A Verona che giorno è (R)

 di Leo Spanu

In questi giorni si parla (non in RAI) dell'attacco della destra alla legge sull'aborto. Un referendum, anni fa, ha certificato che la maggioranza degli italiani è a favore di questa legge di alta civiltà; a parte il fatto che non è bel segno di democrazia  impedire l'applicazione di una legge dello stato, specie se lo fa un governo in carica, c'è da chiedersi come mai questa destra è così ferocemente contraria a riconoscere i diritti più elementari anzi, cerca di imporre un monocultura basata su controllo della vita dei cittadini con divieti, censure e norme sempre più repressive. Allora basta gettare uno sguardo a quanto succedeva  cinque anni fa a Verona per avere qualche dubbio sul fatto che esista una cultura di destra. Recuperare vecchi articoli  può sembrare una forma di riciclaggio ma  serve invece a fare dei confronti, in meglio o in peggio non saprei. Quelle che seguono erano mie impressioni di ieri  che oggi  mi sembrano diventate realtà. Qualcuno pensa  che ci stiamo avviando verso un nuovo medio evo. Sbagliato: nel medio evo i nostri antenati erano più moderni e più civili.

A Verona che giorno è (30-3-2019)

Un amico mi ha chiesto perché non ho ancora scritto niente sul congresso mondiale sulla famiglia a Verona  e la prima risposta che m’è venuta in mente è: “ Perchè non so nuotare nella merda”.  Risposta troppo facile e  mi è tornata alla mente la vecchia storiella, quella “per favore non fate l’onda”  per ricordarmi che, da molto tempo, viviamo in punta di piedi, col naso in su per sentire meno la puzza. Ma non è solo il nostro paese a galleggiare. Come diceva Umberto Eco, con internet abbiamo dato la parola agli imbecilli di tutto il mondo;  io aggiungo che, oggi,  abbiamo dato loro anche il potere. L’imperatore romano Caligola fece senatore il suo cavallo, noi abbiamo fatto senatori gli asini. Con la differenza che gli asini sono animali pacifici mentre certi capi di stato, certi capi di governo sembrano iene, avvoltoi, gente che si nutre di cadaveri anzi peggio, di uomini vivi. Inutile fare elenchi, ogni giorno la cronaca ci presenta esempi di ordinaria e  feroce follia.  Limitiamoci agli ultimi casi:  in Brunei,  sultanato ricchissimo grazie al petrolio,  hanno approvato una legge per la lapidazione di adulteri e gay;  in Venezuela, uno dei paesi più ricchi del mondo,  la gente muore letteralmente di fame per la megalomania di un dittatore;  nella democratica Inghilterra un’intera classe dirigente sembra impazzita nel tentativo di distruggere popolo e nazione (con la brexit). Dev’esserci  in giro un virus che scioglie il cervello e porta persone e popoli all’autodistruzione.

Per tornare alla famiglia da salvare non so che dire, stiamo tornando indietro. Grandi difensori della famiglia “naturale” sono Salvini e Meloni, due esponenti della destra più becera, divorziati che vivono more uxorio e producono figli  fuori dalla famiglia “naturale”. Non ho niente da dire sulla loro vita privata, ho il massimo rispetto per le scelte personali di tutti, qualunque siano, ma per favore un minimo di coerenza. Altro che conquiste, le donne stanno tornando ad essere demoni maligni, streghe da bruciare. Come ha detto una spiritosa signore:  le nuove streghe si butteranno sul rogo da sole.

Ho sentito, in televisione, un tipo con faccia e pizzetto alla Mefistofele dire tante di quelle cazzate (non saprei come definirle diversamente) che alla fine del suo discorso, io ho chiesto scusa a mia moglie. Ecco questo credo sia l’unico commento possibile a quanto, persone provenienti da tutto il mondo,  persone  “illuminate” e “rispettose” della morale, della religione, delle leggi della natura, persone depositarie della verità, l’unica verità, stanno raccontando a Verona.

Mi spiace che ci siano ancora tante donne che, purtroppo, credono a queste bugie. Purtroppo la libertà è un traguardo ancora difficile da raggiungere. E’ solo nel 1946 che le donne, in Italia, hanno avuto il diritto di voto; è solo nel 1981 che in Italia è stato è stato abrogato il delitto d’onore. Ma oggi sembra che alcuni principi vengano rimessi in discussione: via la legge sull’aborto per tornare ai famigerati “cucchiai d’oro” ( per chi poteva permetterseli) o alle “mammane” per i poveri con gli aborti fatti in casa, spesso seguiti da morte o gravissime conseguenze per le donne; via la violenza sessuale con le motivazioni di sempre. La donna è sempre consenziente anche quando è un branco di bestie ad abusare di lei. E’ notorio che le donne adorano essere violentate, così gli autori di certe ” ragazzate” (come sostengono le loro mamme) ci stanno poco o niente in galera. Gli ultimi episodi di cronaca non invitano certo all’ottimismo. E il duo Salvini- Meloni  non “twittano” quando sono italiani gli autori di stupri e omicidi. Loro si scandalizzano solo quando sono gli altri a delinquere, quelli che vengono da paesi barbari dell'Africa e dell'Asia..

Va bene, parlate pure di “famiglie normali” ma ricordatevi, ogni tanto,  che quasi tutti i femminicidi  avvengono dentro “famiglie normali”.

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