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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Gavino Piana e la Marina di Sorso

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Gavino Piana e la Marina di Sorso di Leo Spanu Leggo sulla Nuova Sardegna di oggi la bella notizia della partecipazione del pittore di Sorso, Gavino Piana, alla mostra collettiva “ Arte in laguna” che si svolgerà a Venezia dal 19 marzo al 3 aprile. Sono molto felice per il mio vecchio amico che merita questo importante riconoscimento. Gavino Piana è infatti l’unico pittore sardo invitato tra tanti artisti di tutto il mondo. Le sue marine sono da sempre visioni poetiche delle spiagge della Marina di Sorso. Immagino che il critico della Nuova abiti in qualche angolo perduto in fondo alla Sardegna visto che non conosce la città di Sorso ( con i suoi 18 chilometri di coste) e che confonde la spiaggia (bellissima) di Platamona ( peraltro in comune di Sorso) con una inesistente marina di Platamona. Poco male, spero che Gavino gli regali un quadro di Sorso magari con un timbro di autenticazione del Comune. Alcune opere dell'artista sorsense. In bocca al lupo dottor Piana.

Libri antichi. Johann Wier: De prestigiis daemonum

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Libri antichi: De prestigiis daemonum (ovvero la bellezza del diavolo) di Leo Spanu Johann Wier (1515-1588) è l’autore di “ De praestigiis daemonum, et incantationibus ac veneficiis” (Basilea 1563) un opera in sei libri che all’epoca ebbe un enorme successo. Vivente l’autore furono pubbblicate ben otto edizioni in varie lingue. Nel primo libro si tratta dell’origine e dei poteri del diavolo; nel secondo dei maghi; nel terzo delle streghe; nel quarto degli indemoniati e di coloro che ritengono di essere vittime del malefici; nel quinto della loro guarigione; nel sesto delle punizioni da infliggere a maghi e streghe. Teoricamente dovrebbe essere un’opere datata e superata dalla cultura moderna ma, se mi guardo intorno, non ne sono molto convinto. In questo articolo tratteremo solo del primo libro anche se sarebbe interessante sviluppare anche gli altri temi ad esempio l’opinione, in quei tempi davvero all’avanguardia, che i crimini attribuiti alle streghe fossero immaginari.

Treviso ritrovata

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Treviso ritrovata di Leo Spanu In una delle mie cronache biografiche (Cartoline e dintorni 16) citavo il bel libro di Toni Basso e Andrea Cason: Treviso ritrovata ( Edizioni Canova, Treviso 1995).Il titolo completo  è” Immagini della città scomparsa corredate da note di vari autori” e raccoglie un lungo lavoro di ricerca dei due autori che con questo opera vogliono  esprimere  “ Un atto d’amore”  per la loro città. Il libro si sviluppa in un percorso che parte dal Carubio e procede per le Case , le Chiese , le Riviere , la Piazza del Duomo e si conclude tra le Mura e i Canali . Allora se qualcuno vuole accompagnarmi in questo viaggio mi segua pure ma, per cortesia, in silenzio. Sono oltre cinquant’anni che manco da Treviso e la città della mia infanzia probabilmente si è perduta in qualche angolo della memoria. Ma non importa, anch’io come Basso e Cason posso ritrovarla in un sogno, come un atto d’amore. Il Palazzo dei Trecento nel XVIII.Medoro Coghetto, seconda

Benvenuti in casa Larsson

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Benvenuti in casa Larsson di Leo Spanu Carl Larsson (1839-1919) è stato un pittore e un illustratore svedese. Ma è stato anche un padre, o meglio un anticipatore dei moderni “selfie”, magari con qualche piccola differenza. Verso la fine del 1800 in Svezia, era di moda nelle famiglie borghesi, far fotografare l’interno delle case, magari con qualche membro della famiglia a far da comparsa; poi le foto venivano raccolte e rilegate in piccoli album. Larsson riprende quest’idea e sostituisce le fotografie con dipinti ad acquarello. Ma  dando maggior  evidenza ai membri della sua famiglia reinterpreta quella moda. La moglie e gli otto figli diventano così i protagonisti  di una cronaca familiare che si sviluppa nel corso degli anni. Alcune opere  vengono pubblicate nel 1889 col titolo” La Nostra Casa”. Ed è un successo clamoroso, quel successo  tanto cercato e atteso  da anni, viaggiando tra la Svezia e Parigi.  Carl Larsson diventa un apprezzato pittore di acquarelli e finisce c

Per i tuoi larghi occhi chiari (R)

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Pubblicato il 21 febbraio 2016 di Leo Spanu Non so se Fabrizio de Andrè si sia ispirato ai quadri di Margaret Keane per questa sua canzone d'amore. Conoscendo la sua vasta cultura propendo per il si. Oppure non conosceva la pittrice (il primo processo per il riconoscimento delle sue opere è del 1970) ma non importa. Credo che gli sarebbe piaciuta la storia di questa piccola donna che viveva all'ombra del marito bugiardo e imbroglione. De Andrè ha sempre amato raccontare storie di emarginati.                                    Io sono fortunato perchè l'ho conosciuto (come artista) sin dall'inizio della sua carriera: indirettamente. Durante una delle tante feste studentesche della mia giovinezza, un ragazzo che  non   conoscevo, imbracciò una chitarra e cominciò a cantare una canzone mai sentita. Una meraviglia.   - Chi ha scritto questa "cosa"? - Uno nuovo, uno di Genova. -   Da allora le canzoni di Fabrizio de Andrè hanno avuto un ruolo fi

Il Castello di Brescia (R)

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Pubblicato il 16 febbraio 2026 di Leo Spanu In una bancarella di libri usati ho trovato un libro su Brescia anzi sul suo Castello. Per la mia componente bresciana (da sempre amo definirmi un sardo-lombardo-veneto) è stato un momento di festa. Titolo: Il castello di Brescia. Edizioni Grafo 1986.  Il libro, in perfette condizioni, è una pubblicazione voluta dalla Banca Credito Agrario Bresciano e raccoglie documenti e immagini che raccontano la storia del colle Cidneo. Per ogni bresciano che si rispetti il Castello è una componente  naturale del DNA ma anche per i bresciani acquisiti come me (avevo dodici anni quando “diventai “ bresciano) il castello è più di un semplice ricordo o uno dei tanti tesori raccolti nella memoria. Ci sono storie, amici e amori; c'è una parte importante della mia vita. L’anno scorso sono tornato a Brescia dopo tanti anni e insieme al mio amico Luigi Linotto abbiamo visitato il nostro passato. Corso Zanardelli, corso Mameli, piazza della Lo