Favole: Suore
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di Leo Spanu
Favola per la par condicio
Carole Perret (1951) è una pittrice che mescola la naive art con il surrealismo per raccontare storie di suore; lo fa con divertimento ed anche con irriverenza. Immagino anche con una sfumatura di poesia perchè una persona che dice che "non è il cappotto che fa l'uomo" non è certo una persona banale. Anzi.
Alcune leggende popolari raccontano che le suore cadono dal cielo d'autunno come le foglie. Secondo un pastorello errante tra le montagne del Comacchio le suore non portano le mutande.
Secondo un'altra ipotesi le suore nascono già adulte dalle uova, vestite di tutto punto e sono nere come cornacchie. Forse è per questo che odiano i bambini che si chiamano Leandro (o Leo). Degli altri bambini non so.
C'è pure un'altra versione: le suore nascono nei campi di grano ma questa storia è raccontata da contadini che si sono fumati tutti i papaveri rossi.
Altri ancora sostengono che le suore siano tenute in cassette di sicurezza come gioielli. Ogni tanto vanno a prendere le chiavi che crescono in alberi particolari. Gente cattiva li chiama "alberi delle zoccole".
Le suore vivono in conventi nascosti dentro zucche gigantesche. Anche le Cenerentole sceme sono convinte che dentro una zucca sia nascosto un calesse con quattro cavalli bianchi. Così sognano il principe azzurro. Quando finisce il sogno va bene anche il primo che passa.
In genere le suore si divertono andando a cavallo. Non importa quale, vero, a dondolo o un manico di scopa, l'importante è cavalcare.
Dentro il convento c'è pure una piscina mascherata da fontana per evitare i controlli della finanza. Nella recinzione c'è un'asse rotta, serve ai guardoni del paese per vedere le suore nude mentre fanno il bagno.
A volte ci sono brutte sorprese. Ci sono suore che si lavano vestite.
La madre superiore ha una paura tremenda dei topi. Le sorelle, per giocare, comprano decine di topini a molla alla fiera dell'est. Ragazze, le risate.
Sorella Eva ha qualche problema alimentare: sempre mangiando mele.
La sera, prima di andare a dormire le suore pregano con un bicchiere di Lacryma Christi rosso. Appeso ad un albero c'è Ernesto che si è innamorato di suor Filomena.
Suor Filomena adora cavalcare ma si deve accontentare di un cavallo di legno. Anche Ernesto per solidarietà usa un manico di scopa ma non si diverte molto.
Una volta all'anno le suore vanno a Roma a vedere il Papa. Valige e valigioni. Ernesto le segue in bicicletta.
Vicino a Roma c'è Ostia. Perchè non approfittare dell'occasione, così tutte al mare. Ernesto prova a pescare. Quando mai non prenderà niente?
La madre superiore non si diverte mai, sempre lì a controllare. Non s'è neppure spogliata.
Intanto suor Filomena si è fatta convincere da Ernesto a fare un giro in bicicletta. Seduta sul manubrio a cantar canzoni. Chissà come finirà?
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