Gente di Sorso- 2-

 di Leo Spanu

Il volume di Stefania Maria Spanu mi sembra meno curato (qualità della stampa delle immagini) dalla casa editrice. Comunque un "Brava!" anche a Stefania.

Da sinistra, Maria Carta, (....) e Lucia Piana riempiono d'acqua i contenitori il località Pedra de fogu (Pietra di fuoco). Foto del 1957.

Da sinistra, Anna Congiatu che posa nel giorno della Prima comunione, e Maria Doro nel 1958. Sullo sfondo, si erge la cupola, zimbonia, della chiesa di san Pantaleo, patrono dei medici e del paese, caratterizzata da una ricca decorazione fatta con mattonelle di maiolica colorata. La chiesa fu costruita nel 1836 dal frate architetto sassarese Antonio Cano recuperando i materiali dell'antica parrocchiale, edificata nel XV secolo in stile gotico-aragonese, e facendola sorgere nel medesimo  spiazzo.  Nel 1967, in seguito ad un violento nubifragio che colpì il paese, la cupola  venne danneggiata dalle infiltrazioni d'acqua. Si ritenne doveroso, dunque, impermeabilizzare la cupola sostituendo il rivestimento in mattonelle  con uno in rame.
Antonio Cano nacque come scultore sotto la guida del Canova. Come architetto fece parecchi danni e secondo Lamarmora, quando nel 1840, morì precipitando dai ponteggi della cattedrale che stava costruendo a Nuoro, magari, forse, chissà c'entrava la mano, una spintarella, del Padreterno. Fra le altre "cose" imputabili al frate, la demolizione con la dinamite di una vasta zona archeologica per costruire la ferrovia a Porto Torres.
Articolo su "Le chiese di Sorso" su Il Corriere Turritano e su questo blog  (31 agosto 2015)

Donne posano nel 1934 con il costume tradizionale del paese, in occasione della visita dell'onorevole Achille Starace a Sorso. Si riconoscono, Letizia Sabino, Bertina Murineddu, Maria Frassetto e Rosetta Piredda. Il costume indossato è quello chiamato "delle massaie", in uso dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai primi anni Venti del secolo successivo. Si ispirava  ai canoni della moda "continentale" ed era composto dalla gonna di seta armata, generalmente con disegni floreali neri, da una giacchina con le maniche a sbuffo nella parte delle spalle, dal grembiule, panneddu, di seta nera con disegni floreali viola, verdi e neri, dal copricapo e da uno scialle di seta nera con disegni floreali e frange a nido d'ape. A completare la bellezza del costume c'erano i gioielli. Di particolare interesse è la collana in filigrana d'oro, donata alle donne in occasione del fidanzamento, composto solitamente da 24 o 26 elementi chiamati padre nostrhi (padre nostri, elementi del rosario). Ogni elemento è costituito da due semisfere leggermente schiacciate, con dei cilindretti ai poli, uniti da un cordoncino di seta o da una catenina in filigrana d'oro.
In realtà si tratta di ricami e non di disegni.

Processione degli anni Cinquanta per le vie di Sorso. Lo scatto ritrae il passaggio delle figure femminili alle quali era riservata la guida del corteo dei fedeli.

Giornata trascorsa alla Marina di Sorso negli anni Cinquanta. Si riconoscono, dietro, Giommaria Accolli, Antonietta Delogu e Luisa Sanna. Davanti, da sinistra (...) la piccola Vanna Accolli, Raffaele Spanu, il piccolo (...) e Annita Accolli di profilo.
Nella didascalia si citano Raffaele Spanu e, di profilo Annita Accolli. In mezzo un bambino sconosciuto. E’ora di scoprire il mistero: sono io, seduto tra i miei genitori.  Gli altri sono zio Giommaria Accolli  con la figlia Vanna,  zia Antonietta Delogu, moglie di zio Massimino Accolli, e zia  Luisa Sanna, moglie di Giommaria. La fotografia è del 1947.

In alto, da sinistra, Ciccita Lorenzoni e Fannie Stoccoro. In basso da sinistra Nina (....), Teodora Contini e Brandina Bagella. Foto del 1953. Le giovani frequentavano i corsi di ricamo tenuti dalle suore Vincenziane.
Nel precedente articolo abbiamo citato la stessa madonnina sullo sfondo. Anche la domanda è sempre la stessa: perchè questo vizio di cancellare la nostra memoria?

L'artista Telesforo Manca posa nei primi anni Sessanta, nella galleria di via Fermi accanto ad alcune opere in legno, in ferro battuto caldo e freddo, e ferro saldato e perforato, da lui realizzate. Artista autodidatta , dedicò tutta la sua vita all'arte come pittore e scultore, affrontando vari temi. Accademico Tiberino e della Free World International Accademy USA, socio fondatore e membro di vari centri culturali e accademie, nacque fabbro e si definì sempre tale nonostante la sua partecipazione a oltre 200 esposizioni in tutto il mondo in 56 anni di attività. Ricevette svariati riconoscimenti e premi tra cui Medaglia d'Oro EPT ( Ente Provinciale Turismo di Sassari) nel 1950; Oscar di Vienna nel 1980; primo premio di Scultura Campidano nel 1981; Oscar Arte Expo Washington nel 1984; Premio Oxford col titolo di professore Honoris Causa dell'Accademia dei Dioscuri nel 1989.

Scolaresca elementare del 1958-59 posa per una foto ricordo. In alto, da sinistra (...) , Gabriella Idda, Paolina Desortes e Pinuccia Manca. In terza fila da sinistra, Angela Puggioni, (...) Obino, Teresa Ruzzettu, (...),  Maria Antonietta Campus, (....), e la maestra (...) Fadda. In seconda fila da sinistra,  (...), Gesumina Fadda, Peppina Pinna, (....) e Maria Pieruccia Ruzzettu. In prima fil, da sinistar, Marinella Nurchis, Maria Antonietta Pinna, (....), (.....).  Maria Rita Peru, Annarella Murru, Luciana Pisano e Maria Antonnietta Carboni.
 In prima fila, la quarta da sinistra è Lorenza Giordo, mia moglie. La foto è del 1956-57.

Da sinistra, Antonio Gavino Sisini, (....) Sisini e Pietro Marogna nei primi anni del Novecento. Pietro Marogna, nato nel 1875, fu professore di patologia chirurgica e Rettore dell'Università di Sassari. I Sisini, invece, si contraddistinsero in diversi campi, principalmente in quello industriale. Il primo imprenditore di famiglia fu Andrea, proprietario di un negozio e di un mulino, che introdusse la produzione di tegole in paese dando il via a un tipo di produzione industriale. Il figlio Francesco, laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, dedicò la sua vita al commercio di macchine agricole e industriali moderne e introdusse l'aratro di ferro in Sardegna quando ancora si utilizzava quello di epoca romana. Della dinastia Sisini va ricordato anche Giorgio, figlio di Francesco, fondatore de " La settimana Enigmistica" nel 1932.

Massimino Accolli. 1948. 
Il fratello minore di mia madre, di professione barbiere ( oggi sarebbe chiamato hair stilist).

Da sinistra, Anna Grazia Moreno e Annita 1953.
Insegnante alle scuole medie di Sorso, Anna Grazia era una mia cugina alla lontana e concognata, Ho scritto di lei su Il Corriere Turritano e su questo Blog (31 ottobre 2015)

Concludiamo, naturalmente, con la galleria di bellezze locali.

Angela Fancellu. Primi anni Novecento

Maria Ruggiu, 1910

Pietrina Puddu. 1920 ca.

Giovannina Loriga, Anni Trenta

Agostina Cariga. 1942

Luisa Frau. 1945

Maria Antonietta  Sini. 1946

Maria Carboni. Fine anni Quaranta

Annita Nulchis. 1950

Maria Pisano. 1951

Maria Antonietta Spezziga. 1957

Commenti

  1. Buongiorno, sto facendo una ricerca sul fotografo e disegnatore Giacomino Mannu di Sorso, morto nel 1951, vorrei chiederle se ha trovato foto con le sue iniziali e se ha notizie su di lui. Le sarei grata. Ringrazio e saluto cordialmente Paola Rosalinda Marongiu

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