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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Racconto del mese: L'uomo disperso

L'uomo disperso.  1984 Fu un'idea improvvisa. Perdersi in pochi ettari di bosco richiedeva uno sforzo mentale non comune eppure, tra quegli alberi secolari che svettavano come colonne sul pendio della collina, era istintivo immaginarsi come dentro una specie di prigione vegetale, coi pensieri che s'intrecciavano con i rami e le foglie. Sfocando lo sguardo si poteva riportare tutto sullo stesso piano annullando ogni prospettiva come in un mosaico bizantino o nei disegni di un bambino. Con ulteriore concentrazione le immagini del fondovalle diventavano vaghe e confuse in un unico colore . La terra riarsa e i cespugli della macchia mediterranea perdevano consistenza fino a fondersi con il cielo. L'uomo considerò il quadro generale con metodo quasi matematico. Alle sue spalle le stradine grigie; le panchine e l'albergo dietro gli alberi potevano essere esclusi e spediti in un'altra dimensione. Era molto più semplice ridurre il mondo alla sola porzion

Cartoline e dintorni. Conclusione

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Sorso  Ottobre 2011 Foto Tessera Facce come le tessere di un mosaico che non verrà mai completato. Ci puoi passare sopra con i piedi. Molti lo hanno fatto ma non sono rimaste impronte. Per dirla con Pirandello io sono uno, nessuno, centomila  ma dietro le maschere c'è ancora un uomo. Magari pesto e dolorante ma vivo. 1 anno circa 11 anni 18 anni                                              L' immagine che mi rappresenta meglio è quella successiva. Un pò schifato e perplesso, gli occhi socchiusi e  un tentativo di sorriso che  rassomiglia al sogghigno di una iena in attesa. Ma dietro l'aspetto di cavallo che aspetta di essere ferrato, c' è uno strano tipo di fiore: il ridodendro. Se vorrete conoscermi, dovrete scavare molto. 26 anni Attorno ai trent'anni ho cercato di scegliermi la faccia che mi avrebbe accompagnato per il resto dell'esistenza. Alla fine ho deciso per la versione con baffi. Mi rendo conto che chiudere così

Cartoline e dintorni. 20

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Lago Maggiore. Giugno 2011 Rieccoci intruppati in gita organizzata, tutto compreso. Che il protettore dei ragionieri Fantozzi in ferie ce la mandi buona. Pallanza. Villa Taranto Giardini all'italiana, belli come  sempre e come in tutte le ville nobiliari. I ricchi signori amavano ( e amano) i grandi spazi e le scenografie colorate con  fiori e  piante che provengono da ogni parte del mondo. Palazzi ricchi d'arte e di storia per le ferie estive dei nobili e dependance nascoste nel verde per la passeggiata pomeridiana. Angoli di paradiso per pochi e potenti. Ma il turismo totale e l'odore dei soldi  hanno spalancato le porte alla gente comune. Pochi euro per spiare come si viveva nell'Eden. Una tassa per respirare un'aria leggera e frizzante come l'acqua di una sorgente. Possiamo riempirci gli occhi di colori impossibili e magari fare un piccolo sogno su come avremmo potuto essere e come avremmo voluto vivere. Poi, con una nota di ma

Cartoline e dintorni. 19

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Torino-Val Sesia 2008 Torino. Cattedrale       1950 ca. Mercatini di Natale Prima volta in viaggio organizzato con pullman e varia umanità, nel complesso gradevole. Con noi anche Salvatore Gaspa con moglie e figlio. Salvatore è un vice questore della Polizia di Stato. Che io sia amico di uno “ sbirro” è una delle tante incongruenze della mia vita. Comunque il suo è un mestieraccio. A forza di guardare il marcio della nostra società rischia di vedere solo lo sporco. Quando dal mercatino decidiamo di andare a piedi verso palazzo Madama, la faccia di Salvatore rassomiglia paurosamente a quella di uno che ha appena avuto una brutta notizia. Mi viene da ridere ma dobbiamo attraversare l'Africa, L'Asia, il medio Oriente e tutta una serie di territori pericolosi nascosti nelle carte geografiche più sconosciute. La deformazione professionale emerge subito. Quegli alieni che ci girano intorno sono tutti potenziali delinquenti, possibili sovversivi o perlomeno figuri poco af

Cartoline e dintorni. 18

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Tour della Toscana. Maggio 2007 Itinerario: San Gimignano, Radda in Chianti, Laterina, Arezzo,                   Assisi, Chiusi della  Verna, Poppi , C amaldoli, Anghiari,                   Sansepolcro, Siena, Certaldo, Livorno. Ritorno in Toscana come in un luogo della memoria ed è strano come si possano inventare ricordi, costruire paesaggi dell'anima per il solo desiderio di essere quello che non sei mai stato. Se non fosse per la presenza di Lorenza, sarebbe un viaggio alla fine della notte, nella consapevolezza che ormai non c'è nessun giorno da aspettare. Invece ci sono oltre trent' anni di vita insieme e tutto quello che non potrà mai essere detto con le parole. Tutto acquista una dimensione diversa, i colori e i silenzi dei boschi. Il paesaggio non è più una cartolina da conservare ma l' amore che, discreto, mi ha fatto compagnia per tanto tempo. Tutto l' amore che ho ricevuto e che ha tenuto lontane le ombre del passato. Posso guardarmi indiet

Cartoline e dintorni. 17

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Bologna. Ottobre/Novembre 2004 1930 ca. Solito viaggio mordi e fuggi con deviazione a Firenze e tentativo di vedere Milano  nonostante la pioggia che ha vinto regolarmente e ci ha costretti ad un lungo e noiosissimo pomeriggio all'aeroporto di Linate. Bologna ci ha regalato un tempo incerto e trentasei chilometri di portici. Prezzi a prova d'inflazione nel senso che se ne fregano allegramente dell' ISTAT e tendono a salire in continuazione. Peccato perchè è una città ricca di tesori e curiosità e potrebbe avere uno sviluppo turistico come tante altre città d' arte. Secondo gli esperti locali, i bolognesi sono pigri e soddisfatti e non hanno molta voglia di farsi invadere dai barbari (leggi turismo medio basso). Forse hanno ragione. Molto interessante il museo della cattedrale. Modellini e disegni sui progetti di un'eventuale facciata. Ho comprato un libro sull'architettura della chiesa e qualche cartolina. Il prete non ha voluto soldi per l

Ancora Francia

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Ancora Francia di Leo Spanu La scorsa settimana ho pubblicato vecchie cartoline (fine 1800 e inizio 1900) che rappresentano  chiese di Parigi e della Francia. Il mio voleva essere solo un omaggio riconoscente alla cultura francese e in definitiva alla nostra cultura. L’occidente ha espresso nel corso dei secoli e dei millenni straordinarie opere artistiche. Ma anche gli altri popoli della terra, altre culture diverse dalla nostra non sono state da meno nel raccontare la loro storia. Sono convinto che le guerre, la storia lo dimostra, non hanno mai risolto nessun problema anzi ne hanno creato di nuovi. La violenza e l’odio  portano sempre altra violenza e altro odio. Ma sono anche convinto che ognuno abbia il diritto di difendere la propria vita, i propri valori, le persone care e il mondo in cui vive.  Il problema è che oggi, almeno io, non so più chi è il mio nemico. Giornali,  televisioni, internet  ci stanno coprendo con tonnellate di parole il più delle volte inutili quando