Cartoline e dintorni (10)

 La Maddalena 1982

Inaugurazione del Museo Archeologico Navale “ Nino Lamboglia” (Spargi)

Salvatore era il mio autista durante il mandato di assessore ai Lavori Pubblici di Sorso. Persona dal carattere difficile, era malvisto dentro e fuori dell' amministrazione. Io invece mi fidavo  e lui ricambiava la mia amicizia con dedizione e riservatezza. A me piaceva quel ragazzo in guerra contro tutto il mondo. Alla fine il mondo vinse e Salvatore si impiccò ad una trave dell'autorimessa.

Da sinistra: Leo Spanu, Salvatore Delogu, Petronio Pani

 Petronio Pani

Petronio Pani è un personaggio di fantasia. Non può esistere in un mondo  squallido come il nostro. Ha l'entusiasmo ingenuo dell' Archimede Pitagorico di Disney e come lui raccoglie e colleziona di tutto. Petronio è la memoria storica del nostro passato e della nostra speranza. E' anche un uomo buono in modo sfacciato e provocatorio. Da quando lo conosco non l' ho mai sentito parlar male di niente e di nessuno. Sempre paziente e tollerante verso gli altri. A volte mi irrita perchè calci in faccia ne ha preso anche lui. Invece niente. Non riesce a pensare male. Neppure di tutti gli stronzi che quotidianamente ci avvelenano l'esistenza. Anche adesso che la malattia gli sta consumando il fisico lasciandogli integra solo la sua bella intelligenza, non si lamenta. Niente da contestare. Quando morirà ci saranno tutte le bande musicali del mondo ad accoglierlo in Paradiso. Anche perchè, di persone così, da quelle parti, ne arrivano molto poche.

Rimini 1982

 

Congressi del PSI (Partito Socialista Italiano)

La prima volta fu nel 1972 a Genova, l' unica come delegato nazionale. Preistoria. Ero talmente giovane a fronte degli altri compagni che, ogni volta che entravo nella sala dell'assemblea,  mi chiedevano i documenti per verificare la mia qualifica di delegato. Cosa cavolo ci faceva un ragazzo in quella specie di ospizio per anziani. A Genova ho conosciuto Pietro Nenni. Bel personaggio!

In seguito ho partecipato ai congressi nazionali solo come invitato.

A Rimini, nel 1982, andai col mio amico Giulio Biddau. Niente da ricordare se non una deviazione a Firenze nel viaggio di ritorno. Destinazione: Galleria degli Uffizi.

Invece il congresso di Verona, nel 1984, è stampato in maniera indelebile nella mia memoria. Quando Bettino Craxi fu incoronato re e padrone del PSI davanti ad una folla in delirio, io fui l' unico socialista che abbandonò l'assemblea. Non se ne accorse nessuno, come sempre. A Peschiera del Garda, nell' albergo dove avevo trovato alloggio, c' era un cameriere che sembrava uscito fuori da un libro di Tolkien, un' incrocio tra un folletto, uno gnomo e un elfo. Un mago e un genio delle mostarde (che io odio). Ho mangiato il più buon bollito della mia vita.

Il congresso di Rimini del 1987 fu un vero mercato del kicth. Hostess che facevano venire la bava ai delegati venuti dalla provincia. Bancarelle con gadget, santini e l'opera omnia di san Bettino. Poi arrivò Marco Pannella per iscriversi, in diretta televisiva, al PSI. Sandra Milo offriva l'immagine delle sue tette in una scia di profumi targati Trussardi. Non sono più andato ai congressi del mio partito. L'ultimo fu a Bari nel 1991. 

Un anno dopo morì il PSI. Compiva cent'anni. “ Un mariuolo” di nome Chiesa diede inizio alla mesta cerimonia. In realtà il partito era in coma profondo da troppo tempo. Craxi faceva finta di non vedere, di non capire preso com' era dalla sua sfrenata ambizione, irretito dal demone del potere ad ogni costo.

Che tristezza quelle monetine lanciate con odio su di lui. Non era giusto.

Cartolina del Congresso di Rimini del 1987

Cartolina del Congresso di Bari del 1991

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