Il tuo viso di sole (R)

Pubblicato il 19 gennaio 2016

di Leo Spanu

Facciamo un gioco: mischiamo parole e immagini. Brani di poesie con volti di donne tratti da quadri famosi; ritratti o particolari di opere che raccontano altre storie, non importa.
Lasciare andar la fantasia accompagnati da artisti senza tempo è un viaggio straordinario; a questo servono la poesia e la pittura, a sognare.
Se è vero che Dio è un triangolo equilatero qui abbiamo, purtroppo, solo due lati: la parola e l’immagine. Non c’è la musica per chiudere l’occhio di Dio. Del resto la vita stessa è un racconto  parziale e  provvisorio, il dubbio ci regala l’incertezza del domani. 
Manca sempre qualcosa per chiudere gli occhi felici, prima di addormentarci.
Nell’ombra della notte e dei nostri pensieri c’è sempre la paura del nulla in agguato.

        Ghirlandaio (Domenico di Tommaso Bigordi. 1449-1494)
….E se davvero i suoi occhi fossero nel cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno….
William Shakespeare (1564-1616)

                        Theodore Gericault (1791-1824)
Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?....
Giacomo Leopardi (1798-1837)

                             Eugene Delacroix (1798-1863)
… Tu
Che ieri soltanto eri tutta la bellezza
sei anche tutto l’amore, adesso.
Jorge Luis Borges (1899-1986)

                              Hans Memling (1435/40-1494)
D’un visetto lusinghier
gli occhi furbi quanto belli
con lusinga di piacer
m’hanno fatto innamorar….
Paolo Rolli (1687-1765)

                        Parmigianino (Francesco Maria Mazzola 1503-1540)
Il tempo e l’oblio hanno cancellato
ormai quel sorriso d’incanto
gli anni hanno spento la freschezza
muffa e umidità sfigurano il volto.
Ma la ciocca di capelli di seta
ancora intrecciata sotto il ritratto
dice quale fosse un tempo quel viso
ne ritrae l’immagine alla memoria…..
Emily Bronte (1818-1848)

                         Antonio Van Dyck (1599-1641)
…. Un’ombra in più, in meno un raggio
avrebbero forse alterato quella grazia
senza nome che fluttua in ogni ricciolo corvino,
o leggiadra sul suo volto si rischiara; …
George Byron (1788-1824)

                      Eduard Manet  (1832-1883)
La tua testa, il tuo gesto, il tuo aspetto,
son belli come un bel paesaggio;
il riso sul tuo viso gioca
come un vento fresco in un cielo chiaro….
Charles Pierre Baudelaire (1821-1867)

                            Dominique Ingres (1780-1867)
….Se il tuo aspetto, i tuoi modi, i tuoi gesti io temo
tu i miei non devi temere.
Innocente è la preghiera del cuore
con la quale il tuo cuore io imploro.
Percy Bysshe Shelley (1792-1822)

                          Egon Schiele (1890-1918)
I tuoi occhi, orma di luce dei miei passi;
la tua fronte, solcata dal lampo delle spade;
i tuoi sopraccigli, orlo della rovina;
le tue ciglia, messi di lunghe lettere;
i tuoi riccioli, corvi, corvi, corvi;
le tue guance, stemma del mattino;
le tue labbra, ospiti tardivi;….
Paul Celan (1920-1970)

                         Giorgione ( Giorgio Zorzi 1478-1510)
….Amorosa battaglia mai non vidi
qual vidi, essendo sciolte
le trecce e punto il viso……
Franco Sacchetti (1330-1400)

                              Edvard Munch (1863-1944)
… E narro come i grandi occhi ridenti
arsero d’immortal raggio il mio core,
come la rosea bocca, e i rilucenti
odorati capelli, ed il candore
delle divine membra, e i cari accenti
m’insegnarono alfin pianger d’amore.
Ugo Foscolo (1778-1827)

                    Pierre-Auguste Renoir (1841-1919)
Sei così bella questa sera
così assurdamente felice
che dovrei osare ora, subito
farti scivolare giù la camicia
larga e bianca attraverso
cui intravedo il tuo seno
e prenderti qui nel giardino
prenderti sino al primo mattino….
Giuseppe Conte (1945)

Fine del gioco, le ultime immagini le lascio senza il  commento di una poesia. A volte le parole pesano troppo sui sentimenti e sulle emozioni. A volte le parole non hanno colori e  si spengono come candele alla fine della loro esistenza.
Io invece vorrei  finire  i miei giorni nel silenzio e, dentro gli occhi, sole luce e bellezza.
Male che vada, va bene anche come Oscar Wilde che qualche attimo prima di morire in una squallida camera d’albergo, esaminata  attentamente  la tappezzeria, disse: O se ne va quella o me ne vado io.
Subito dopo chiuse gli occhi per sempre per non dover sopportare oltre le bruttezze della vita e delle camere d’albergo. Chapeau !

                       Agnolo Bronzino (Agnolo di Cosimo 1503-1573)

                          Roger Van Der Weyden (1400 ca.-1464)

                 Vassilij Kandisky (1866-1944)

                          Edgar Degas (1834-1917)

                          Giovanni Fattori (1825-1908)

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