L'Italia è un paradiso di bugie

di Leo Spanu

Confesso che quando Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica non ho fatto i salti di gioia. Ieri sera si è guadagnato il mio rispetto e anche la mia stima per quello che ha detto e fatto. 
Come cantava Toto Cutugno, Mattarella è un italiano vero. 
Sugli altri (italiani) ho qualche perplessità: ho conosciuto troppe persone capaci di ogni forma di viltà,  bugiardi per cattiveria e malvagità, gente che pur di andare contro qualcosa o qualcuno avrebbe sostenuto tutto e il contrario di tutto. Un esempio di questa logica sbagliata è il negazionismo: i campi di concentramento nazisti non sono mai esistiti, sei milioni di ebrei devono essere saliti sulla luna magari passando per un camino. 
Oggi va molto di moda un revisionismo fasullo  della nostra storia recente per  cancellare i delitti e le atrocità commesse.  Forse per poterne compiere di nuovi.
Ma oltre ad essere un popolo di bugiardi senza pudore, noi italiani siamo anche esperti di tutto, mangiamo ogni giorno pane e costituzione. 
Dunque Mattarella è un traditore perche fa bene il suo mestiere . Non varrebbe neanche la pena  di replicare a persone che, come la signora Meloni, hanno le idee molto confuse se non fosse che per sostenere le loro opinioni ( cosa legittima) troppi  usano l’arma della menzogna più spudorata. 
Si gioca sporco, molto sporco, nella politica italiana. Per anni si urla e strepita contro Presidenti del Consiglio non eletti dal popolo ( è questa è una bugia ormai consolidata perché tutti sappiamo che il popolo elegge solo deputati e senatori) poi viene indicato un Carneade che non è stato mai candidato neanche alla guida del condominio dove abita. Uno che si presenta come avvocato difensore degli italiani e noi non sapevamo neanche di essere imputati.  
Si fanno campagne elettorali dove si giura e spergiura che stiamo bene tra le braccia di mamma Europa, per la verità più matrigna che mamma, e poi si arruola un pezzo da novanta come il professor  Savona, che da anni ha dichiarato guerra all’Europa . 
Senza pensare che lo stesso professore  ha rappresentato, in toto, quel sistema di potere economico nazionale e internazionale che Di Maio e Salvini dicono di voler combattere. Incoerenti oltre che bugiardi. 
In particolare il giovane leader  del Movimento 5 Stelle ha cambiato idea tante di quelle volte che ormai è impossibile capire cosa vuole e cosa non vuole.
In Italia diversi candidati ministri sono stati bocciati dal Presidente della Repubblica e depennati dalla lista; i Presidenti del Consiglio hanno sempre accettato le correzioni mentre oggi, questa è la novità, Di Maio e Salvini hanno detto no. 
Anzi Salvini ( 17% di voti) e Di Maio ( 34 % di voti)in ordine di importanza,  hanno detto no.
E’ un loro diritto come è diritto di Mattarella fare le pulci alla lista dei ministri ma perché si è voluti arrivare ad uno scontro istituzionale?
Perché Salvini, sottovalutato da tutti, vuole e ha sempre voluto le elezioni. 
Prima ha messo all’angolo il vecchio Berlusconi che credeva di controllarlo come con Bossi,  e adesso  si è mangiato l’ingenuo Di Maio. Nelle proposte dei ministeri da assegnare alla Lega,  Salvini si è preso la polpa. Un vero cannibale della politica. I sondaggi lo danno in crescita, le ultime elezioni regionali confermano il suo lento ma continuo  successo tra gli elettori italiani. 
Una strategia furba e ben studiata: una campagna elettorale con un uso spregiudicato della rete, specie Facebook, dove si trova  la pancia e si concentra l’ignoranza degli italiani; un attacco al Quirinale col tentativo ( riuscito tra gli imbecilli) di presentare Mattarella come un servo sciocco dei poteri forti ( quali?) e quindi un traditore come Giuda.

Una linea politica aggressiva e feroce contro tutti quelli che erano i valori degli italiani di un tempo. Oggi stiamo diventando tutti fascisti e intolleranti, pieni di rancore e di odio contro tutto quello che è diverso da noi;  siamo pronti a ferire e a uccidere tutti i barbari che vengono a rubarci il pane e il lavoro. Oggi stiamo costruendo un mondo pieno di paura e di violenza. Peccato che il mondo è diventato troppo piccolo e non esistono più posti dove andare nasconderci in caso di pericolo. Fanatismo religioso, politici esaltati alla Hitler e tante,  troppe parole dette e  dette per farci star male.

Non so cosa succederà nei prossimi giorni ma non sono ottimista. C’è troppa gente che sta giocando allo sfascio ma se è vero, ed è vero, che in Italia le cose non vanno bene, Di Maio e Salvini non sono certo la cura giusta. Anzi la loro pochezza politica, culturale e umana finirà per aggravare la malattia. E con buona pace di tanti osservatori interessati, Mattarella mi sembra invece un medico all’altezza. Proviamo a fidarci di lui e a lasciarlo lavorare.


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