Attenti al cupo

 di Leo Spanu

Ho preso qualche giorno di riflessione sul futuro del mio blog, spiegando le ragioni del malessere. Messaggi di solidarietà: zero.  Ecco quindi una buona se non ottima ragione per chiudere il blog. Inutilmente cerco una scusa per giustificare l'indifferenza degli altri per il mio "dolore": le vacanze pasquali, la sabbia del deserto sulla neve, Roma ladrona,  il ponte sullo stretto, la pensione (mia) bassa, il funerale della nonna del Corsaro Nero. La verità è che non mi ha cagato nessuno!

Il problema è che io scrivevo e (scrivo) per il mio piacere, un pò come quella signora che trombava " per il piacer mio non per far piacere a Dio". Quindi lei niente figli , io niente amici, niente di niente e così sia.

A questo punto dovrei far il bastian contrario e scrivere, scrivere e  giuro che lo farò "finchè peste non vi colga vili marrani" ( mi piace la citazione colta anche se non mi ricordo più dove l'ho colta) per cui state attenti al lupo, no al pupo, di più al cupo.

"Attenti al lupo" perchè è un animale intelligente da difendere e non da  sparare come fanno con gli orsi nel Trentino. Io sono per boicottare il Trentino perchè è amministrato da uno stronzo eletto da cittadini stronzi e mezzo. E' il limite della democrazia: il voto di un genio ha lo stesso peso del voto di un cretino, il problema è che i cretini sono tanti (anche troppi) i geni sempre pochi. In Italia, poi che abbiamo affidato il potere a gente peggiore di Cetto Laqualunque bisogna stare anche attenti al treno.

Vediamo allora ad " Attenti al pupo". Il pupo è bello finche è un infante poi cresce e magari ti diventa come Pupo il cantante cha vende gelati al cioccolato in Russia per favorire la pace; allora ti vien da pensare che "era meglio morire da piccoli con i peli del culo a batuffolo, che morire da grandi soldati con i peli del culo bruciati." 

Avanza "Attenti al cupo". Qui la questione si fa seria: il cupo è uno che odia tutti, al punto che se uno starnuta in sua presenza, invece di dire " Salute" come le persone normali, ti ricorda che devi morire augurandoti un fragoroso " Crepa".

Il cupo è uno che vede nero sempre, un fetente che ringhia ai cani piccoli ma porge al potente il culo sorridente. E' uno ingombrante, invadente, sprezzante, arrogante come un presidente di Senato, è un sottotenente, un nulla tenente, un nulla facente, una finestra stridente, una sirena insistente, un lumaca strisciante, una casa cadente,  un calcio sul dente, una mina vagante, un politico con tangente, un amico assente, un amore avvilente, un sogno perdente.

Il cupo è un odiante seriale: odia i neri, i gay, gli zingari specie quelli felici, odia la gente che sorride, odia le donne che non te la danno e, ancor di più, quelle che te la danno, odia i bambini degli altri, i bambini che giocano, i bambini che fanno casino, odia le persone vere, le persone oneste, le persone che leggono, che lavorano, che cantano. Odia la sua ombra specie quando muore a mezzogiorno, odia  i colori dell'alba, i profumi del tramonto, la timidezza della luna. Odia quelli che continuano a  sognare malgrado tutto, quelli che aspettano non importa cosa, quelli che sperano sempre, quelli che attraversano i mari, quelli che scalano le montagne, odia quelli che dipingono, odia i poeti, i musicisti, i vagabondi, gli artisti di strada, i saltimbanchi,  i migranti, odia i vecchi che continuano a giocare con la vita anche quando la vita se ne va. 

Il cupo odia gli ultimi perchè lui è il più ultimo di tutti.


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