Roma.
Viaggio di nozze, febbraio 1974
Piazza San Pietro. 1900 ca.
Per Lorenza era la prima volta che usciva dalla Sardegna. Fu per me un vero divertimento l' impatto con la grande metropoli di una ragazza ingenua ed entusiasta che veniva dalla provincia. Roma all' epoca era ancora vivibile, gli ultimi giorni di carnevale avevano riempito via Nazionale di maschere e di allegria. La zona intorno alla stazione Termini era ancora Italia, solo gli uccellacci in piazza della Repubblica caccavano, allora come oggi, turisti, macchine e passanti. Nelle bancarelle si potevano comprare libri usati e vecchie stampe senza dover accendere un mutuo.
In un negozio di cianfrusaglie abbiamo comprato due guerrieri in metallo brunito, forse guerrieri Masai. Erano dimenticati in un angolo, pieni di polvere, nascosti allo sguardo dei cacciatori di souvenir. Non erano la solita paccottiglia per turisti sprovveduti ma opere di buona fattura artigianale. Mi è sembrato di sentire uno
spirito amico in quei nobili guerrieri. Da allora sono diventati i nostri protettori e fanno la guardia alla nostra casa.
Si possono conservare i
biglietti di viaggio? Si, se le cose importanti sono scritte nel cuore e nella
mente. Il biglietto Sassari-Olbia costava 2450 lire multa compresa. Abbiamo preso il treno al
volo, letteralmente (naturalmente senza passare dalla biglietteria). La Tirrenia faceva schifo
anche allora. Come sempre.
All'epoca molti alberghi non ammettevano le coppie di ragazzi come noi se non dimostravano di esseri sposati. Eravamo molto giovani anzi sembravamo ancora più giovani della nostra età e, come disse un ristoratore, non sembravamo neppure sardi. Accidenti, mi sono dimenticato a casa la pelle di pecora.

Bologna 1975
Delegato al congresso nazionale della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici, considerato da sempre la punta di diamante del movimento operaio. Ricordo delle ottime tagliatelle al ragù mangiate in una mensa del Comune. Poi ad ottobre ho dato le dimissioni dal consiglio di fabbrica. L' azienda mi aveva fatto un' ottima proposta, come agli altri nuovi sindacalisti, per entrare nella lista paga riservata. Io non accettai.
Nel 1978 mi buttarono fuori senza neanche un preavviso. Nella mia scheda personale (proibita dalla legge) c' era una valutazione delle mie capacità professionali degna di un laureato alla Bocconi ma qualcuno aveva scritto sopra, con un pennarello nero: “Estremamente politicizzato”. Io ero solo un socialista che pensava che la classe operaia meritasse più rispetto oltre a migliori condizioni di lavoro. La mia condanna fu per sempre, non sarei più riuscito a rientrare nel mondo dell' industria. I terroristi li hanno trattati meglio, loro alla fine hanno avuto il perdono. Il direttore dell' azienda mi mandò a dire di essere contento perchè un mio compagno, Sandro Pertini, era diventato Presidente della Repubblica. Io avevo moglie e un figlio e una bambina in arrivo e mi apprestavo ad entrare nel mondo dorato della disoccupazione. Quando l' esimio direttore finirà il suo miserevole viaggio, gli sarà garantito un posto fisso all'inferno, girone imbecilli.
Pagine della memoria
Viaggiare
Ho scoperto di essere un viaggiatore nato quando avevo 12 anni.
Da qualche giorno abitavamo a Brescia in un piccolo appartamento in via Milano, in attesa delle case INCIS ( appartamenti costruiti dallo Stato per i suoi dipendenti). Via Milano è una strada lunghissima, comincia in piazza Garibaldi e finisce direttamente nella val Brembana. Mai vista la fine.
Il centro della città era lontanissimo. Sul giornale locale avevo letto che proiettavano un film che dovevo assolutamente vedere: Il corsaro dell' Isola Verde con Burt Lancaster. Ma dove si trovava il cinema e chi conosceva la città? In queste situazioni si vede il vero viaggiatore. Nel giro di un'ora mi trovai davanti al cinema in questione. Istinto o pura fortuna. Felicità assoluta poi la delusione. Il biglietto d'ingresso costava 250 lire, un' enormità per le mie tasche che non ne contenevano neanche la metà. Così mestamente mi avviai verso via san Faustino fino a piazza della Loggia. Almeno questa era gratis.
Non mi sono mai perso, il mio fiuto di viaggiatore mi ha guidato tra i vicoli ciechi di Venezia o nelle borgate di Roma, tra i mercatini rionali di Napoli o le architetture pretenziose di Berlino est.
Viaggiare è uno stato di grazia, con la curiosità di Ulisse e la solitudine di Cincinnato, con l'ingenuità di un bambino e il coraggio di un leone, con la fantasia di un artista e gli occhi di un poeta. Un viaggiatore non cerca tesori alla fine dell' arcobaleno, non si aspetta medaglie dietro il traguardo. Viaggiare è l' intelligenza che si apre alle stelle e va oltre, ai confini delle galassie.
Viaggiare è ascoltare su una spiaggia deserta i suoni del mare, è aspettare a tremila metri d' altezza che si svegli il sole, è ridisegnare gli occhi della luna mentre le nuvole le passano davanti. Viaggiare è andare oltre i limiti del pensiero, è la poesia che non riesci mai a finire. E' la donna che ami, che ti aspetta sempre, anche quando tu non vorresti più tornare.
Perchè il senso vero del viaggiare non è giungere alla meta, qualunque sia. E' il viaggio stesso.
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