Le "Sturmtruppen" di Bonvi

di Leo Spanu

Franco Bonvicini (1941-1995) in arte Bonvi è stato un grande fumettista italiano.
E’ noto specialmente per le “Sturmtruppen”, una storia satirica della seconda guerra mondiale.
Il successo è stato tale che le strisce sono state tradotte in molte lingue compreso il  russo; sono stati ricavati anche due film per la verità mediocri.
Ma Bonvi è anche l’autore di Nick Carter, l’investigatore privato che alla fine di ogni storia scopriva che il colpevole era sempre l’arcinemico Stanislao Moulinsky che nella serie “ Gulp! I fumetti in TV” (1972) parlava con una voce alla Amedeo Nazzari: “Ebbene si, maledetto Carter! Hai vinto anche stavolta.”
Grande amico e collaboratore di Bonvi era Francesco Guccini che gli ha dedicato un album con un un titolo bellissimo: D’amore di morte e di altre sciocchezze (1996).
Ma torniamo ai nostri improbabili soldati tedeschi, eternamente in trincea e comandati  da ufficiali incredibilmente stupidi. Naturalmente ogni riferimento alla realtà è puramente immaginario. Il soldato Fritz, completamente pazzo, è il simbolo di tutti soldati. Non voglio dire che tutti i soldati sono pazzi ma il comma 22 (roba americana) mi ha confuso le idee.
Ah, tra i baldi “soldaten” c’è pure un italiano (uno solo) il fiero alleato  Galeazzo Musolesi.

NOTE
Comma 22 è un film del 1970 del regista americano Mike Nichols ambientato in una base aerea americana durante la seconda guerra mondiale. Recita il comma 22: “ Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.” Naturalmente il comma 22 non esiste ma nelle Sturmtruppen la versione  adattata è che qualunque opzione si scelga si perde sempre.










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