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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Telefono senza fili

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di Leo Spanu Quando eravamo preistorici la maggior parte delle comunicazioni ( da lontano) avvenivano per iscritto. E' vero che qualcuno aveva il telefono fisso in duplex, un apparecchio in condominio per ridurre le spese ma le litigate per l'uso dell'apparecchio erano all'ordine del giorno. Poi c'erano le cabine telefoniche: qualcuno come Superman le usava per cambiarsi il costume. C'erano pure i gettoni che erano alternativi alle monete; valore ultimo prima di finire nella spazzatura, duecento lire. O facevi una telefonata o ti prendevi un caffè. Una volta c'erano anche le signorine telefoniste impiegate nei centralini che indirizzavano le telefonate interurbane. Quando scoppiò la tecnologia ci furono milioni di licenziamenti. Così tutti scoprimmo che dietro la voce sensuale e provocante c'era una gentile e anziana signora. In seguito alcune di loro, quelle con la voce più maiala, furono assunte dalle linee porno per sussurrare agli imbecilli: "

Storia d'amore e di tutti i giorni

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di Leo Spanu Oswaldo Guayasamin (1919-1999) era un artista ecuadoriano che ha speso la sua vita per la pace, raccontando il dolore e la sofferenza della sua gente e dell’intera umanità,  ferita e uccisa da dittature, da guerre civili, da genocidi. Il XX secolo, a leggerlo al contrario, sembra un rosario di crudeltà, di orrori indicibili ma non bisogna mai rassegnarsi anzi bisogna ribellarsi alla violenza,   bisogna urlare con la voce,  con gli occhi e con il cuore che amiamo la vita. Bisogna combattere l’odio con l’amore, tutto l’amore possibile giorno dopo giorno. Perchè quello che si può trovare tra le pieghe del dolore è amore, anche quando sembra non ci sia più speranza per il domani. E' amore quando guardi la tua donna e i tuoi figli. Ma bisognerebbe riuscire ad amare anche tutte le donne e tutti i figli del mondo. E magari riuscire a regalare un sorriso ad uno sconosciuto. Sono  piccole storie d’amore quelle che raccontava  Oswaldo Guayasamin. Vorrei farlo anch'

Domani è un altro giorno

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di Leo Spanu Guennadi Ulibin ( 1973 Russia) è un pittore iperrealista che si diverte, si fa per dire, a dare continue occhiate al futuro. Quale futuro? Uno dei tanti possibili, prevedibili o impossibili ma, chissà perchè,  tutti regolarmente destinati a finire male. La tecnologia ha raggiunto livelli incredibili poi, come un gigante dai piedi d'argilla, è crollata su spiagge e mari deserti. Il mondo è diventato silenzioso con resti di macchinari d'uso sconosciuto e una donna sola che si guarda intorno. O forse non guarda più  perchè non c'è più nessuno da aspettare. Forse è finito il tempo dell'uomo. Forse non serve più neanche per creare la vita. Il domani è donna.

I have a dream: Io ho un sogno

  di Leo Spanu Ogni tanto una buona notizia: in America milioni di   ragazze e ragazzi sono scesi in piazza per manifestare contro la politica di Trump sulle armi facili. Non so quanto il Nerone americano sia in grado di capire le richieste del suo popolo, almeno della parte giovane;   lui sembra proprio l’immagine dell’imperatore romano ( quello del film Quo vadis) che voleva incendiare l’urbe per vedere di nascosto l’effetto che fa. Il miliardario in parrucca da spaventapasseri sta dando fuoco al mondo e non ce n’era proprio bisogno. Ma evidentemente le sue spacconate non piacciono molto ai giovani; le continue stragi da parte di esaltati che comprano armi da guerra con la stessa facilità con la quale, da noi, si compra il pane o la frutta   sta creando “ grossi problemi” anche ad un paese dove il mito della “giustizia fai da te” è duro a morire.   Troppe vite, giovani e meno , strappate alla vita senza una ragione, per pura stupidità,   ma con conseguenze di dolore e di soff

La domenica delle salme

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di Leo Spanu Ghouta ( Siria) 25 marzo 2018 Facciamo una passeggiata al centro?

Capitani coraggiosi ?

di Leo Spanu Lo dico subito: non sono mai riuscito a trovare un solo elemento positivo in Matteo Salvini né come uomo né come politico. Ma, ieri sera, mi ha divertito l’idea che la piccola "vendetta" lombarda si trasformasse, per una strana alchimia, in Davide e andasse in guerra contro Golia ( Berlusconi). Invece niente: falso allarme ragazzi, abbiamo scherzato, tutti a casa e così gli aspiranti fuggiaschi da Forza Italia, già pronti con la valigia in mano, si sono ritrovati con un biglietto scaduto. Vediamo chi ha perso in questa ridicola partita. Berlusconi. La sberla elettorale è stata tale da riuscire a scompigliargli  i capelli dipinti.  Prima superato in corsa da un gregario come Salvini ( che umiliazione per uno abituato a vincere sempre e tutto) e  adesso anche la coltellata ( ahi, le idi di marzo!) inferta al suo alter ego, il senatore Romani che aveva  avuto la sfortuna di inciampare in un incidente di peculato. A mio modestissimo parere in questo contest

Il colpevole: è lui o non è lui?

di Leo Spanu Parlo naturalmente di Matteo Renzi, l’uomo solo al comando, l’uomo che riuniva il giglio magico intorno al fuoco del caminetto. In sede di dimissioni, l’uomo più antipatico d’Italia, ha detto “basta coi caminetti”, invece c’è un bel fuocone nel camino degli sconfitti del Partito Democratico.  I nemici vecchi, nuovi, prossimi  e futuri del fiorentino, si sono riuniti secondo le vecchie logiche da tutti sempre contestate ( a parole) e da bravi capicorrente cercano di decidere, assente Matteo e amici, sulle sorti del PD.  C’è qualcosa che mi sfugge in questa storia:   ero convinto   che queste elezioni avessero bocciato l’intero gruppo dirigente e infatti i neo focolarini sono stati tutti sconfitti nei collegi uninominali dove erano candidati. Se rientrano in parlamento è solo grazie al paracadute dei recuperi nel proporzionale. Renzi e i suoi invece sono stati eletti tutti e bene. A questo punto sarei curioso di sapere quanto contano realmente i Franceschini, gli Orl

Il Grande Fratello

di Leo Spanu 1984 è un romanzo dello scrittore inglese  George Orwell ; scritto nel 1948, dopo la seconda guerra mondiale, è un racconto cupo e senza speranza di un futuro molto prossimo. Il Grande Fratello è il capo invisibile, un capo che nessuno ha mai visto, di un partito unico che comanda in modo totalitario la società inglese. Il romanzo voleva essere, nell’intenzione dello scrittore, una satira del comunismo stalinista ma, come capita spesso ai grandi scrittori, la sua storia è andata oltre la metafora di una società sbagliata. La sua concezione visionaria  del “nuovo mondo” è stata superata da una società molto più oppressiva  e pericolosa.  Il Grande Fratello non è più un’entità  politica ma un dio che controlla la vita degli uomini, di tutti gli uomini compresi quelli che l’hanno creato. Come in certi romanzi di fantascienza  il super computer ha preso coscienza della sua esistenza  ed ora controlla  tutto. Coloro che si oppongono al Grande Fratello vengono emargina

Per conoscere i sorsensi

di Leo Spanu Per conoscere i sorsensi non servono trattati di psicologia, sociologia, antropologia o altre discipline in gia, basta passare una giornata a Sorso per innamorarsi del paese e dei suoi abitanti oppure odiarlo per sempre. La prima opzione non è frequente, per la seconda nessuno è mai uscito vivo per raccontarlo in giro  e comunque il mio consiglio è di prendere i sorsensi a piccole dosi, come una medicina. Vediamo come ci raccontano le storielle popolari ( volgarmente barzellette). Due amici e compari vanno per la prima volta in continente: partenza da Porto Torres, arrivo a Genova. Genova quando piove fa paura anche a Noè e i due sorsensi non fecero in tempo a sbarcare che si ritrovarono bagnati fradici fino alle mutande. Prima tappa d’obbligo il bar, per scaldarsi. -Ci dia qualcosa di caldo!- ( Dazzi  una cosa caldha!) Chiesero al barista distratto preoccupato perché forse, a casa, aveva lasciato aperta la finestra del bagno . -Vi consiglio un bel ponce al

La vita è rotonda

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di Leo Spanu Perché la vita è rotonda quando il mondo sta diventando sempre più piatto? La monotonia di un pensiero comune cancella anni di viaggi avventurosi dentro il sogno. E’ la musica che gira intorno a noi o sono i muri che abbiamo costruito che non hanno più uscite come un labirinto infinito? Lasciate ogni speranza o voi che entrate per rubarci la vita e la speranza; noi lasceremo una moneta sul piatto per ogni volta che abbiamo detto una parola sbagliata, pagheremo pegno per tutte le volte che avremmo voluto ridere e invece abbiamo raccolto solo le lacrime di nascosto. La vita è rotonda quando si mette a girare   attorno alla testa come una corona di spine e di dolore, la vita è un ricordo che rotola via come un barattolo vuoto spinto dal vento.  Raccontami una storia disse una volta un re rivolto alla sua serva. La serva cominciò: c’era una volta un re che aveva perso la sua regina. Allora il re gettò all’aria tutte le sue carte e si addormentò per sempre. Così sognò  

Cartoline dalla Siria

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di Leo Spanu Abdulla al Oman è un artista siriano che nel 2017 ha esposto a Dubaj una serie di quadri che rappresentano alcuni dei grandi della terra di ieri, di oggi e probabilmente anche di domani come se fossero dei fuggiaschi siriani. Così Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Francois Holland, Donald Trump, Barack Obama, Bashnar al-Assad, Kim Joug-Un e tanti altri ci guardano con lo sguardo che hanno  i siriani che fuggono, se non muoiono prima, dalle bombe, dai gas nervini. dalla guerra che da sette anni accompagna l'esistenza di quell'infelice popolo giorno, dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo perchè, come scrive un poeta come Giuseppe Ungaretti: La morte si sconta vivendo . Queste invece sono immagine vere, storie di questi giorni, di tutti i giorni.