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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Ho dei pensieri che non condivido

di Leo Spanu La famosa battuta di Altan fotografa in maniera perfetta alcuni momenti difficili della mia (nostra?) quotidianità.  Ho impiegato anni per costruire valori sui quali fondare il mio modello di vita. No, purtroppo non ho certezze, i dubbi mi accompagnano ogni giorno specie quando vedo e sento cose che non capisco. Ma sono fortemente convinto che nessuno ha il diritto di giudicare gli altri. Certo un sistema , qualunque sistema, deve avere delle regole e delle leggi, possibilmente giuste. Ma definire cosa è giusto e cosa no, non è facile. Infatti la giustizia è solo una parola in quegli stati dove esiste la pena di morte e, probabilmente, anche l’ergastolo è una pena troppo definitiva qualunque sia il delitto. La giustizia diventa una forma mascherata di vendetta quando si uccide o quando si toglie la libertà per sempre anche al peggiore dei criminali. Sono fortemente convinto di quanto affermo ma poi, ogni tanto, succedono fatti che mi mettono in profonda crisi. Allor

Viaggio in Marocco

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Viaggio in Marocco: Eugene Delacroix di Leo Spanu In questi tempi si parla spesso del mondo arabo e, purtroppo, non sempre per motivi nobili. Ma proviamo un attimo a fermarci e a chiederci quanto sappiamo del mondo e della cultura araba in generale. Non so gli altri ma io confesso la mia ignoranza. Così ho frugato nella mia biblioteca, tra i libri che ho comprato nel corso degli anni con l’intenzione di leggere e che invece sono finiti, per mancanza di tempo, col prendere polvere negli scaffali. Oggi che sono in pensione posso finalmente liberare i miei libri dalla polvere e dall'oblio. Tra i vari testi ho scelto questo del pittore francese Eugene Delacroix che raccoglie una serie di acquerelli. Un viaggio in Marocco nel 1832, un viaggio voluto per la curiosità di vedere qualcosa dell’Africa, per conoscere un mondo diverso. Una buona raccomandazione ed ecco che il nostro artista, armato di acquerelli, si aggrega ad una missione diplomatica. In questo modo l’artista si tra

Quisquiglie, pinzillacchere e twitter

di Leo Spanu Quisquiglia ( o quisquilia) deriva dal latino quisquiliae-arum e significa immondezza, feccia. Spiega il dizionario Treccani che, in senso lato, significa cosa di poco o di nessun conto che è come fare la fotografia alla maggior parte degli esseri umani .( Va bene, mi ci metto dentro pure io!)  Sinonimi vari sono: bagatella, bazzecola,  pinzillacchera, cazzata, inezia, sciocchezza, stupidaggine e altre parole ancora a significare la gran parte della produzione orale e scritta della razza umana. Facebook  raccoglie il peggio di questo stupidario, in twitter invece riesci a trovare, ogni tanto, qualche piccola perla nascosta nel fango. Allora mi rendo conto che ci salva solo l’ironia dalla banalità e dalla volgarità della vita quotidiana. Un sorriso ogni tanto per non farci vincere dal pessimismo, una battutaccia per poter dire a chi ci sta sui santissimi: lei è un perfetto cretino ( un consiglio: usate sempre il lei quando dovete offendere qualcuno. Rende meglio).

Raffaello in "particolare"

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Raffaello in “particolare”  di Leo Spanu Abbiamo la brutta abitudine di guardare le opere d’arte nella loro interezza. Non è un’accusa: a volte sono così straordinarie che rimaniamo incantati e stupiti come bambini sorpresi da un giocattolo nuovo. A volte è la fretta; nei museo tocca andare a passo di corsa, perché spesso il tempo è limitato. Altre volte è la nostra pigrizia mentale: tanti capolavori, uno a fianco all’altro, finiscono con l’offuscare la nostra sensibilità. Così non riesci neppure a goderteli certi capolavori. E’ come bere in pochi minuti un vino d’annata, magari un Brunello di Montalcino. Per gustarlo bisogna sentirne il profumo, farlo ondeggiare davanti alla luce per coglierne i colori, bisogna berlo a piccoli sorsi assaporandone i sapori con la bocca e con la mente e, tra un sorso e l’altro, lasciare liberi i pensieri e far viaggiare la fantasia. Così, davanti a certi quadri, dopo una veduta d’assieme, bisogna sedersi e cominciare a leggere i particolari com

Salve... sono il titolo. Cartoline d'auguri

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di Leo Spanu Nel 1988 comprai un libro di due comici che a me piacevano molto: Zuzzurro e Gaspare. Il libro ( Edizioni Rizzoli) era intitolato: Salve... sono il titolo. il libro racconta la vita ( a fumetti) dei due . La narrazione è affidata alla penna di Silver. Non è una gran vita perchè Adamo contesta ad Eva l'uso delle mele per lo shampo, mentre Romolo  si ispira al fascio per fondare Roma ( è l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. Boh!). Romeo invece si nasconde sotto il terrazzino di Giulietta spaventato dalle nuvole a forma di mucca che attraversano il cielo. Il servizio meteo ha previsto precipitazioni varie. Newton riposa sotto un albero e scopre il bernoccolo ( e la gravità) grazie ad una mela che cade. (Ancora una mela! Ma allora ditelo.) Cosa c'entra tutto questo con Zuzzurro e Gaspare. Niente ma loro giurano che i personaggi citati erano loro antenati. Mi viene il dubbio che la (prima) mela fosse bacata. ( Un baco incontrò una baca e si

Edgar Degas e le ballerine

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di Leo Spanu Non so se Edgar Degas (1834-1917) amasse più la danza o le ballerine ma non importa: le sue fanciulle, dopo oltre un secolo, si muovono ancora davanti ai nostri occhi come un sogno che non riesci a raggiungere. Che Degas fosse innamorato delle donne ( abitudine che si sta un po’ perdendo) è evidente.  Come è evidente che era un pittore anomalo, difficilmente assimilabile al movimento degli Impressionisti di cui pure faceva a parte. Ma in lui la componente paesaggistica  risultava secondaria; il suo sguardo si posava sulla figura specie sul corpo delle donne. I suoi nudi: donne sorprese in gesti quotidiani, figure spiate nella loro innocente intimità. E poi l’uso del disegno: carboncino, matita o pastello, pochi segni per raccontare una parte della storia, un momento del giorno. Immagini vive come le ballerine seguite e dipinte in ogni momento del loro faticoso lavoro. Si perché dietro tanta bellezza spesso c’è la sofferenza. Leggevo recentemente di una battaglia pr