Sassari vista da Piernando Fioredda

 di Leo Spanu

Ricordo la Sassari di 60- 50 anni fa: era bella, piena di luci e di colori, di suoni e di profumi, e con il carretto della fainè. Era una città allegra, magari trasandata e disordinata  nelle stradine e nei vicoli del centro ma con bei palazzi che spuntavano come fiori di campo nell'erba incolta.

Oggi Sassari è una città stanca, come un vecchio che non ha più voglia di vivere; abbandonata a se stessa,  con negozi chiusi e case fatiscenti. Troppi migranti che non sono stati inseriti nella nostra comunità ma lasciati a se stessi  e scaricati nella parte vecchia della città, un'area regalata al degrado, alla delinquenza, alla spaccio di droga, alla violenza. La classe dirigente sassarese dovrebbe porsi qualche domanda e magari scoprirebbe che ha più di una colpa. Ma oggi  va di moda fuggire dalle responsabilità perchè la colpa è sempre degli altri. Anche quando gli altri siamo noi.

Non ho trovato notizie sull'autore delle fotografie e se non fosse per un veloce e quasi istantaneo passaggio delle immagini su FB, queste mi sarebbero sfuggite. Ed è un peccato perchè dietro la macchina c'è il cuore di un artista che, malgrado tutto, continua a raccontare la città vecchia .


















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