Le donne nella mitologia greca: Tutte (o quasi) le donne di Giove
di Leo Spanu
Non è facile conoscere il numero delle donne di Giove (Zeus) accanito cacciatore di gonnelle. Non che fosse così affascinante anzi, ma era un imbroglione che usava trucchi e inganni di ogni genere per sedurre giovani donzelle. Senza la sua frenetica attività sessuale, Ovidio non avrebbe scritto le Metamorfosi rovinando così la giovinezza di generazioni di liceali (ma anche Cicerone non scherzava). Di molte delle tante amanti del re degli dei non si conosce il nome e neppure la sorte anche perchè Giunone (moglie e sorella) le perseguitava tutte, vista la sua doppia gelosia. Ma andiamo a spiare nel diario di questo arzillo vecchietto (mai che qualcuno lo rappresenti giovane). Per comodità proseguirò in ordine alfabetico
Antiope
Era una ninfa figlia del fiume Asopo. Lei si vantava "di aver aver dormito tra le braccia di Zeus" in realtà lui si era presentato sotto forma di satiro, essere mezzo uomo e mezzo capra, famoso suonatore di flauto; infatti era dotato di un flauto così. Antiope ebbe due gemelli (Anfione e Zeto), subito abbandonati e allevati da pastori. Da grandi, i due conosciuta la loro vera identità, marciarono su Tebe e liberarono la madre tenuta prigioniera da re Lico. Diventarono famosi (si fa per dire) per aver costruito le possenti mura di Tebe.
Callisto. Ne ho scritto in un alto articolo (su Diana). Qui Giove assume le sembianze di Diana.
Cerere (Demetra)
Dea della terra e dell'agricoltura, è figlia di Saturno e di Rea e sorella di Giove. Dalla relazione con Giove ebbe una figlia, Proserpina che fu poi rapita dal dio degli Inferi, Plutone scatenando l'ira di Cerere che fece inaridire la terra e rendere sterili i raccolti. L'intervento di Giove risolse la situazione: Proserpina trascorrerà due terzi dell'anno sulla terra e un terzo nel regno dei morti. Durante la ricerca della figlia Cerere incontrò un ragazzo (Stellione) che la irrise per la sua ingordigia (la dea. assetata, aveva bevuto tutta in un sorso una caraffa d'acqua offertale da una vecchia): vendicativa come tutte le divinità greche Cerere trasformò il ragazzo in lucertola.
Eurimone
Era una ninfa del mare, nota per essere la madre delle tre Grazie (Eufrosine, Talia e Aglae) simbolo di bellezza e di grazia.
Europa
Figlia del re fenicio Agenore e di Telefassa. Giove, innamorato di Europa, in questa occasione assume le sembianze di un candido toro. Europa avrà tre figli da Giove: Minosse, Sarpedone e Radamanto.
Il fratello di Europa, Cadmo è il fondatore della città di Tebe.
Giunone. Sorella di Giove e moglie ufficiale. Anche di lei ho scritto in un altro articolo.
Io
Era figlia del fiume Inaco e fu sedotta da Giove sotto forma di nuvola. Ma Giunone si insospettì di quella improvvisa e strana nuvola e Giove, per nascondere il tradimento, trasformò Io in una giovenca. Ma Giunone capì il trucco e con finta ingenuità chiese al marito di regalarle quello splendido animale e Giove non potè rifiutare. Io venne affidata alla custodia di Argo, un custode dai cento occhi, così che Giove non si potesse neppure avvicinare. Allora il padre degli dei chiese a Mercurio di liberare la ragazza (che è sempre sotto forma di giovenca). Mercurio addormentò Argo col suono del suo flauto (ma quanto era noioso?) poi lo uccise e liberò Io. Appena Giunone (donna molto vendicativa) se ne accorse mandò un terribile tafano a tormentare la ragazza che fuggì disperata. Alla fine però Giove riuscì a placare l'ira della moglie (il racconto non spiega come), la ragazza venne perdonata e potè ritornare alle sue fattezze umane.
Latona. Vedi articolo su Diana.
Leda
Figlia di Testio, re dell'Etolia, fu sedotta da Giove che si presentò sotto forma di cigno. Dalla loro unione nascono due uova; dal primo nascono i due gemelli Castore e Polluce, i gemelli Dioscuri; dal secondo Elena e Clitemnestra. La prima sarà causa della guerra di Troia, la seconda moglie di Agamennone. Di queste due importanti figure femminili parlerò in altri articoli.
Mnemosine
Dea della memoria, figlia di Urano (il cielo) e Gea (la terra) fu amata da Giove per nove notti. Dalla relazione nacquero le nove Muse.
Semele
Figlia di Cadmo, re di Tebe è la madre di Bacco, il dio del vino. Anche in questo caso la vendetta di Giunone è tremenda. Si presenta a Semele sotto le sembianze di Beroe, sua nutrice, e convince la ragazza a chiedere a Giove di presentarsi in tutta la sua potenza. Giove acconsente malvolentieri e Semele rimane incenerita da tanta potenza. Ma Giove riesce a salvare il figlio estraendolo dal grembo materno e cucendolo dentro la sua coscia. Trascorso il tempo necessario nasce appunto Bacco chiamato il "nato due volte".
Temi
Sorella di Mnemosine. Seconda moglie di Giove, ebbe da lui molti figli e figlie. Le Ore, la Parche (o Moire) e le ninfe Temeide. Secondo alcune versioni era anche la madre di Prometeo (il padre non era Giove)
Teti
Era una nereide di cui si innamorarono Giove e Nettuno ma, secondo l'oracolo il figlio sarebbe stato più grande del padre, per cui Teti fu ceduta (in sposa) a Peleo, re Ftia, in Tessaglia. Al banchetto matrimoniale furono invitati tutti gli dei salvo una Eris, la dea della discordia che, offesa lancia sul tavolo il famoso pomo (della discordia) origine della guerra di Troia. L'importanze di Teti è dovuta al fatto che era la madre di Achille.
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