Simboli: coccodrillo

 di Leo Spanu

Il coccodrillo dovrebbe ricordare una specie di drago o peggio ancora il mostro biblico del Leviathan, una terrificante creatura del Caos. Ma nell'antico Egitto è un dio (Sobek) venerato  nella città di Schedit in contrapposizione ai seguaci del dio Seth che lo consideravano un pericoloso predatore. Invece i seguaci di Sobek mummificavano l'animale dopo la morte. 

A Roma  pensavano che una testa di coccodrillo sulla porta proteggesse dai danni causati dalla grandine; non doveva essere un'abitudine molto diffusa anche perchè il Tevere non doveva essere pieno di coccodrilli. Comunque per prudenza i romani quando dovevano fare il bagno nel fiume si spalmavano di grasso di coccodrillo perchè, secondo loro, potevano nuotare indisturbati.

Un libro greco del II-III secolo, "Il Fisiologo" opera di anonimo, parla di animali e di piante: curiosa la storia  del serpente d'acqua che si fa inghiottire dal coccodrillo per dilaniare le sue viscere e poi uscire. In questo caso il serpente, che ha sempre un significato negativo, diventa un simbolo positivo, addirittura il simbolo del Redentore che discende nel limbo per salvare le anime che vi dimorano.

Nel medioevo il coccodrillo, grazie alla sua bocca,  è considerato il simbolo delle fauci dell'inferno ma anche  dell'ipocrisia perchè, dopo aver mangiato le sue prede piange (le famose lacrime di coccodrillo). Secondo i bestiari, molto diffusi all'epoca, il coccodrillo non sarebbe in grado di muovere la mascella inferiore e dal suo sterco si otterrebbe un belletto per la pelle del viso (in realtà utilizzato anche dalle matrone romane) che va lavato rapidamente per via dell'odore non proprio gradevole. Cosa non farebbe una donna per una maschera di bellezza! Naturalmente secondo i moralisti queste abitudini sono tipiche di donne (e di uomini) cattivi che credono di mascherare il male con il belletto.

Nell'America centrale, l'alligatore, parente stretto del coccodrillo, è invece portatore di ricchezze e simbolo di fertilità.

Ai nostri tempi il problema è sapere "Il coccodrillo come fa"  (1993). Malgrado l'impegno dei piccoli coristi dell'Antoniano, nessuno ha ancora risolto il mistero. Invece secondo Samuele Bersani i "Coccodrilli" (1997) escono direttamente dalla doccia, ma in America. Da noi, in Italia,  per fortuna, con i coccodrilli si fanno solo scarpe, cinture e borsette.

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