Musica senza tempo: I Brutos
di Leo Spanu
Ho avuto qualche dubbio prima di scrivere un pezzo su I
Brutos: era “musica senza tempo” la loro? La risposta è si, loro interpretavano
le canzoni a modo loro, hanno sostanzialmente inventato il rock demenziale (senza di loro non sarebbero esistiti Skiantos, Squallor, Elio e le Storie Tese) e il loro
successo fu internazionale dalla Francia, alla Russia, agli Stati Uniti dove lo stesso
Charlie Chaplin (Charlot) si congratulò con loro per il loro umorismo fanciullesco.
Ma chi erano i
Brutos? Il gruppo, nel corso del tempo,
ha avuto ha avuto molti componenti ma la prima
formazione era composto da:
Ettore Bruno (1940) detto “Gerry” (per via della
somiglianza con l’attore americano Jerry Lewis). era quello con un solo dente;
Giacomo Guerrini (1937-1970) detto “Jack”, il cantante solista nonché
“il bello” del gruppo;
Elio Piatti (1926-2016) lo “scimmione”;
Gianni Zullo (1920-2005) era il piagnone del gruppo, quello
che prendeva gli schiaffi:
Aldo Maccione (1935) alto e magro era quello che dava gli
schiaffi. Lasciato il gruppo e diventato grande e grosso ha intrapreso, in Francia,
la carriera di attore.
Salvo il cantate bello ed elegante gli altri si vestono con
vestiti esageratamente grandi, fanno smorfie incredibili mentre cantano in coro, ballano in
maniera ignobile e distruggono le canzoni con interpretazioni esilaranti.
Ascoltare (e vedere) pezzi famosi come “
Little Darling” e “Blue moon” ti mette l’allegria anche se sei di malumore.
Almeno a me. Infatti solo il duo Stanlio e Ollio avevano (hanno) lo stesso effetto:
basta vederli e già cominci a sorridere. E questo è talento.
Tornando al gruppo il nome “ Brutos” nasce dal fatto che la “bruttezza” (esasperata da trucco, abbigliamento, recitazione) era la loro
caratteristica principale. Secondo una leggenda metropolitana, una signora, in
avanzato stato di gravidanza, come li vide in televisione, partorì di corsa.
Non è dato di sapere se il neonato avesse preso dai genitori o da “I Brutos”.
Il gruppo durò sulla scena musicale parecchi anni, con varie formazioni
ma il loro periodo di maggior succeso fu tra il 1958 e il 1965.
I Brutos furono anche interpreti di uno dei
Caroselli più fortunati e famosi della
televisione.
Lo slogan pubblicitario, che diventò un tormentone, era (dopo che
Aldo Maccione schiaffeggiava ripetutamente
Gianni Zullo):
-Gianni nonostante tutti gli schiaffi che hai preso ha ancora una buona
cera.-
-Ottima direi, è cera Gray.-
Allora la pubblicità era meno invasiva. E meno stupida.
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