quante urla e grida per un istante e poi il silenzio come una pietra sulla nostra coscienza. Fino al prossimo bambino che galleggia in mezzo al mare. No, sbaglio io,   è un bambolotto mi hanno detto, un pupazzo, lo sostengono uomini e donne sedute davanti al televisore, al computer, uomini e donne che sanno tutto della vita, dell’amore, della morte. Tutta gente che giudica senza dubbi e senza pietà, gente che condanna senza appello. Ad Auschwitz c’era la neve e il fumo saliva lento, nei campi tante persone che ora sono nel vento. Ho sempre amato l’inverno con le sue giornate senza colori e il freddo che ti punge il volto e ti fa sentire vivo. E poi basta staccare un attimo, chiudere gli occhi ed ascoltare il vento

La saggezza del cretino

di Leo Spanu Mi hanno sempre detto che, ad una certa età, si diventa saggi. Non ho capito quando questo accadrà visto che non sono ancora pronto ad essere saggio; eppure ho messo su alcuni anni    che cominciano a pesare sulle mie spalle. Quando mi guardo allo specchio, vedo la faccia ingrugnita di sempre ma vedo pure i segni del tempo sulla pelle e sui capelli.  Mai negli occhi.                                                        Gli occhi sono quelli di ieri, attenti e curiosi, pronti a sorprendersi come un bambino che scopre ogni giorno qualcosa di nuovo nel mondo intorno a se. Si   sono sempre io, quello brutto e   cattivo, che fruga nei risvolti della vita alla ricerca  di un senso compiuto , quello pronto a pungere   con gli spilli dell’ironia la seriosità della gente perbene. Anche della mia certo, ma non ho colpa se ho sempre avuto una faccia seriosa (tutta  apparenza, in realtà sono un fiore raro: il ridodentro) che qualcuno, gentilmente,   ha definito “una faccia d

(R) Libri antichi: Giorgio Baffo. Poesie

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di Leo Spanu Giorgio (Zorzi) Alvise   Baffo  (Venezia 1694-1768) Di famiglia patrizia, Giorgio Baffo entrò in politica nel 1714 con la nomina nel Maggior Consiglio iniziando una carriera che lo portò prima a Peschiera (Verona) poi ad Asola (Mantova) per rientrare infine   a Venezia nel 1720. L’attività politica continuò a lungo ma con cariche sempre meno importanti. Nel 1737 si sposò con una donna più giovane di lui di 17 anni ed ebbe solo una figlia mettendo fine così al casato dei Baffo. Negli ultimi anni di vita si ammalò di una grave malattia che non gli impedì, tuttavia, la sua attività di poeta. Dotato di grande talento “Zorzi” Baffo è probabilmente uno dei più grandi poeti di quel periodo. Compose circa 1200 poesie in veneziano, sonetti erotici che lo resero famoso. Scrisse anche testi filosofici e satire contro la corruzione degli ecclesiastici ma queste opere ebbero un minor impatto nei lettori. Baffo non mise mai per iscritto i suoi componimenti e malgrado le pr

(R) Libri antichi: La rethorica delle puttane

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di Leo Spanu Ferrante Pallavicino Si hanno poche notizie di Ferrante Pallavicino ( o Pallavicini); di lui si sa solo che, nato a Parma nel 1416, era di nobile famiglia ed è stato canonico di sant’Agostino. Fuggì da Roma a causa dei suoi scritti polemici contro la chiesa. Uno fra i tanti era intitolato   Alcibiade fanciullo a scuola   e trattava della pederastia (oggi pedofilia) del clero romano e invitava i genitori a non affidare i ragazzi alle cure dei gesuiti. Il libro era stato pubblicato in forma anonima ma fu subito attribuito al Pallavicino che inutilmente cercò di smentirne la paternità.  La sua (cattiva) reputazione era tale che lo scrittore era entrato in rotta di collisione anche con la famiglia  dei Barberini, nobile famiglia romana molto vendicativa. Di loro si diceva: quello che non hanno fatto i barbari hanno fatto i Barberini. E non era  certo un complimento. Pallavicino, che amava definirsi “flagello dei  Barberini”  per le sue satire contro la potente famigl

Poveri noi!

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di Leo Spanu Non me n’ero reso conto ma siamo messi veramente male. Ogni tanto, il venerdì mattina, vado a fare un giro al mercatino ma mi stanco subito e mi fermo a guardare la gente che passa. Quanta miseria in giro. Miei coetanei   con lo sguardo assente   che trascinano le loro gambette nude. Già, nude. Ma quanto prendono di pensione se non riescono a comperarsi neanche un paio di pantaloni interi? Mezzi pantaloni da dove spuntano gambette spelacchiate con vene varicose e difetti vari dovuti all’età. Quando avevo undici anni litigavo coi miei genitori perché volevo i pantaloni lunghi. Che tristezza la vecchiaia se ti riducono in mutande che,   immagino, sarà il passo successivo. Per cacciare la malinconia e ritrovare un minimo di speranza mi sono messo a guardare giovani donne e anche   altre  con qualche anno di troppo. Tutte coi pantaloni stracciati: qualcuna aveva solo brandelli di pantaloni. Oh Gesù! Ma cosa è successo in questo paese? Mi sono distratto e la m

(R) Libri antichi: Le facezie

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di Leo Spanu Poggio Bracciolini Giovanni Francesco   Poggio Bracciolini (1380-1459), nome umanistico Poggius Fiorentino, nacque   a Terranova (poi ribattezzata Terranova Poggiolini in suo onore). Compì studi giuridici a Bologna e di notariato a Firenze. Nel 1403 assunse a Roma l’incarico di segretario apostolico durante il papato di Bonifacio IX, e mantenne la carica anche con alcuni successori. Viaggiò molto in Germania e in Francia e seguì i lavori del Concilio di Costanza. Perso l’incarico di segretario, nel 1418 si recò al seguito del cardinale di Beaufort. Nel 1423 ritornò a Roma riottenendo il vecchio incarico. Nel 1453 rientrò a Firenze dove si dedicò allo studio della storia della città. Ricercatore di libri e di codici antichi (aveva una profonda conoscenza del greco e del latino) saccheggiò biblioteche e conventi ma gli va riconosciuto il merito di aver recuperato opere che sarebbero andate perdute.  Tra le opere salvate: alcune orazioni di Cicerone ( Pro Milone

(R) Libri antichi: La puttana errante

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di Leo Spanu Lorenzo Veniero (Venezia 1500?-1550) Paris Bordon. Ritratto di giovane donna (Angela del Moro?). Londra, National Gallery Non si hanno molte notizie su questo scrittore in compenso le sue opere sono piuttosto conosciute. Lorenzo Veniero, nobile veneziano, è infatti   anche l’autore di un tariffario particolare già citato in un altro articolo : Tariffa delle puttane di Venegia ovvero del ragionamento del forestiero e del gentil’homo: nel quale si dinota il prezzo e la qualità delle cortigiane di Venegia col nome delle ruffiane; ed alcune novelle piacevoli da ridere fatte da alcune di queste famose signore agli amorosi.. (1540). Il testo ha una notevole importanza nell’economia della città perché a Venezia nel 1514, in una popolazione di oltre 100.000 sono accreditate ben 11.654 “ cortesan over meretrici over puttane”. Quando si dice la concorrenza!( con Roma) Altro titolo famoso di Veniero è : Il trentuno della Zaffetta (1531). Si tratta di un poema satirico

Se son d'umore nero...

di Leo Spanu Se son d’umore nero allora scrivo, frugando nelle nostre miserie. Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo. Sono   versi de “L’Avvelenata” di Francesco Guccini. Parole che avrei   scritto io   tanto me le sento addosso   in certi momenti. Non mi è mai capitato di sentirmi “avvelenato”,     incazzato talvolta,   più spesso stanco. Mi domando se   quello che ho fatto nella mia vita, giusto o sbagliato che fosse, ha ancora un senso. Mi sento ogni giorno più fuori, non capisco cosa   succede intorno a me, non capisco cosa succede dentro di me. Da giovane pensavo e sognavo di cambiare il mondo ma andava bene anche qualcosa di più piccolo ed ora invece mi ritrovo a contare il niente raccolto nelle mia mani . Da vecchio so di appartenere ad un mondo che non esiste più, forse dovrei   trasferirmi su un altro pianeta, diventare alieno. Ma non mi piace essere marziano: da marziano ho visto cose che voi umani non volete più vedere.

(R) Libri antichi: Sonetti lussuriosi

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di Leo Spanu Visto l'interesse e il gradimento ( grazie a tutti!) degli ultimi articoli relativi ad antichi libri e relativi autori, ripropongo di nuovo i primi pezzi pubblicati nel 2015, quando ho dato inizio all'avventura di questo blog. Nel frattempo vedrò di scovare nella mia biblioteca ( e su internet) altre storie antiche da raccontare tanto il tempo, per molti, è solo un'opinione. Passato e presente infatti, si confondono  nella mente di troppi forse perchè la loro cultura è strettamente legata alla logica del vivere alla giornata,  dell'usa e getta per consumare  cose, sogni e il futuro. Un libro invece, come un diamante, è per sempre. ( Sperando che non ci siano in giro fanatici che i libri li bruciano) Pietro Aretino (1492-1556) Figlio di un calzolaio e di una cortigiana, non si conosce il vero nome ( lui amava definirsi “figlio di cortigiana ma con l’animo di un re”) trascorse la sua giovinezza a Perugia (era nato ad Arezzo) dove studiò nella lo