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Allegato 2 per "Cartoline e altri dintorni"

 di Leo Spanu Ripropongo un articolo pubblicato in questo blog nel 2016. In questi tempi ci sono generali " al contrario" che hanno successo e vendono libri (inutili e volgari) in quantità tale che neanche Alessandro Manzoni se fosse vivo. Ma anche una volta c'erano generali  così così. La notte che “arrestai” il generale  L’Ospedale militare di Verona non era certo il massimo per viverci 40 giorni da esterno. Ero arrivato in quell’autunno del 1967 per  seguire il corso di aiutante di sanità che mi avrebbe dato il patentino di infermiere (valido anche nella vita civile) e poter così essere autorizzato a bucare sederi giovani e meno giovani. Quelli giovani erano dei miei commilitoni mentre quelli di età superiore appartenevano a parenti e familiari degli ufficiali che potevano avere l’infermiere gratis a casa.  L’area destinata a noi corsisti e al personale di servizio era ben distinta dalla zona riservata all’ospedale vero e proprio: una caserma  con t...

Vieni al cinema insieme a me

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 di Leo Spanu Oggi al cinema solo film horror. C'eravamo tanto amati Viva la foca! Patto di sangue. (Dracula il Vampiro) Attenti al lupo. (da Ballando coi lupi) La bella (?) e la bestia. (Cosa avete capito? E' l'elefante dietro.) Un'americana a Roma La classe degli asini. In attesa davanti all'ufficio del preside. Domanda facile facile: ma quante gambe ha Macron? Indovinello Cos'è? A chi indovinerà verrà regalato: una peretta per clistere, un preservativo (bucato) usato, una parrucca fatta con i peli del culo di un cammello e un aspirapolvere per tappeti rossi. E per finire in musica: Sono bugiardi Fotografia vista da destra Fotografia vera

Allegato 1 per "Cartoline e altri dintorni"

  di Leo Spanu Il bello di rileggere vecchi articoli (regolarmente pubblicati sul mio blog) è che sono un integrazione alla memoria che ogni tanto perde qualche colpo. Ad esempio, l'altro giorno stavo per entrare dal tabacchino poi mi sono ricordato che ho smesso di fumare dieci anni fa. Oh che bel cappello… (2016) Quando ero giovane mi piaceva andare a teatro, naturalmente in loggione visto che i miei mezzi finanziari non mi permettevano posti nei palchi o in platea. A volte ci si annoiava mentre si aspettava l’inizio dello spettacolo; infatti per trovare un posto decente in piccionaia (leggi loggione) bisognava presentarsi un paio d’ore prima  dell’inizio con una fila lunga che neanche i pensionati alle poste il giorno della pensione.  A volte, per riempire i tempi dell’attesa si dava un’occhiata verso il mondo di basso dove i ricchi rappresentanti della nuova industria bresciana potevano appoggiare le loro riverite chiappe sul velluto delle poltrone color rosso g...

Cartoline e dintorni (30)

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di Leo Spanu  Ultima puntata di una biografia ironica e priva di importanza anche se poi ci sarà qualche allegato ad integrare la storia comune di un  uomo comune.  Ma sono gli uomini comuni che fanno la storia: come direbbe De Gregori "la storia siamo noi" con la nostra voglia di vivere, i nostri sogni e la nostra fantasia. Non un uomo stupido e cattivo che applaude un criminale davanti a tutte le televisioni del mondo. Loro sono solo morte e dolore. Comunque vediamo di chiudere in allegria. Un pò di leggerezza rende più gradevole la vita. Pagine della memoria De gustibus Ho conservato anche diverse ricevute dei ristoranti dove ho mangiato. Il pranzo migliore è stato a Montalcino. Il locale era deserto, abbiamo chiesto al proprietario che pisolava in piedi  all'ingresso: “ E' troppo presto?” “ No, l' è che non c' è nessuno.” Ottimi i pici fatti in casa e la tagliata di chianina alla rucola, il tutto accompagnato da un rosso (manco a dirlo) di Montalcino. Anch...

L'Europa e Putin/Trump

 di Leo Spanu Chiedo il permesso a Leonardo Pieraccioni di usare una sua battuta da "Il ciclone". Un giorno diremo dell'Europa: " A noi ci hanno preso per il culo anche i bidelli:"

Cartoline e dintorni (29)

 Pagine della memoria Alla fine degli anni 60 scrissi delle pseudo poesie satiriche (in realtà delle storie in versi liberi). Quattro per la precisione. Erano molto lunghe e le riunii sotto il titolo: La terra, il cielo, le stelle ed altre meraviglie. La prima, intitolata   Poema degli Angeli , parla di un angelo messaggero che scende sulla terra e fa una brutta fine. La seconda,   Poema del Cielo e della Terra , racconta della Verità che, addormentata sotto le radici di un grosso albero, è costretta ad ascoltare la discussione tra un angelo e un diavolo. Nella terza,   Poema dell' Inferno , papa Giovanni XXIII scende all' inferno per salvare l'umanità condannata. L' ultima la trascrivo. Alcuni riferimenti sono datati ma non più di tanto.   Al Dio sconosciuto (1969) Mi risveglio il mattino                           ...

Domani sarà la fine del mondo

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 di Leo Spanu Il signor Libero de Francesci è u uomo qualunque con una vita qualunque: un pò cialtrone, un pò italiano. Tutto normale se, dopo una notte faticosa per una pizza maldigerita, non gli apparisse l'arcangelo Gabriele ad annunciargli la fine del mondo. Voi cosa fareste? Pensateci. Comunque se volete sapere cosa farà il signor Libero, aspettate un paio di mesi.

Putin vs. Trump: 1-0

di Leo Spanu E come dissero Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno al re Alboino: " Noi siamo felici, noi siamo contenti, le chiappe del culo porgiam sorridenti! "

Cartoline e dintorni (28)

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  Lago Maggiore. Giugno 2011 Rieccoci intruppati in gita organizzata, tutto compreso. Che il protettore dei ragionieri Fantozzi in ferie ce la mandi buona. Pallanza. Villa Taranto Giardini all'italiana, belli come  sempre e come in tutte le ville nobiliari. I ricchi signori amavano ( e amano) i grandi spazi e le scenografie colorate con  fiori e  piante che provengono da ogni parte del mondo. Palazzi ricchi d'arte e di storia per le ferie estive dei nobili e dependance nascoste nel verde per la passeggiata pomeridiana. Angoli di paradiso per pochi e potenti. Ma il turismo totale e l'odore dei soldi  hanno spalancato le porte alla gente comune. Pochi euro per spiare come si viveva nell'Eden. Una tassa per respirare un'aria leggera e frizzante come l'acqua di una sorgente. Possiamo riempirci gli occhi di colori impossibili e magari fare un piccolo sogno su come avremmo potuto essere e come avremmo voluto vivere. Poi, con una nota di malinconia ed una foto ricordo,...

Copertina

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 di Leo Spanu Vi annunzio "summo cum gaudio" che in autunno (fine settembre- inizio ottobre) uscirà il mio quinto romanzo. E' un romanzo poco serio, con protagonisti poco seri, per lettori poco seri. A parte queste qualità è un libro serio.

Cartoline e dintorni (27)

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  Torino-Val Sesia 2008 Torino. Cattedrale       1950 ca. Mercatini di Natale Prima volta in viaggio organizzato con pullman e varia umanità, nel complesso gradevole. Con noi anche Salvatore Gaspa con moglie e figlio. Salvatore è un vice questore della Polizia di Stato. Che io sia amico di uno “ sbirro” è una delle tante incongruenze della mia vita. Comunque il suo è un mestieraccio,  a forza di guardare il marcio della nostra società rischia di vedere solo lo sporco. Quando dal mercatino decidiamo di andare a piedi verso palazzo Madama, la faccia di Salvatore rassomiglia paurosamente a quella di uno che ha appena avuto una brutta notizia.  Mi viene da ridere ma dobbiamo attraversare l'Africa, L'Asia, il medio Oriente e tutta una serie di territori pericolosi nascosti nelle carte geografiche più sconosciute. La deformazione professionale emerge subito. Quegli alieni che ci girano intorno sono tutti potenziali delinquenti, possibili sovversivi o perlomeno fi...