Platamona 1951-2014. Nascita e declino
di Leo Spanu
Frugando tra i miei libri ne ho recuperato uno, pubblicato di recente, su Platamona, la
spiaggia condivisa tra Sorso e Sassari, fonte di infinite polemiche e talvolta
di discussioni oziose tra gente che non sa di cosa si stia parlando.
Il libro,
pubblicato da Carlo Delfino Sassari, nel 2014 è scritto da Alessandro
Ponzeletti con la collaborazione di Sara De Paolini e Nino Tavera. Il libro è
ben fatto e ricco di informazioni: poteva essere migliore se gli autori
avessero chiesto notizie anche a Sorso, dove molte persone potevano avere altre
notizie da aggiungere.
A parte il fatto che, con buona pace di tutti, Platamona è
Sorso. La parte che ricade nel comune di Sassari è stato un gentile regalo
del sindaco di Sorso nel dopoguerra, Salvatore Cottoni. Anche Porto Torres ha regalato qualcosa a
Sassari che non aveva uno sbocco nel golfo dell'Asinara.
Promotore della nascita di Platamona come località dedicata
al turismo con tutti i servizi necessari
fu il sindaco di Sassari Oreste Pieroni. Rimando al libro la narrazione
delle pratiche necessarie, le delibere di impegno di spesa, le progettazioni
per le opere necessarie, le difficoltà burocratiche.
In Italia, da sempre,
qualsiasi lodevole iniziativa a favore della comunità sbatte regolarmente
contro muri di ogni genere e i peggiori sono quelli di gomma perché non vanno
mai giù.
In ogni caso Platamona (che in origine doveva chiamarsi Sassari
Marina) vede ufficialmente la luce nel 1954 (le prime pratiche risalgono al
1949) anche se nel frattempo sono già avviate varie iniziative.
Altro “padre”
di Platamona è il commendator
Sebastiano Pani che nel 1954
ottiene la concessione di un lungo tratto di arenile. Nel frattempo nel 1952
cominciano ad essere costruiti i primi casotti.
In realtà i casotti, la parte
popolare di Platamona, sono inizialmente strutture temporanee costruite in
legno, dotati di una verandina fronte mare con tettoia. Sono ordinate, dipinte
con colori piacevoli e sono anche servite di energia elettrica. Quando verranno
demolite nel 1983, i casotti compresi quelli di Sorso e di tutta la litoranea,
sono diventati altro, costruzioni in muratura con tutti i servizi regolari i
più lussuosi, vere bombe ecologiche gli altri.
E sono motivazioni sanitarie quelle che spingono l’amministrazione comunale di Sorso alla demolizione.
E sono motivazioni sanitarie quelle che spingono l’amministrazione comunale di Sorso alla demolizione.
Il problema
vero è che quella doveva essere solo la prima parte di un'opera di risanamento
della costa sorsense a cui doveva seguire una successiva riqualificazione.
In realtà ogni programmazione turistica del territorio è rimasta nel mondo dei sogni: molti tentativi, qualcuno anche interessante ma nessun risultato concreto.
In realtà ogni programmazione turistica del territorio è rimasta nel mondo dei sogni: molti tentativi, qualcuno anche interessante ma nessun risultato concreto.
Ancora oggi si gioca col concetto di turismo, che non esiste se non
per il fenomeno in nero delle seconde case, e qualcuno pensa di risolvere tutto con qualche senso unico e qualche parcheggio.
Tornando alla Platamona degli anni 50, bisogna dire che
oltre ai casotti nacquero anche molte villette (tra il 1954 e il 1965) nelle
aree pinetate retrostanti la spiaggia. Nasce (sempre nel 1954) anche una cappella arricchita dal
bassorilievo opera di Eugenio Tavolara con la collaborazione del ceramista Giuseppe Silecchia. A seguire
iniziative commerciali come bar e ristoranti e strutture balneari come il lido
dell’esercito.
La configurazione di Platamona stava diventando come quelle di
altre località turistiche. Nasce il lido Montalbano e poi il lido Iride e per
chi ha qualche anno come me, il ristorante del mitico Ernesto, un imprenditore che
della ristorazione sassarese fece un
esempio nazionale.
Per molti anni la principali guide gastronomiche italiane e straniere segnalarono il locale per la sua cucina di altissimo livello. Chi scrive ha avuto la fortuna di girare in lungo e in largo l’Italia: ho mangiato in locali favolosi ( è difficile mangiar male in Italia, ci vuole talento) ma posso giurare che la cucina di Ernesto era ai massimi livelli. In seguito solo Vito, nel vecchio locale di Sennori, ha raggiunto qualità equivalenti.
Per molti anni la principali guide gastronomiche italiane e straniere segnalarono il locale per la sua cucina di altissimo livello. Chi scrive ha avuto la fortuna di girare in lungo e in largo l’Italia: ho mangiato in locali favolosi ( è difficile mangiar male in Italia, ci vuole talento) ma posso giurare che la cucina di Ernesto era ai massimi livelli. In seguito solo Vito, nel vecchio locale di Sennori, ha raggiunto qualità equivalenti.
II Nuovo Lido Iride di Sebastiano Pani, venne inaugurato il
3 giugno 1956, Oreste Pieroni non era
più sindaco perché si era dimesso nel 1954. La struttura era in grado di
accogliere oltre duemila bagnanti, dotato di 200 cabine e oltre 1500 tra sdraio e sedie di vario
genere. C’erano pure una piscina, un bar, un ristorante, una sala da ballo e impianti sportivi.
Nel 1957 cominciano anche i lavori per la costruzione di una
strada direttissima tra Sassari e Platamona, la Buddi Buddi, su progetto dell’architetto Ferdinando Clemente.
La strada verrà completata nel 1962; due anni dopo
verrà inaugurata anche la litoranea che collega Platamona alla Marina di
Sorso. La strada voluta dall’ex sindaco
di Sorso, Salvatore Cottoni, diventato nel frattempo assessore regionale al
Turismo, prevede anche sei accessi al
mare, i famosi pettini.
Il successo è tale che negli anni sessanta, sembra che
l’intera popolazione di Sassari, d’estate, si trasferisca sulla spiaggia. Poco
interesse per Stintino anche per via di una strada impossibile, ancor meno per Porto
Torres, la “Marina di Sassari", diventa
un fenomeno turistico dai numeri impressionanti.
Secondo i giornali
sardi nel luglio del 1952, ci sono oltre 12.000 bagnanti, nel 1956 siamo già a
quota 25.000 e i numeri sono in continua crescita. Un giornalista de La
Gazzetta Sarda si inventa un neologismo: la spiaggia nereggiava di folla.
Il Lido Iride viene
viene ulteriormente migliorato nelle sue strutture e per molti anni
diventerà il punto di richiamo anche notturno per giovani e meno giovani. La
pubblicità dell’epoca recita:
Nuovo Lido Iride.
Uno stabilimento come pochi a
disposizione di tutti
Platamona
Aperto tutto l’anno
Bar- Ristorante
Aperti sino a tarda notte
Tennis- Pallacanestro
Pallavolo - Bocce
Pattinaggio
Televisione – Musica riprodotta
Autoservizi con partenza ad ogni ora
Gli eventi di trattenimento sono ormai storia per la presenza
di personaggi dello spettacolo a livello nazionale e internazionale. La cantante Nilla Pizzi,
vincitrice di più festival di Sanremo; il cantante Claudio Villa; l’attrice Marisa Allasio, popolarissima per la serie di
film “Belli ma poveri”; la celebre orchestra di Perez Prado; l’attrice americana Gloria Christian (madre di
Romina Power); Mike Bongiorno il più famoso presentatore delle neo nata
televisione italiana. Questo per citare solo
alcuni personaggi degli anni 50.
Nel sessanta canteranno a Platamona complessi come l’Equipe 84: per i Bertas e i Baronetti sono i primi concerti in pubblico.
Nel sessanta canteranno a Platamona complessi come l’Equipe 84: per i Bertas e i Baronetti sono i primi concerti in pubblico.
E poi i concorsi di bellezza, le varie miss delle Feste del
Sorriso per le selezioni di miss Italia ; alta moda per i bambini; serate di
gala; the danzanti. Platamona è la piccola Rimini sarda.
C’è anche molto sport:
alcune edizioni de il Circuito
automobilistico Città di Sassari (1953-1954-1956-1957)
ed anche circuiti di motociclismo con i più importanti campioni del momento.
Nel 1952 viene organizzata una gara di nuoto aperta a tutti: 300 metri dalla
spiaggia agli scogli; tale è il successo che viene ripetuta anche l’anno
successivo. Seguiranno varie altre
manifestazioni natatorie. Ma vi sono anche gare di judo, un torneo estivo di
basket disputato al lido Iride.
Difficile annoiarsi in quegli anni forse perché
il pubblico di ieri, meno smaliziato, accettava tutto con entusiasmo.
La decadenza di Platamona cominciò negli anni 70, Sebastiano Pani dopo lunghe e faticose
trattative con gli enti pubblici lasciò il lido Iride diventato troppo costoso per
tasse e oneri.
Altri imprenditori cercarono di rilevare il lido ma fallirono
anche per i tanti cavilli burocratici.
Il lido Iride “morì ” alla fine degli anni 80 diventando un
cumulo di macerie.
Vari tentativi di recupero si scontrarono anche con norme
assurde non ultimo il vincolo paesaggistico imposto dal ministero dei Beni
Culturali. Certo che era importante “proteggere e salvaguardare” cumuli di
macerie come si vedono solo in località colpite dalla guerra.
Chi scrive ha conosciuto Platamona negli anni 60; era uno
dei miei riferimenti principali quando venivo in vacanza in Sardegna. Forse
perché ero giovane ma mi legano molti bei ricordi dei giorni trascorsi in quella
località.
L’ultima volta, ormai anni fa, che sono passato da quelle parte mi è
venuto “il magone”.
Aver lasciato decadere tutto in questo modo non solo è
stato un errore ma anche una grave colpa.
La classe politica (e mi ci metto
dentro anch’io per la piccola parte che ho potuto avere come amministratore
comunale di Sorso) ha avuto ed ha grandi
responsabilità per il degrado della costa ma forse il problema vero sta nei limiti culturali dell'attuale classe dirigente: persone come Salvatore Cottoni, Oreste Pieroni,
Sebastiano Pani non ne nascono più.
..."con buona pace di tutti Platamona è Sorso". Ho visto nascere Platamona, se Platamona è Sorso come mai il comune di Sassari ha potuto mettere un suo presidio dei vigili urbani, un ambulatorio, altri servizi compresa una scuola e una costruzione dove abitava il custode? Come mai la licenza edilizia per la costruzione della nostra villetta ci è stata rilasciata dal comune di Sassari? Ho sempre saputo che il territorio di pertinenza del comune di Sassari andasse dall'Ouro do Brasil fino al bar tabacchi prima della torretta escluso. Chiedo anche perché si parla poco del lido di Mura , fu una realtà importante. Era molto frequentato e tutte le sere suonava dal vivo un'orchestra credo romagnola. Nel 1954 venne eletta la prima miss Sardegna: quella Maria Carta che poi diventò la nostra famosa cantante folk mentre miss cinema Sardegna fu eletta Vittoria Solinas conosciuta col nome d'arte Maria Sole, modella, cantante e attrice anche se discussa. Un'ultima cosa a proposito del ristorante Ernesto. Per molti anni prima di lui, il ristorante fu gestito dalla famiglia Fiori ma chi aprì per primo quel ristorante e lo gesti' per non più di due anni fu un cinese, forse il primo che arrivò a Sassari.
RispondiEliminaCarlo Cento
ccento@alice.it