Si marcia su Roma


di Leo Spanu

Salvini non ha gradito l’ultima decisione del Presidente della Repubblica e minaccia di marciare su Roma. E’ vero che tutte le strade portano a Roma e noi, popolo italico, nel corso dei secoli ne abbiamo viste tante da Attila re degli Unni ( per i distratti era quello non faceva crescere l’erba: un diserbante biologico) a Mussolini, duce delle Camicie nere ( sempre per i distratti era  quello che non faceva crescere la democrazia). Mussolini la marcia la fece in treno ( da lì il mito dei treni sempre in orario) Salvini non lo so. Per coerenza col presidente della Camera dovrebbe farla a piedi ma immagino che dal Friuli al Quirinale sia troppo lunga e c’è il  rischio che arrivi a matrimonio avvenuto. 
Perché ha ragione lui, quest’unione tra 5 stelle e PD non s’ha da fare. E non perché lo dicono gli elettori del PD ( che non contano niente) o perché lo schifa don Rodrigo ( Berlusconi) ma perché  il giovane e brillante capo dei grillini non può bruciare la sua verginità nel forno  di vecchi e appassiti lenoni come gli onorevoli ex comunisti, ex democristiani, ex socialisti, ex tutto. 
Ecco, il vero problema  è che il PD rischia di diventare definitivamente solo  ex. In Sardegna sono volati stracci, pentole e stoviglie. A Sassari stanno ancora litigando per come dividersi i calzini.
E noi, che malgrado le continue delusioni, abbiamo affidato a questa gente gli ultimi avanzi delle nostre speranze vorremmo recarci a Roma ( niente marce per carità!) da Papa Francesco perché ormai solo un miracolo ci può salvare da un governo Di Maio-Salvini.
Purtroppo viviamo in un’isola e per una trasferta in continente, ogni volta, se non ci lasci la pensione poco ci manca. Potremmo fare una nuotata su Roma, sarebbe una novità nella storia ma, visto il colore di molti sardi,  rischiamo di essere presi  per migranti e trasferiti in Sicilia ( altra Isola) da dove essere riportati  in Africa perché “ li dobbiamo aiutare a casa loro”.
No, c’è qualcosa che non mi torna nei risultati di queste elezioni. Non ho capito chi ha vinto perché in Italia, prima o seconda repubblica, vincono sempre tutti. Quindi la mia domanda è la stessa del comico napoletano  Francesco Paoloantoni:  Io, ho vinto qualche cosa?

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