Le donne nella Bibbia: Dalila (e Sansone)

 di Leo Spanu

Sansone, giudice ebraico,  è una specie di Ercole, un uomo dalla forza prodigiosa, una forza  che deriva direttamente da Dio e che deve servire al popolo ebreo per liberarsi del giogo dei filistei, che da alcuni decenni li tengono praticamente in schiavitù. Le imprese di Sansone sono incredibili: con le sole mani uccide un leone squarciandolo. I filistei lo temono perché si sono scontrati con lui, per via di un matrimonio contestato e finito tragicamente con la morte della sposa, moglie di Sansone. La vendetta  è tremenda: Sansone da solo uccide mille uomini, un vero massacro. Grazie all’impresa, Sansone diventa giudice di Israele e lo sarà per vent’anni. Un giorno conosce Dalila, una donna filistea di incredibile bellezza, e se ne innamora. Secondo la tradizione ebraica e cristiana, Dalila è una donna malvagia, una specie di Giuda al femminile solo che il prezzo per il suo tradimento  è molto di più di trenta denari. I capi filistei convincono la donna a cercare  di scoprire il segreto della forza di Sansone il quale, come tanti giganti, specie quelli delle mitologia e del fantasy, è sempre grande, grosso, spaccone ed anche un po’coglione, pardon, tontolone. Come certi moderni palestrati anche Sansone è molto narcisista, pronto sempre ad esibire i muscoli. Dalila non solo seduce Sansone ma lo circuisce e lo scioglie letteralmente sfruttando la sua vanità. Sansone è pronto a raccontare a donna tutto e di più per cui rivela che  la sua forza è nei suoi lunghi capelli raccolti in trecce come i rasta, capelli che non ha mai tagliato in vita sua. Così durante la notte Dalila taglia i capelli all'amante addormentato. Al mattino arrivano i filistei che possono prendere Sansone ormai privo di forze, lo accecano e lo legano, con le catene, alla macina della prigione. Inoltre lo usano come giullare di corte durante le loro feste ma un giorno Sansone chiede perdono e aiuto a Dio per l'ultima volta. Il gigante ritrova la forza di un tempo e avvolte le sue catene a due colonne fa crollare il palazzo lanciando il suo famoso grido di battaglia. "Muoia Sansone con tutti i filistei!" e con lui sotto le macerie rimangono migliaia di nemici ed anche Dalila.

Se i filistei esistessero ancora Dalila sarebbe celebrata come una patriota, un'eroina che ha ceduto la sua virtù  per la patria ma siccome la storia la scrivono i vincitori Dalila risulta solo una puttana, di livello alto ma nulla più. Poi molti dimenticano che la storia, in ogni epoca, è stata scritta dalle donne molto più che dai generali: come arma la donna è sempre stata  più efficace dei cannoni. E ha fatto meno morti. Invece le piazze di cento città sono piene di monumenti a re, condottieri e altri massacratori di popoli. Per la par condicio propongo almeno una statua alle virtù perdute per la patria, una specie di Puttana Santa. Fortuna che almeno gli artisti riescono a ricordarci queste eroine.

Cominciamo, ancora una volta, con Artemisia Gentileschi

Artemisia Gentileschi (Roma 1593- Napoli 1656)  Sansone e Dalila (1635) Napoli

Andrea Mantegna (Isola Mantegna 1431- Mantova 1506) Sansone e Dalila (1495-1500) Londra, National Gallery

Lucas Cranach il Giovane (Germania 1515-1586) Sansone e Dalila (1537) Germania

Palma il Giovane (Jacopo Negretti, Venezia 1459- 1628) Sansone e Dalila. Roma

Pieter Paul Rubens (Siegen 1577- Anversa 1640) Sansone e Dalila (1609) Londra, National Gallery

Antonio van Dyck (Anversa 1599- Londra 1641) Sansone e Dalila (1620-30) Vienna, Kunsthistoriches Museum

Rembrandt van Rijn (Leida 1606- Amsterdam 1669) Sansone e Dalila (1628) Berlino, Gemaldegalerie

Johann Carl Loth (Monaco di Baviera1632- Venezia1698) Sansone e Dalila (1660 ca.) Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

Max Lieberman (Berlino 1847- 1935) Sansone e Dalila (1902) Francoforte

Altri artisti

Mastelletta (Giovanni Andrea Donducci. Bologna 1575-1655)
Carlo Sellitto (Napoli 1581-1614)
Mario Balassi (Firenze 1604- 1667)
Luca Giordano (Napoli 1634- 1705)
Michele Primon (Padova 1641-1711)
Aureliano Milani (Bologna 1675-1749)
Gustave Moreau (Parigi 1826- 1898)
Harold Copping ( Inghilterra 1863-1932)

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