L'anno che verrà...anch'io

 di Leo Spanu

Ogni anno, in questi giorni, c’è un continuo e insopportabile rompimento, con banalità sull’anno che sta per finire e quello che sta per iniziare. Naturalmente la fonte principale di informazioni per spiritosi e filosofi  è la canzone di Lucio Dalla, L’anno che verrà. Qualcuno ha intitolato così  anche una trasmissione dove vecchie carampane musicali e mummie spompate,  ricantano le solite quattro, cinque canzoni che, secondo gli esperti musicali RAI, piacciono tanto agli italiani. E' il festival del cattivo gusto, delle cazzarielle, dei luoghi comuni, della retorica cialtrona che tanto piace, dicono sempre loro gli esperti, ma a chi? 

Intanto le promesse per l’anno nuovo si sprecano: mi farò anche il quarto e il quinto vaccino,  mi farò un tampone alla settimana fino a quando il mio naso diventerà grande quanto quello di Cyrano. Se è necessario mi farò anche le stimmate così il ministro Speranza potrà finalmente riprendere a sorridere. Il clistere no, quello se lo fa lui.  

Se poi ci sarà da fare il presidente della Repubblica allora si farà, ho già scritto che anch’io “se potrebbi lo farebbi “ ma se ne trovate un altro è meglio.

Mi chiedo cosa direbbe  il troppo citato Lucio Dalla se potesse riscrivere le sue canzoni come le profezie di un novello Nostradamus? Proviamo ad immaginarlo ma, caro Lucio, non ti arrabbiare, ricorda che ti ho sempre apprezzato e ammirato, già dai tempi in cui cantavi "Quando ero soldato" e quasi nessuno ti ascoltava..


L'anno che verrà, erotico e disperato


Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’

e siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò

da quando sei partito c’è una grossa novità

m'ha mollato la ... (licenza "poetica" mia)

quella alta, grande fica;

l’hanno vista bere ad una fontana che non ero io

l’hanno vista spogliata la mattina, birichina

l’hanno vista alzare la sottana

la sottana fino al pelo, che nero.


Poi m'ha detto "Poveretto

il tuo sesso dallo al gabinetto."


Io  sto sempre in casa, esco poco

penso solo e sto in mutande

e sto senza parlare per  intere settimane.


Ma la televisione ha detto che il nuovo anno

porterà una trasformazione

e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra.


Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno

ogni Cristo scenderà dalla croce

ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno

ma l’impresa eccezionale, dammi retta

è di essere normale

perché  senza grandi disturbi qualcuno sparirà

saranno i troppo furbi e i cretini di ogni età.


Quindi sono uscito e normalmente ho incontrato una puttana

aveva dei problemi seri e non ragionava male

non so se hai presente una puttana ottimista e di sinistra

non abbiamo fatto niente e son rimasto solo come un deficiente.

Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto

gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino

mi guarda con la faccia stravolta e mi dice “Sono di Berlino”.

 

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico.

Vedi caro amico cosa si deve inventare

per poterci ridere sopra

per continuare a sperare.

 

Però mi  sono rotto, torno a casa e mi rimetterò in mutande .

Prima di salir le scale mi sono fermato a guardare una stella

sono molto preoccupato, il silenzio m’ingrossava la cappella.

Mi sono steso sul divano, ho chiuso un poco gli occhi

e con dolcezza è partita la mia mano.


Comunque auguri a tutti per l'anno nuovo e, come sempre, molto egoisticamente, io speriamo che me la cavo.

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