Lezioni di geografia: Regioni d'Italia 2

di Leo Spanu

Continuiamo il viaggio verso il sud. Come gli emigranti di ritorno che nelle loro valige non più di cartone, mettevano i simboli del loro successo e regali per amici e parenti. La memoria di un tempo e il rimpianto.

Lazio
A Roma "" caput mundi" ho dedicato e dedicherò immagini e parole per cui andiamo a dare un'occhiata altrove. Comincerei da Viterbo: un tuffo nel medioevo. Poi passando per Bomarzo coi suoi mostri di pietra una visita veloce a Tarquinia, Cerveteri  e dintorni a conoscere i nostri progenitori: gli etruschi. Ma anche Rieti, Greccio (qui San Francesco inventò il presepio) il lago  di Bolsena e di Bracciano, i paesi dei castelli romani e poi giù fino a Ninfa dove, credetemi, scoprirete com'è fatto il Paradiso Terrestre.

Abruzzo
Ho un bel ricordo di Sulmona dove sono stato con le mie atlete, tutte pettinate con treccine all'africana. Quando siamo usciti a passeggiare, la sera, le hanno fermate in mille, dai dieci ai novant'anni. Ah, le donne! A Teramo ho incontrato gli alpini, c'era il raduno (credo) nazionale. Sono simpatici. Di giorno. La notte non ho dormito perchè  cori improvvisati con tutte le canzoni di montagna  hanno tenuto sveglio l'intero albergo. E non potevo neppure protestare perchè io sono un alpino.

Molise
"Agnone è una sentinella appostata su una roccia alla fine di una strada tra i boschi del Molise, Per tre lati si affaccia su uno strapiombo che dà le vertigini, intorno solo il cielo e una solitudine che non dispiace." Così, nelle pagine della mia quasi biografia Cartoline e dintorni, ricordo un breve periodo trascorso nel Molise. Sono stati tra i momenti più sereni e più belli della mia giovinezza.

Campania
La prima ferrovia ( a doppio binario, roba che noi in Sardegna stiamo ancora aspettando) in Italia è stata la Napoli-Portici (1839). Ma il meridione non era arretrato sotto il dominio dei Borboni ? Fortuna che poi sono arrivati i Savoia a portare la civiltà. Di Napoli non posso che dire bene: mi fa tornare alla mente una ragazzina della mia infanzia a Pesaro: bella, insolente, capelli neri ricci, spesso senza scarpe, col viso sporco di terra perchè litigava in continuazione con tutti i maschietti. Come facevi a non innamorartene, anche se eri solo un bambino?
Il resto della regione è tutta una meraviglia dagli scavi di Ercolano e Pompei, l'arco di Traiano a Benevento, i templi di Paestum e poi i colori di Capri, Sorrento e la costa amalfitana.
E non scordatevi di bere un buon caffè. 

Puglia
Ho visitato varie volte la Puglia, anche quest'anno: Bari, Lecce e poi Alberobello. Tutte destinazioni tipiche del turismo ma il mio cuore è legato a tanti anni fa quando, per la prima volta, ho visto Trani. Quella cattedrale che si affaccia sul mare è qualcosa di più di un uno straordinario esempio di architettura religiosa. Non so perchè ma la mia impressione, forse perchè stava imbrunendo e io la vedevo da lontano, era di una madre in attesa, una grande madre. Forse per tutti quelli che partono e non tornano più, per tutti quelli che si perdono in mare o lungo le strade della vita. Quella chiesa bianca mi è sembrato un silenzioso atto d'amore.

Basilicata
Solo quest'anno sono riuscito a vedere Matera. Uno spettacolo unico che vale la fatica del viaggio. Ma tutta la regione è stata una piacevole sorpresa. E poi, dopo tanto tempo, gli abitanti si sono dimessi da poveri, lavorando sodo sul poco che avevano. Un esempio per tutti quelli che si lamentano sempre e non fanno niente per cambiare.

Calabria
Da Cartoline e dintorni: Reggio Calabria-Messina 1984. " Ho avuto la fortuna di vedere i bronzi di Riace nel momento del loro maggior successo. Una fila di oltre un'ora insieme al mio amico Giampiero Piras. Il nostro albergo era di fronte al museo ed ogni giorno centinaia, forse migliaia di curiosi, aspettavano pazientemente il loro turno. Poi, neanche fossero dei cantanti pop, i bronzi sono finiti nel dimenticatoio. Visitammo anche Messina, un quarto d'ora di traghetto. Nugoli di poliziotti e carabinieri  ci scrutavano da capo a piedi, fatto insolito anche in quelle zone. La notte, al telegiornale, apprendemmo che ore prima, a Palermo, avevano ucciso il generale Della Chiesa insieme alla moglie e alla scorta. Di Reggio Calabria ricordo un bellissimo lungomare e una miseria che non ho riscontrato in nessun'altra parte d'Italia. In un negozietto dimenticato dal tempo con una signora antica quanto una mummia egizia, ho comperato una bambola per mia moglie. E' vestita stile anni 30 ed è pronta per ballare il charleston."
Bisogna che ritorni in Calabria, il mare, in molte parti, rassomiglia a quello della Sardegna. 

Sicilia
Ancora da Cartoline e dintorni: Randazzo ( Catania) 1989. " Il colore dominante di Randazzo è il grigio: Un sottile pulviscolo vela i colori della Sicilia. L'Etna è sempre lì a ricordarci la sua presenza anche quando sembra dormire nascosto dietro le nuvole. Subisco il fascino di questi luoghi quasi con fastidio. Non mi piace il senso di provvisorio, di continua attesa ma poi capisco che la mia è solo invidia. La gente del posto ha il vulcano come sfida, come limite e come speranza. Io misuro la mia vita col metro della banalità."
in questi giorni la Sicilia era sulle prime pagine per " colpa" delle elezioni. Resetate tutto e se non siete mai andati, attraversate l'isola da Trapani a Catania, a Siracusa. Perdetevi nei mosaici di Monreale e della cappella Palatina a Palermo o se preferite tra i mosaici di Piazza Armerina o nella valle dei Templi ad Agrigento. Confrontato il barocco di Noto con quello di Ragusa. Poi mangiate, con molta calma e lentamente, un cannolo e bevete un dito, solo uno mi raccomando, di zibibbo, il moscato di Pantelleria. Le cose belle si gustano piano piano 

Sardegna
Eccoci finalmente a casa mia. Dimenticate le banalità e le sciocchezze che raccontano certa stampa e certa televisione. Lasciate perdere la Costa Smeralda e tutte le cartoline fasulle sulla Sardegna. Venite da noi a Sorso, sulle spiagge e sul mare del golfo dell'Asinara per gustare la Sardegna vera, con la sua storia, la sua cultura e la sua cucina. Poi fate pure un salto nell'isola dell'Asinara per scoprire "l'isola misteriosa" di Verne o " l'isola che non c'è" di Bennato. Vedrete il mare e il cielo come un paesaggio dipinto direttamente dalla mano di Dio. Infine recatevi  nel centro della Sardegna, dove ci sono solo monti e solitudine. Tra quelle rocce che si perdono a vista d'occhio potrete finalmente fermarvi e sognare. 

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