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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Una canzone per te: La ballata dell'ex

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di Leo Spanu Sergio Endrigo (1933-2005) era un cantautore che spaziava, nelle sue canzoni, dall’amore, alle cantilene per bambini, alla guerra. A parte i successi sanremesi che immagino e mi auguro gli abbiano garantito un vecchiaia economicamente serena, il meglio della sua produzione è poco conosciuto dal grande pubblico. Eppure Sergio Endrigo è stato uno dei migliori autori di   sempre e, nel panorama della musica leggera italiana, è tra i grandi: Fabrizio De Andrè, Roberto Vecchioni, Luigi Tenco, Paolo Conte, Giorgio Gaber, Angelo Branduardi, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Gino Paoli. Questi, insieme a Endrigo, sono l’empireo. Poi ci sono gli altri, bravi ma un gradino sotto. Non voglio, in questa sede, fare classifiche che lasciano il tempo che trovano ma evidenziare  il dramma di Sergio Endrigo, artista friulano, fuggito dalla sua terra, perché durante e dopo la guerra sono accadute cose strane, molte delle quali rimaste nascoste per troppo tempo. Le foibe sono stor

Le tre età -2-

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 di Leo Spanu Sono convinto che la definizione "le tre età dell'uomo" non si riferisca alle donne. E anche per molti uomini è una definizione che va stretta: io, nel corso della mia esistenza ho attraversato molte età ed anche adesso che vado per i 75 mi confondo: a volte mi sveglio la mattina che mi sembra di avere ancora vent'anni, poi strada facendo  mi carico di pensieri e di dubbi e quando vado a letto, la notte,  ne ho cento di anni e forse più. Per sopravvivere mischio le mie età come carte da gioco e le leggo come un giornale: ci sono sempre notizie di ieri, di oggi e, qualche volta, di domani. Le donne invece sono diverse da noi. Nascono già donne e lo rimangono fino al loro ultimo giorno. Per loro lo scorrere del tempo  è come una collana di perle che aumenta solo di numero. Non so come facciano: noi uomini cambiamo età come cambiali in scadenza; siamo una vecchia fotografia che si copre di molti strati di polvere fino a svanire l'immagine. Una donna inv

Una canzone per te: Un gelato al limon

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di Leo Spanu   Dopo aver vissuto di corsa arriva il momento in cui ti fermi un attimo a prendere fiato e ti accorgi che non è la fatica che ti ha tolto l’aria ma il tempo dietro di te. Avevo quarant’anni quando   mi sono trovato, come dice Dante “ nel mezzo del cammin di nostra vita ”, e quindi   davanti ad un bivio. Oggi i quarantenni vengono chiamati ragazzi, molti sono ancora in casa a stancare i genitori, io invece avevo già molte storie sulle mie spalle,   battaglie perse ed un principio di paura. La vita non mi ha mai fatto regali ma non mi lamento; sarà il nome, una specie di marchio, ma ho sempre lottato senza arrendermi ed oggi posso tranquillamente affermare che ho vinto. Tutto quello che amo e che ho amato fanno parte del mio bagaglio per il viaggio che ancora mi resta da fare, un   bagaglio leggero e ricco di   ricordi e di emozioni . Paolo Conte (1937)   avvocato di Asti, è uno che canta piccole favole di provincia, parla di gente che vive in fondo alla campagna, gente

Le tre età -1-

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 di Leo Spanu Le tre età dell’uomo e della donna sono state un tema che ha appassionato molti artisti. Andremo a curiosare nelle loro opere e anche nelle fotografie dei tempi moderni ma, mentre per le prime immagini abbiamo la garanzia del nome di grandi artisti che hanno illustrato la bellezza dall’alba al tramonto, per le fotografie dovrete fidarvi del mio gusto. Cominciamo quindi con quadri famosi seguirà poi una serie di immagini femminili e infine quelle maschili. Non sono molto sicuro di capirne molto di bellezza maschile, è un tema che non mi ha mai appassionato e poi guardando le mie foto ho scoperto che da bambino ero bello; oggi mi guardo allo specchio solo per farmi la barba. Giorgione (Giorgio Zorzi. Castelfranco Veneto 1478- Venezia 1510) Tre età dell'uomo (Lezione di canto. 1500-01) Firenze, palazzo Pitti Hans Baldung Grien (Germania 1485- 1545) Le età della vita (1515) Vienna Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore. 1488- Venezia 1576) Tre età dell'uomo (1512) Edi

Una canzone per te: Gioco di bimba

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 di Leo Spanu Non sempre le canzoni trattano in maniera insopportabile il solito binomio cuore-amore (e altre tragiche rime): ho chiamato "poeti" (e me ne assumo la responsabilità) cantautori come De Andrè,   Vecchioni, Endrigo, Gaber, Lumini, Laneve e altri per dire che ci sono molti modi di esprimere   emozioni ed immagini in forma artistica. Magari il successo   talvolta è limitato e spesso neppure arriva perché siamo al livello musicale di “finchè la barca va". La televisione poi, da decenni spaccia immondizia musicale come capolavori. Ogni tanto fanno “gare” con giuria popolare per definire la più   bella canzone d’amore e vince regolarmente “Piccolo grande amore” che anche a Baglioni (che ringrazia per i soldi guadagnati) ogni tanto viene la nausea. Ma perché meravigliarsi del basso livello culturale del nostro paese? C’è gente (con laurea) che pensa che la cappella Sistina si trovi a Firenze, il monte Bianco è finito in Sardegna, Mussolini era un grand’uomo perc

Dietro front-Avanti march !

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 di Leo Spanu Chi ha fatto il servizio militare (gli ultimi sono ormai quasi cinquantenni) conoscono il significato di questi ordini: bisognava marciare in tutte le direzioni senza sapere dove andare. Dopo quasi trent'anni, si continua a navigare a vista (per i marinai) anche quando c'è la nebbia, tutti gli altri si muovono in ordine sparso. I primi sono i politici che sono diventati capitani senza aver mai fatto il militare figuriamoci noi soldatini confusi che quando andiamo a Milano, a Roma, all'ufficio delle Entrate e ovunque c'è un caporale vestito da impiegato ci sentiamo come Totò e Peppino ma, educatamente, chiediamo: Per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare? Un boh universale accompagna le nostre domande e forse non basta più neppure l'uomo della Provvidenza a salvarci. Avete notato l'ordine alfabetico dei salvatori della Patria, veri o presunti? Berlusconi, Ciampi, Draghi. Chi è stato il primo: Andreotti? Prima di arrivare a Zorro quanti a

Le donne nella mitologia greca: divinità minori

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 di Leo Spanu Aurora (Eos) Detta "dita di rosa", sorella del Sole, Aurora è la prima luce del giorno; ogni mattino sale sul cocchio per portare la luce al mondo. Innamorata di Titone, fratello di Priamo, chiede a Giove l'immortalità per il suo amato ma si dimentica di chiedere l'eterna giovinezza. Così Titone è condannato a invecchiare per l'eternità. A volte le donne sono distratte. Si innamora anche del giovane Cefalo e per lui abbandona i suoi compiti creando il caos nell'universo. Poi tutto ritornerà tutto in ordine ma Aurora  dovrà lasciare l'amante. Guercino (Giovanni Francesco Barbieri. Cento 1591-  Bologna 1666) Aurora (1621) Roma, Casino Ludovisi Pierre Narcise Guerin (Parigi 1774- Roma 1833) Aurora e Cefalo (1810) Parigi, Louvre Evelyn De Morgan (Londra 1855-1919) Aurora trionfante (1885) Ebe Figlia di Giove  e di Giunone, è la dea della giovinezza e coppiera (una sommelier ante litteram) degli dei cui serve il nettare durante i banchetti. E