E adesso pubblicità!

di  Leo Spanu

Non sopporto quei filmacci che interrompono la pubblicità. Sei lì che segui una pallina scendere dentro un tubicino a zig zag, il verde diventa rosso come un semaforo intestinale e tutta la cacca del mondo se ne va in aria profumata quando sullo schermo irrompe la straordinaria coppia Boldi- De Sica che partono per le vacanze di Natale. Ma a me che mi frega dove vanno in vacanza loro: io con la pensione che prendo posso al massimo andare a Sassari ( indirizzo Centro Commerciale), comprare mezza teglia di fainè ( farinata genovese per i non sardi) e tornare velocemente a casa perché c’è un prodotto per la diarrea e per la stitichezza che mi aspetta tra  Rai 2 e Canale 5. Ma le due cose non sono in contrasto tra di loro? Certo ma niente paura: io, almeno fino ad oggi io ho sempre caccato normalmente e non devo andare su Marte dove omini verdi mascherati da sassi cercano di rubare la carta igienica ad un disperato astronauta. 
Il Partito democratico si sta facendo in due ( nel senso che si è proprio rotto in due) per risolvere i problemi di Massimo D'Alema proprio quando una signorina chiede, via internet, alla madre: “ Mamma, mi prude la patata. Che faccio?”  
Prova a scopare, magari non ti passa il prurito ma almeno ti diverti. 
Ieri, durante l’allenamento, i miei piccoli atleti ( 6-7anni) hanno trovato un cerotto gigante, con garza, di quelli che si usano oggi per i dolori muscolari. Un bambino ha spiegato ad una bambina: “ è uno di quei pannolini che le donne si mettono sul culo”. Testuale, non ho inventato niente. Potenza della pubblicità!

Diego Pomarico, artista italiano, dev’essere un altro che adora la pubblicità.







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