Credevo fosse politica.....


di Leo Spanu

Anche a Sorso ha vinto il centro destra, anzi ha stravinto. Solo che da noi c’era una situazione particolare: era  candidato Antonello Peru, consigliere  sorsense, anzi  vicepresidente del consiglio regionale uscente. Una campagna  elettorale all’americana la sua: incontro con gli elettori  nel palazzetto dello sport pieno di gente ( si parla di 2500-3000 persone), gazebo sparsi per i quartieri della cittadina col candidato  sorridente a stringere mani, a dare consigli, a promettere il suo interesse per mille pratiche diverse.  
Poi il finale col botto; comizio nella piazza san Pantaleo,  spettacoli e musica con bravi artisti sardi dai Tressardi, a Cecilia Concas, ai Tazenda.
Antonello Peru è un politico vecchia maniera, sarebbe stato un ottimo democristiano  una volta; può piacere o meno ma si è sempre dato da fare per il suo paese, questo gli va riconosciuto. 
Il mondo della sanità è sempre stato il suo principale campo d’azione, ha qualche problema  penale da risolvere ma, ripeto, il suo  modo di far politica è tradizionale e molto comune in Sardegna: una chioccia che protegge i suoi pulcini
Naturalmente io non condivido niente di questa logica ma riconosco la sua capacità di parlare alla gente e di ottenere i voti. Quindi complimenti e auguri per la sua elezione. 
Non credo che cambierà niente per Sorso, una cittadina da troppo tempo agonizzante e non solo per colpa dei sindaci di centro destra. Un paese il nostro, che ha avuto una storia importante col primo sindaco socialista della  Sardegna e che, oggi,  è  diventato  politicamente e culturalmente analfabeta. 
Abbiamo uomini e donne, sedicenti politici, che non puoi neppure criticare perché non fanno assolutamente niente. Alle ultime comunali, una signora ha preso tanti voti da risultare la seconda in Italia (rapporto abitanti e voti)  ma se chiedi di una sola sua iniziativa, di un chiodo, uno solo, piantato da qualche parte in dieci anni di amministrazione, trovi solo il deserto. 
La signora, che è stata pure vicesindaco, si è candidata, dopo aver cambiato partito, anche  in queste regionali convinta di essere eletta. Ma a fare cosa?
No, l’idea della politica come ufficio di collocamento, come agenzia per affari di vario genere, come alternativa  o sostituzione del lavoro ormai ha contagiato vasti strati della popolazione sarda.
Siamo alla ricerca continua di un padre padrone che ci ami,  che ci aiuti, che ci protegga  e che ci pulisca il culo.
A chi, come Antonello Peru,  si carica il ruolo di Padre, Figliolo e Spirito Santo  e Madonna Pellegrina di una comunità (Sorso o altro paese non importa) molti oneri e pochi onori.
Ho visto molta gente sputare nel piatto dove avevano mangiato abbondantemente; non si tratta di ingratitudine, nel gioco della politica ci sta anche questo. Il problema è che i sorsensi, nella loro maggioranza sono invidiosi e, alla fine, non perdonano il successo di un loro compaesano. 
Prima lo portano su, poi lo tirano giù. Salvatore Cottoni, Andreuccio Bonfigli, hanno fatto molto per la nostra comunità,  poi sono stati dimenticati, anzi molti dei loro beneficati  non sono  andati neppure al loro funerale. Meglio il bar.

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