Hellzapoppin: la regola del caos (R)

di Leo Spanu

Hellzapoppin è un film musicale del 1941 dove le situazioni si mischiano a tal punto che l'assurdo diventa l'unica regola. Un pò come la vita di molti di noi, sconvolta dal nulla quotidiano: infatti sono più gli stracci che ci volano intorno che le persone che si fissano nella memoria.
Ci sono anche parole che volano ma sono peggiori quelle che restano sulla (carta) come spiegava Cicerone agli studenti liceali che non digerivano il latino ( citazioni per concorrenti di quiz televisivi: verba volant, scripta manent).
Una volta volavano anche scarpe, specialmente ciabatte, lanciate da mamme poco pazienti coi loro pargoli stronzi anche se la mia (mamma) preferiva il battipanni.
Volano anche le promesse elettorali, volano nel cielo infinito delle bugie che è già pieno di spazzatura prodotta da tutti quelli, e sono tanti,  che credono che l'asino vola.
In realtà gli asini si sono messi a volare davvero e non c'è ombrello che ci possa proteggere dalla loro dissenteria. Quindi fate attenzione quando piove.

Scott G. Brooks è un artista americano con uno strano e oscuro senso dell'umorismo.
Le sue immagini sono contorte e inquietanti. Le deformazioni dell'anatomia sono una specie di vendetta contro l'imbecillità dell'uomo, sono le "parole volanti" di cervelli privi di spessore e sono quelli che sanno tutto, che ci spiegano tutto: come mangiare merda e dire che è buona; come scopare e non trovarci gusto.
E' difficile restare sani e normali quando il mondo  è diventato un'anomalia e, come una stella impazzita, corre allegramente dentro un buco nero.
Come dice un comico romano: mamma mia come sto!


Occhi di ragazza/ questo viaggio/ prima o poi/ sarà finito (Gianni Morandi)

E adesso spogliati, come sai fare tu (Riccardo Cocciante)

Tu mi fai girar, tu mi fai girar/ come fossi una bambola (Patty Pravo)

Siamo così, dolcemente complicate/ sempre più emozionate, delicate (Fiorella Mannoia)

La vispa Teresa/ avea tra l'erbetta/ al volo sorpresa/  gentil farfalletta/ e tutta giuliva/ stringendola viva/ gridava a distesa:/ L'ho presa! L'ho presa!  (Luigi Sailer)

Tutte le sere sotto quel fanal, /presso la caserma ti stavo ad aspettar ( Lilì Marleen ?) Canzone da campagna elettorale della Lega.

Finchè la barca va/ lasciala andare/ finchè la barca va/ tu non remare (Orietta Berti) Non avrei mai immaginato che sarebbe diventato l'inno di un partito politico. Del resto non tutti possono avere dei grilli in testa. A volte basta un'oca nel Campidoglio.

Mare, mare crudele come puoi cantare nelle notti scure/ quando piange il cuore.../ E la barca tornò sola (Renato Carosone) A parte il cane, un toro da passeggio, una donna tatuata e un uomo nato senza camicia. 

Quest'estate ce ne andremo al mare/ con la voglia pazza di remare/ e vedere da lontano / gli ombrelloni oni oni ( Giuni Russo)

Troiana la nonna / troiana la mamma / troiana la figlia/ e la sorella?/ L'era troiana pure quella/ l'era troiana pure quella .Vi abbiamo presentato " Le Troiane" (Euripide) 

Alle carte era un vero campione/ ma una sera giocando a scopone/ perse un punto parlando di te (Bruno Lauzi)

Lui andava, spavaldo, a cavallo/ col cilindro e un rosa all'occhiello/  lei diceva: Che bello! Che bello!/ Quell'uomo a cavallo/ è l'uomo del mio cuor. (Gino Bramieri)

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano/ che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano  (Francesco Guccini)

Siam tre piccoli porcellin,/ siamo tre fratellin/ mai nessun ci dividerà/ trallalla-lallà! (D'Alema, Boldrini, Bersani)

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