Tanti sorrisi dal Senegal

 di Leo Spanu

Ora che certi figuri hanno già vinto le elezioni ( ma allora cosa votiamo a fare?) e sulle spiagge di Domodossola si sistemano i cavalli di Frisia per impedire lo sbarco di  terribili migranti, mi sembra il caso di presentare alcune cartoline dal Senegal con gente che sorride perchè la vita può davvero diventare un sorriso per chi, malgrado tutto, riesce a guardare il futuro con speranza. Noi invece siamo qui, in un paese che invecchia senza allegria, non facciamo più figli (io vista l'età sono scusato) ma stiamo ancora litigando per stabilire se un bambino, una bambina, un ragazzo, una ragazza, che nascono qui, che crescono qui, che studiano qui, sono italiani. Ma davvero dobbiamo affidare il paese a gente bugiarda, incazzosa e con il cuore pieno di odio?

Ma come abbiamo fatto noi italiani, che abbiamo illuminato il mondo con il nostro genio, con la nostra arte, con la nostra cultura, a ridurci a questo basso, bassissimo livello? Il niente rivestito di nulla.

I romani crearono l'impero più grande della storia dell'umanità perchè ogni volta che conquistavano un popolo (con le armi) poi lo trasformavano in Roma; quel popolo da vinto diventava Roma. Noi, a Sorso, nel nostro piccolo eravamo Romangia , eravamo cittadini romani già duemila anni fa.

Mi immagino, domani,  la Meloni Presidenta del Consiglio che manda la nostra Marina Militare a respingere (come, a cannonate?) ragazzi, donne (il più delle volte incinte) e bambini, magari in fondo al mare.

Invece dovremmo aprire le porte a chi sorride. Noi abbiamo dimenticato come si fa.


















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