Non camminate sui nostri sogni


di Leo Spanu

Oggi su Twitter si parla del poeta irlandese William Butler Yeats e si cita una delle sue poesie più famose:  
E invece io essendo povero ho soltanto i miei sogni e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi. Cammina leggera perché cammini sopra i miei sogni. 
Una bellissima dichiarazione d’amore.

Su Twitter ci passa di tutto: la bellezza delle parole scritte da un grande poeta e poi le parole che sarebbe meglio non ascoltare. Meglio il silenzio perché dal cielo della poesia si precipita sulla terra dura della prosa.
A volte non è neppure prosa, è qualcosa di incomprensibile, spesso sgradevole.

Su Twitter finisci col dimenticare il cielo perché il bello dura troppo poco e arrivano ad occupare lo spazio persone che non riesci a definire neppure ominicchi: sono davvero dei quaquaraquà.

I leghisti hanno occupato il parlamento; ricordate il discorso del bivacco di Mussolini (16 novembre 1922) : “Potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli.
Sarà dispiaciuta la Meloni perché si è fatta rubare la primogenitura senza aver avuto in cambio neppure il biblico piatto di lenticchie.
I governatori di centro destra hanno dichiarato guerra al governo. 
Altro ricordo, quando l’attore Corrado Guzzanti, nel 2001, faceva la parodia del partito di Berlusconi: Nella Casa delle Libertà, facciamo un po’come cazzo ci pare. 

Ci siamo finalmente arrivati alla politica anarcoide dell’avanti tutti ma in ordine sparso .
La signora che governa la Calabria dice: Venite pure a prendere il caffè da noi, magari seduti ad un tavolino, in piazza. 
Il Governatore della Sardegna invece non dice niente: secco, muto e pesto davanti al rappresentante del governo (in video) poi, appena finita la teleconferenza. gonfia i muscoli e la pancia:
Qui comando io!
Il sindaco di Messina dice: Fate la guerra, non fate l'amore.

Lo so, mi rendo conto che è troppo facile fare dell’ironia su certi rappresentanti (eletti) del popolo, è come sparare sulla Croce Rossa ma mi chiedo cosa possiamo dire no, che non siamo tifosi di nessuna parte politica, noi che non consideriamo Conte il miglior presidente del consiglio della storia d’Italia ma crediamo anche che sia stupido e pericoloso fare una crisi di governo in questa situazione di grave emergenza.

Da tempo sono convinto che noi abbiamo la peggior classe politica del mondo (anche se in altri paesi hanno poco da ridere) e della storia (sempre d’Italia): incapaci, ignoranti, saccenti e presuntuosi. 
Dai palazzi del potere di Roma ai piccoli comuni dell’estrema periferia, l’intelligenza e la cultura degli italiani sembrano andate in vacanza, eppure siamo  un grande popolo
Lo slogan del 68 “la fantasia al potere”  si è trasformato in “la mediocrità al potere”.

Pazienza, non chiediamo molto alla nostra classe dirigente ma, per favore, almeno non camminate sui nostri sogni.


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