Non è vero ma... : Julia Napolskaja

 di Leo Spanu

Julia Japolskaja (1973) è una fotografa russa che si diverte a stravolgere la realtà: lo fa con ironia ma dietro il suo dolce sorriso (è una bella donna) si nasconde una punta (appena appena) di ferocia. Non so se i suo baci danno il veleno, come cantava Gigi Proietti, ma non v'è dubbio che a seguire i suoi racconti si prova un leggero malessere. Davvero la vita è assurda come la vede Julia o è solo il frutto di una fantasia disturbata?. Comunque sia, anch'io la penso (a volte) così come sostiene Eduardo De Filippo nel suo trattato sulla iella e derivati (fortuna, sfiga, ecc.): "Non è vero ma ci credo".

P.S. Naturalmente presenterò le immagini coi titoli originali ma mi riservo il gusto di commentarle (da Leo ho sempre amato "Il sadico del villaggio" di  Leo-pardi).

Croce femminile

Madre, cuoca, badante, donna delle pulizie, moglie, sempre. Amante raramente: ecco la casalinga a fine giorno.

Fate la vostra mossa

Com'è la storia del gatto nero?

Goditi la realtà digitale

Datemi una lampadina e vi accenderò un fiore.

Innocenza

In Italia uno è sempre colpevole a meno che non dimostri la propria innocenza. La donna è sempre colpevole. Si chiama stato di diritto (e rovescio)

La sottile linea rossa

L'evoluzione al contrario: quando l'uomo si perde l'attimo fuggente.

Libertà

Lui andava a cavallo poi cadde. Amen.

Lotta senza regole

Quando un uomo incontra una donna con la padella  l'uomo è fritto.

Mele del Paradiso

Questa s'è mangiata tutto l'albero, Adamo e Serpente compreso (coda esclusa per via della vaccinara. Era antivax)

Mi vengono in mente pensieri interessanti

L'importante è lasciare la porta aperta.

Nuovo Pigmalione

Mai inventarsi donne che non esistono. E' già dura con quelle vere.

Prima esperienza                                                                                                                               
Disse Adamo quando vide Eva la prima volta: " A cosa serve quella cosa là?"  Brontolò Eva: " Cominciamo bene."

Primavera
Che fretta c'era, maledetta primavera.

Racconto dei pescatori scomparsi
Mai inseguire le sirene.

Venditrice di Insetti
Lei: " Preferisce la coscia o il petto?" Lui: " Le tette."

Commenti

Post popolari in questo blog

Cantanti italiane. Parte prima

Cantanti italiane. Parte seconda

Donne di Sardegna 2

Modello Giuditta

Attrici francesi di ieri

Case chiuse, tariffe e sconti per i militari (R)

Il Re Travicello

Gente di Sorso-1-

Una canzone per te: Nella mia città

Platamona 1951-2014. Nascita e declino