giuliano leonardi

Giuliano Leonardi. Un artista fuori del tempo
di Leo Spanu

Per chi volesse approfondire l'opera di questo scultore e pittore di Sorso, consiglio la lettura del saggio di Simona Campus (1) che analizza il percorso artistico di Leonardi con acume e sensibiità . Io, più modestamente, voglio raccontare dell'uomo che, per parafrasare il titolo del catalogo, ha scelto di stare fuori del tempo. L'isolamento volontario dell'artista che ha dedicato l'intera esistenza alla sua arte è uno dei misteri che mi ha affascinato. Non ho mai avuto la fortuna di incontrare Giuliano Leonardi. Pensare che gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi a Sorso ma, per mia distrazione e ignoranza, all'epoca non sapevo neanche della sua esistenza. Da una parte la scelta di Leonardi di stare fuori dalla mischia faticosa e spesso insensata del vivere quotidiano;dall'altra la curiosa abitudine che abbiamo noi sorsensi di ignorare, più o meno coscientemente, i nostri figli migliori. Una coltre di silenzio ha coperto la figura e il valore di quello che è uno dei maggiori artisti sardi di sempre. Speriamo che gli studiosi, non solo locali, cerchino di recuperare l'arte e la memoria di Leonardi prima che le sue opere (sopratutto quelle pittoriche) vadano disperse. Ma torniamo al personaggio: un uomo schivo e solitario che, nel suo studio di Roma inseguiva un suo ideale d'arte, rifiutando il benessere economico, la possibilità di formarsi una famiglia normale, addirittura nascondendo le proprie tele ai tanti estimatori che ben volentieri avrebbero acquistato i suoi quadri. Un atteggiamento che fa riflettere sul rapporto esistente tra gli artisti e la società in cui operano. O sono macchine per far soldi grazie ad un meccanismo pubblicitario abnorme e indifferente al valore intrinseco (vedi la “Merda d'artista” di Piero Manzoni o “ L'orinatoio” di Marcel Duchamp) o vengono messi ai margini del sistema. E' vero che Leonardi non può certo essere definito un uomo in cerca del successo e questo è già un'anomalia in una società dove per esistere devi apparire ma i critici e gli studiosi che ci stanno a fare? A parte attribuire a Modigliani delle pietre martellate da tre studenti livornesi in vena di scherzi e altre bufale incredibili, fanno seriamente il loro lavoro o sono al soldo del mercato? Circola troppa spazzatura spacciata per oro, nel mondo della cultura, e poco coraggio. Coraggio per fare delle scelte responsabili e magari andare contro vento. Coraggio che Leonardi aveva dimostrato anche nelle scelte di vita come quando, da giovane, chiamato alle armi, si rifiutò di combattere contro persone che non gli erano nemiche. Pacifista ante litteram attuerà uno sciopero della fame da cui desisterà solo dopo il ricovero in ospedale. Un obiettore di coscienza mentre la Grande Guerra è in corso. Coraggio che lo porta a rinunciare a facili guadagni per seguire un percorso coerente. La solitudine di Leonardi non è una fuga dalle insidie dell'esistenza. Così come il rientro a Sorso, dopo tanti anni, non è un ritorno a casa, ma solo una tappa, forse l'ultima, di un viaggio per capire la vita. Come l'Ulisse di Dante che finisce col perdersi nell'infinito. Il sogno e il traguardo vero di ogni grande artista. Che non dipinge o scolpisce per i soldi o per la gloria ma perchè è spinto verso qualcosa che noi comuni mortali non riusciamo a capire. Forse è la ricerca dell'assoluto o più semplicemente, per un credente come Leonardi, la ricerca di Dio.
I quadri “nascosti” di Leonardi sono in realtà un unico quadro dipinto in mille varianti. Uno scenario dove l'uomo non c'è mai. Forse si tratta di un futuro post apocalittico: torri in rovina, una casa diroccata. Più spesso una roccia enorme in primo piano. Pietre che a volte sembrano volti umani, come le statue dell'isola di Pasqua. Oppure dei monoliti abbandonati casualmente da qualcuno. Sentinelle di un passato che è già morto e non può più tornare. Se non fosse per quegli alberi sempre presenti, con quelle chiome di un verde cupo come corone funebri su una lapide.
La terra rinasce dopo l'ultima e definitiva guerra ma, per citare una canzone di Francesco Guccini, “Noi non ci saremo”. L'impressione che si ricava da questa sequenza di quadri è proprio quella di una nuova realtà, un paesaggio in divenire fatto di rocce dalle mutevoli forme e da grandi alberi solitari. L'uomo non esiste ma ormai non ha più importanza. Le immagini sono pagine di un diario personale dove l'artista si racconta con un pessimismo al limite del nichilismo. Anche la tecnica pittorica è un' invenzione e un segreto che l'artista si è portato dietro nella tomba. Leonardi non dipinge per raccontare agli altri; va oltre, totalmente dedito ad una ricerca interiore che lo porterà ad un traguardo conosciuto solo da lui. Se mai ci arriverà. I suoi dipinti sono, come dice Simona Campus “ scorci di una natura sempre infinitamente uguale e infinitamente diversa, lievi modulazioni della vita cosmica, ricordo di un'emozione panica distillata dalla meditazione”.
Il Giuliano Leonardi della Virgo Fidelis, della Madonna del Buoncammino, dei ritratti è uno scultore che parla e comunica con i suoi simili. L'altro, l'uomo nascosto nell'ombra, è un pittore che scava nei meandri della propria coscienza. Appartiene ad un'altra dimensione, forse più vera, certo ancora umana. In ogni caso non parla più con noi. Ha scelto un'altra strada sconosciuta ai più, quella che porta eterna dentro il tempo.

Giuliano Leonardi nasce a Sorso il 23 aprile 1899. Superato brillantemente l'esame di ammissione, frequenta l'Accademia di Belle Arti a Roma avendo come insegnante lo scultore Pietro Canonica. Si diploma nel 1929 e rifiuta l'offerta di insegnare preferendo dedicarsi totalmente alla scultura e alla pittura. Apre il suo studio a Roma dove resterà tutta la vita. Rientrato a Sorso nel 1986, morirà il 2 marzo 1989.

Opere a Sorso
Chiesa di san Pantaleo: Deposizione di Cristo
Estasi di santa Caterina. 1927-30 olio su tela (sacrestia)
Madonna del Buon Cammino. 1950 (facciata)
Chiesa dei Cappuccini: San Francesco e fratello Sole.
San Francesco e fratello Fuoco
San Francesco e sorella Acqua. Bassorilievi in gesso patinato
Biblioteca comunale. Ritratto di Giannetto Masala. Bronzo 1930
Cimitero. Monumento funebre della famiglia Leonardi: Vergine dell'Ulivo
Vergine dei Marinai. 1947-48 bronzo
Opere a Porto Torres
Chiesa della Consolata. Noli me Tangere. Olio su tela
Santa Barbara. Olio su tela
NOTE
1) L'opera di Giuliano Leonardi: eterna dentro il tempo. Carlo Delfino editore. Sassari 2003.

Catalogo della mostra allestita a Cagliari dal 12 dicembre 2003 al 25 gennaio 2004 presso il Castello di San Michele

Roma. Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri: Virgo Fidelis. Marmo 1948

                Sorso. Biblioteca Comunale: Ritratto del poeta Giannetto Masala. Bronzo 1930
Collezione privata: Paesaggio

Collezione privata: Paesaggio

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