C'è chi dice donna

 di Leo Spanu

Pessima partenza per il signor Enrico Letta, la sua concezione delle donne è retorica e ipocrita. Considerare le donne come un genere, una categoria da salvaguardare come i panda, è un’offesa alle donne che si battono per una vera parità.  Purtroppo in questa annosa battaglia, più piena di sconfitte che di vittorie, vedi  quel che succede in Turchia e in Polonia, ci sono ancora molti uomini preistorici. Ci sono anche donne che si schierano dalla parte sbagliata: ma come si fa a prendere come complimento una volgarità come "una donna con le palle" per definirne il valore.

Da tempo, in questo blog sostengo una mia personale battaglia in difesa delle donne, e lo faccio  "vergin di servo encomio e di codardo oltraggio" (Manzoni). Mi è capitato, durante la mia  variegata vita lavorativa, di avere come capi delle donne e se mi sono trovato bene è perché loro occupavano quel ruolo in quanto  brave non perché donne.

Cosa vuol dire cambiare i capigruppo alla camera e al senato? Delrio e Marcucci non erano all’altezza? Giusto sostituirli. Ma i nuovi, due donne, sono migliori? O vengono nominate in quell’incarico solo perché sono donne. Il complesso di colpa dei dirigenti PD è così grande da correggere un errore (nessun ministro donna) con un errore peggiore?

Già mi sono venute le convulsioni all’idea che nel prossimo futuro dovremo fare molta strada insieme ai cinque stelle. Il Grillo politico mi è sempre stato indigesto dall'inizio, quando poi è passato dal fanculo al potere, mi sono reso conto che avevamo raggiunto il fondo. Che il movimento da lui creato faccia governi a destra e a  manca senza arrossire, dimostra che i suoi rappresentanti non sono delle verginelle pudiche; quindi certe prediche ce le possono risparmiare.

Comunque sarebbero fatti loro se non fosse per questo annunciato fidanzamento col PD. Ma cosa succede in quel partito? Prima Bersani, poi Zingaretti, spediti a casa e adesso Letta,  recuperato dall’esilio francese. E’ vero che, in questo periodo, stiamo festeggiando Dante, ma il nostro massimo poeta, con la ormai troppo abusata  "e quindi uscimmo a riveder le stelle” non si riferiva a Di Maio e compagnia. L’Italia non sta certo uscendo dall’inferno della pandemia. L’idea di costruire un partito moderno, autonomo, che sappia interpretare le esigenze dei nuovi tempi, non passa per la testa di nessuno dei maggiorenti del PD?  Dobbiamo per forza cercare l’appoggio di altri  o peggio ancora fare gli schiavetti come nel governo Conte 2 ?

Abbiamo uomini e donne in grado di ridare speranze a tutti quelli che ancora credono che “sinistra” non sia una parola che appartiene al passato e alla storia. Essere di sinistra è un merito e un vanto specie oggi che in troppi paesi si fanno continue offese alla democrazia. Se poi le donne devono avere maggiori spazi nella politica e nei posti di comando perché sono preparate per ricoprire quei ruoli, va benissimo. Ma, per favore, non ditemi che sono lì solo perché donne.

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