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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Tanto gentile e tanto onesta pare

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di Leo Spanu Dalle Rime Nuove di Dante (1) Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta ch'ogne lingua deven tremando muta e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare benignamente e d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi si piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la può chi no la prova: e par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d'amore, che va dicendo all'anima: sospira. Una poesia che è diventata un inno alle donne, e all'amor cortese. Ho sempre amato l'incipit di questo sonetto che dà un'immagine e un'idea della bellezza femminile fuori dai soliti schemi, ieri come oggi che le donne virago vanno tanto di moda. Vedere la tartaruga addominale in certe pseudo fanciulle non è il massimo per un vecchio ammiratore della bellezza tradizionale; non dico di essere

La fabbrica degli eroi

di Leo Spanu “Beato il popolo che non ha bisogno di eroi” è una frase dello scrittore tedesco Bertold Brecht, ma non era riferita solo alla Germania nazista.  Naturalmente nessuno lo ha ascoltato specie noi italiani che abbiamo una necessità continua di eroi oltre che di santi che però, sul mercato della retorica, valgono meno. Le ditte fornitrici di eroi sono sempre state le stesse, forze armate, forze dell’ordine, vigili del fuoco. Con il coronavirus abbiamo scoperto nuove categorie: medici, infermieri, commesse di supermercati, addetti alle pulizie, edicolanti e personale delle pompe funebri. Qualcuno vorrebbe aggiungere anche la categoria dei giornalisti ma, come si dice nei telefilm giudiziari americani. Vostro Onore, mi oppongo! Se qualche loro collega con un residuo di dignità li definisce”avvelenatori di pozzi” per tutte le notizie false che stanno diffondendo, non mi sembra il caso di attribuire a certi ceffi la medaglia o l’aureola e neppure la corona di spine.

E venne un uomo

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di Leo Spanu Da brividi le immagini di Papa Francesco immerso nella sua solitudine, mentre la pioggia bagna e colora d'azzurro una piazza San Pietro così vuota che non sembra vera. C'è della grandezza in quest'uomo. Dovremmo ascoltarlo.

Città d'Italia: Siena

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di Leo Spanu Continuiamo con le città della Toscana, una regione che io amo molto. Nel mio paese c’è una via che si chiama, da sempre, Fiorentina. Nessuno ne conosce il motivo anche perché il nome risale almeno al 1800, si sa solo che all’epoca i rapporti commerciali tra Sorso e la Toscana erano molto intensi. Qualcuno mi ha detto che il mio senso dell’umorismo è beffardo come quello dei toscani. Non è che qualche mia bisavola ha avuto anche altri tipi di rapporti con qualche fiorentino o toscano dei dintorni? Le donne   di Sorso hanno sempre avuto una grande vivacità intellettuale e capacità nel trattare affari coi forestieri. I mariti, ottimi agricoltori ma poco loquaci, stavano nell’ombra. Comunque sia, onore a quelle donne e alla mia bisavola se si è presa una pausa di riflessione. E onore anche a quelle donne ( sempre di Sorso) che nel dopoguerra, quando la fame si tagliava col coltello, passavano un attimo in un "famoso" albergo di Sassari, una scopata veloce e,

Città d'Italia: Lucca

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di Leo Spanu Comincia oggi una serie di articoli sulle città italiane, non tutte, solo alcune, quelle che ho visitato e amato nei miei viaggi quando potevo ancora girovagare (solo o con la mia signora) per strade e contrade alla ricerca di tutto il bello che c’è nel nostro paese. Perché l’Italia è il più bel paese del mondo in tutto, per tutto e malgrado tutto. Non credete a quelli che criticano e disprezzano sempre. Qualunque cosa possiate sognare od immaginare da noi c’è. Lo sanno in tutto il mondo, dalla Cina, all’America, dalla Germania alla Gran Bretagna: ci sono moltissime persone innamorate del nostro paese, persone che oggi sono addolorate quanto noi per questa pandemia che sta creando tanto dolore. Non credete ai venditori di odio: non possono vendere altro che quello che sono. Per loro, parole come amore, amicizia, solidarietà, fratellanza sono parole sconosciute. Il loro mondo è talmente piccolo che può contenere solo la loro miseria morale. Con questi articoli fa