Bacco, tabacco e Venere
di Leo Spanu
Alcune premesse: non sono mai stato un bevitore ma ogni tanto un bicchiere di vino, quando il pranzo merita rispetto, l'ho bevuto con piacere. Sono stato invece un fumatore, era un piacere specie dopo un buon caffè poi un giorno ho deciso di smettere senza una ragione precisa ma solo perchè era giunto il momento di cambiare abitudini: non mi sono mai pentito del prima e del dopo. Per quanto riguarda Venere continuo ad avere la massima ammirazione ma ormai, con l'avanzare degli anni, è un piacere sempre meno frequente.
Quindi non avendo più vizi (virtù ne ho sempre avute poche) ho tutti i titoli per parlare della continua produzione di Boh! da parte dell'imbecillità umana oggi definita" politicamente corretta": mi riferisco, ultimo esempio, alla distanza minima di cinque metri di un fumatore dagli altri. A parte che non fumare addosso a una persona, specie se non fumatore, dovrebbe essere una normale abitudine di buona educazione prima che una legge che, guarda caso, assomiglia tanto alle grida di manzoniana memoria: inutile. Anche Monsieur de La Palisse avrebbe trovata eccessiva la banalità del pensiero moderno. Ma due amanti fumatori che fanno dopo aver fatto l'amore? Vanno a fumare (un classico) a cinque metri di distanza? E poi misurano a occhiometro o si portano a letto un decametro (da dividere in due). Il re degli imbecilli è come sua moglie (quella sempre incinta), lavora 24 ore su 24 o come si dice oggi H 24.
Un intellettuale ( Antonio Scurati) poco noto al grande pubblico ha scritto alcune opinioni (giuste) per la festa del 25 aprile ed è stato immediatamente censurato da mamma RAI. Risultato: oggi si parla dello scrittore anche in Patagonia, nell'sola di Pasqua e in cima all'Himalaya. Un autogol della RAI e del governo che lo ispira che neanche un difensore (Comunardo Niccolai) del Cagliari durante l'epoca di GIGIRRIVA, diventato famoso per i suoi autogol, arrivò a tanto.
Ma torniamo a quello che è il pericolo maggiore dei nostri tempi: le guerre sparse ovunque? Il genocidio di popoli, ultimo i palestinesi? Il pericolo atomico? Il cambiamento climatico? La fame nel mondo? Il dio del profitto che sta impoverendo miliardi di esseri umani? Una politica mondiale improntata sempre più allo sfruttamento di risorse e persone? No. Oggi il pericolo numero uno è il fumo di una sigaretta (o pipa o sigaro).
Ma ci fu un tempo che Tabacco e Bacco andavano molto di moda anzi se ne faceva la pubblicità e per i manifesti si chiamavano grandi artisti. Vediamone qualcuno.
TABACCO
Commenti
Posta un commento