Sardegna. Da 5 stelle alle stalle

di Leo Spanu

Qualche anno fa, un comico napoletano, Carmine Faraco, aveva inventato un suo  tormentone: “ Gli altri hanno avuto i Genesis, i Pink Floy;  a noi sono toccati I cugini di Campagna. La domanda non è chi è, la domanda è: PECCHE?
Ora,  a parte il giudizio di merito sulla loro attività politica, ieri, in Sardegna, avevamo i Segni, i Cossiga, i Berlinguer; oggi ci sono toccati i Solinas, i Cappellacci, i Ganau. La domanda è sempre la stessa: PECCHE’?
Perchè sono toccati a noi? Cosa abbiamo fatto di male?

Vediamo qualche noterella a casaccio, tanto per gradire,  poi domani parleremo eventualmente di Sorso.
Premessa: sono rimasto di pietra quando, aperta la scheda che sembrava una tovaglia, ho lanciato uno sguardo più spaventato che perplesso su simboli, scritte e colori. Ho fatto per anni il presidente di seggio, quindi teoricamente dovrei essere un esperto,  ma ho avuto qualche difficoltà a capire la scheda. Non so chi è il "genio" che ha "inventato" scheda e legge elettorale ( oltre 24 ore di spoglio) ma anche qui la domanda è: PECCHE'?

Ha vinto il centro destra con Solinas (che da domani si chiamerà Salvinas),  un ex sardista targato Salvini. Dev’essere un vizio di quel partito (la Lega)  ma anche il nostro (prossimo) governatore ha preso un’improbabile laurea in un’università di non so dove. Come il figlio di Bossi migrante in Albania.

Non ho capito i sardi che votano Lega. Malgrado la retorica dei sardi sempre con la schiena dritta, troppa gente si è messa a novanta gradi davanti ad un  conquistatore da operetta.  Del resto la storia sarda è sempre stata ricca di invasioni, il problema è il nostro atteggiamento davanti agli stranieri che vengono dal mare.
A Carlo V di Spagna è stata attribuita questa definizione dei sardi:  “pocos, locos y mal unidos” (pochi, incolti e incapaci di stare insieme). Non so quanto ci sia di vero in questo giudizio ma, a volte, mi vengono dubbi sulla nostra tanto proclamata indipendenza di pensiero.

Salvini ha vinto ma non troppo: il latte versato ha reso scivolosa la sua strada verso il grande  successo. I pastori sardi non li incanti con facilità specie quando dici: ” Vengo lì e in quattro giorni vi risolvo tutto.”
Una bugia clamorosa, indegna di un rappresentante di un governo serio.
A proposito, alcuni pastori sono stati denunciati per blocco stradale e rischiano da uno a sei anni di galera. Il blocco stradale era stato depenalizzato nel 1999 ma il decreto sicurezza del 2018, voluto da Salvini, lo ha ripristinato come reato. Adesso si che i pastori sono sicuri: di finire in un tribunale.

Il centro sinistra non è morto come sostenuto da molti autorevoli commentatori politici anzi  il Partito Democratico, rimane il primo partito in Sardegna, malgrado gli errori e i malanni provocati dai suoi capi. Il sindaco Zedda ha dimostrato che, con una candidatura credibile, si può affrontare una campagna elettorale, anche difficile,  con risultati dignitosi.

Il movimento 5 stelle che alle politiche del 2018 aveva preso  il 42% dei voti,  ha preso una sberla da stendere un elefante, con meno del  10%  ma Di Maio dice che hanno vinto. Se va bene a lui siamo contenti anche noi. Magari se si mette a leggere qualche libro di storia (romana) può scoprire cos’è una vittoria di Pirro: appunto la sua.

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