Se verrà la guerra...
di Leo Spanu
Che l'Iran sia tra i peggiori regimi dei nostri tempi è un fatto indiscutibile, per non dire poi dell'Afghanistan ma che Israele stia agendo al di fuori di ogni norma civile è altrettanto vero. Esprimo tutta la mia simpatia e umana pietà per quello che gli ebrei hanno subito nel secolo scorso (e anche prima) ma Netanyahu è un criminale come lo è Putin e come lo furono nel recente passato Pinochet, Hitler, Stalin e Mussolini. Il potere politico, quando non è equilibrato e controllato dagli strumenti tipici della democrazia (il parlamento, la magistratura, la stampa) è un'arma pericolosa quanto la bomba atomica e distrugge popoli e nazioni. Cercare alibi per giustificare la guerra, inventarsi guerre preventive come forme di autodifesa serve solo a far crescere l'instabilità in una società già troppo piena di problemi. Dividere il mondo in buoni e cattivi plaudendo mitomani come Trump serve solo a creare ulteriore confusione. Non so se siamo vicini alla terza guerra mondiale ma gli effetti negativi si vedono già e non mi riferisco solo ai morti e alla distruzione di città. Parlo della paura che comincia ad avvelenarci tutti, che ci rende diffidenti e cattivi e, peggio ancora, disposti a credere a qualsiasi esaltato demagogo che prometta la pace in cielo e in terra.
Lo dico e lo ribadisco ancora una volta: non esiste nessun uomo della provvidenza che, da solo, possa risolvere i problemi dell'umanità. Solo insieme, con la tolleranza, con il rispetto, con la pazienza, con il dialogo, si possono cercare soluzioni pacifiche. Dobbiamo parlare e parlare ancora e sempre senza stancarci e senza arrenderci, parlare per costruire il nostro futuro. Le bombe, la guerra parlano solo di morte.
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