Non è bello ... : Evgenia Sarè

 di Leo Spanu

"Non è bello ciò che è bello ma che bello, che bello, che bello" recitava Nino Frassica quando faceva ancora il frate (frate Antonino da Scasazza) e ancora non s'era arruolato nella benemerita per aiutare Trinità che in vecchiaia s'è messo a fare il prete facendosi chiamare don Matteo. Certo che le vocazioni religiose sono imponderabili e incomprensibili come il pensiero dei Mattei politici. 

Ma Evgenia Sarè (Armenia 1969) non credo abbia mai guardato (per sua fortuna) la televisione italiana, il suo concetto di bellezza deriva probabilmente dalla storia del suo paese, uno stato che, tirato da una parte all'altra da nazioni  vicine fameliche,  ha subito guerre e massacri al limite del genocidio. E ancora oggi si ritrova a subire morte e dolore. Comprensibile quindi l'ironia  amara e il sarcasmo di un'artista che nelle sue opere presenta immagini di persone  belle dentro (forse) ma esternamente brutte e (apparentemente) felici come in una favola da raccontare ai bambini. Forse anche noi adulti stanchi e delusi avremmo bisogno di favole nuove per riprendere a sognare.

Evgenia Sarè oltre che dipingere è anche scenografa, scultrice e ceramista.

Amore. Non amo che le rose che non colsi (Guido Gozzano)

Primo amore. Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand'ella altrui saluta  (Dante)

Dichiarazione d'amore. Sparse le trecce morbide sull'affannoso petto... ( Alessandro Manzoni)

Fratelli. Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte (Giuseppe Ungaretti)

Fratelli.   Foglia appena nata... (Giuseppe Ungaretti)

Palloncini.  Dove andranno a finire i palloncini quando fuggono di mano ai bambini? (Renato Rascel)

Ballerina. Torna a fiorir la rosa che pur dianzi languia...La ballerina stanca di  Eugenio Montale: 

Barca. Conosco barche che restano nel porto per paura che il vento le porti via (Jacques Brel)

Gabbia per uccelli. Per prima cosa dipingere una gabbia che abbia la porta aperta... Per fare il ritratto di un uccello (Jacques Prevert)

Psicoanalisi. Specchio delle mie brame chi è la più bella del reame? 

Notte.  Tu mi perdonerai se un cavallo bianco mi porta via (Autore sconosciuto)

Venditore di maschere. Uno, nessuno, centomila (Luigi Pirandello)

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