Titoli 4

 di Leo Spanu

Altra puntata della mia telenovela "Titoli". E pensare che non guardo mai polpettoni e polpettine televisive: odio le storie che non finiscono mai, i prequel, i sequel e le stronzate raccontate in mille puntate. Ma ve l'immaginate la Passione di Cristo con quel pover'uomo (Dio per i credenti) che sale e scende dalla croce? Ma lasciatelo lì, inchiodato per sempre in alto, a guardare lontano. Probabilmente lui li vede gli uomini, le donne e i bambini che si perdono in mare, noi no.

Nei miei titoli  ci sono storie che si possono anche non leggere, come i titoli degli articoli di giornale; crediamo di sapere tutto guardando la vita a volo d'uccello: uno sguardo e via. Ed io, come uno stupido, sono qui che recupero parole con la speranza di trovare un'emozione, un sogno che credevo di aver perduto. Il più delle volte si nasce per un errore di percorso, qualche volta per amore, ma anche se fossi uno sbagliato sono contento di essere così perchè, anche se da illuso, ho cercato di inseguire le stelle.

Ho scritto un Omaggio a Sofia Loren ma l'articolo non ha commosso nessuno. Peccato, sono certo che se l'avessi presentata in maniera diversa tipo Sotto il vestito niente probabilmente La razza umana avrebbe capito La banalità del male.  Più probabilmente no. Ma in un mondo ormai senza storia Le pagine della memoria che raccolgo non servono a raccontare  I colori dell'Africa Ancora Africa nera ma voi continuate pure a fare quel che fate ogni giorno, Mettete dei fiori nei vostri cannoni come se fossero Art Nouveau

Ma Diglielo tu Maria che devono scegliere Da che parte stare: non quella dei Bambini in guerra  Quando i comunisti mangiavano i bambini ma non finivano in Prima pagina. Abbiamo paura di troppe cose anche delle Donne che leggono, meglio fare festa magari la Festa della mamma per sentirci più buoni e inventare Feste, sagre, manifestazioni e altro per fingere d'essere felici. Invece durante questo lungo viaggio quanti Alberghi tristi e tazzine di Caffè nero bollente per non sentire quanto era cattivo quel liquido nero, certo che chi Beve birra... parla del 1 maggio, festa del lavoro e del Bel paese forse per distrarre l'attenzione.

Io chiedo scusa se non parlo di Maria, non lo faccio mai del resto perchè parlarne: quando le dicevo Vieni al cinema insieme a me lei preferiva andare con la Gente di mare e quando insistevo mi rispondeva Ti venga un sonno. Così le domeniche erano veramente grigie sembravano tutte La domenica delle salme e forse per questa ragione avevo gli Incubi dietro la porta e fuggivo di casa urlando Sono fuori di testa. Ma per favore Non pisciate contro il muro, fate altro, magari Salvate il soldato Ryan o cancellate dal vostro cuore La cultura dello stupro ma non fatelo solo a parole, magari per dimostrare L'educazione che non avete.

Lo possiamo torturare? Chiedeva il marchese De Sade e voi che avete sempre i Culi al caldo preferite cantare Le 100 canzoni italiane più belle disturbandole ogni cinque minuti con Adesso pubblicità! Noi no, noi che cerchiamo Piccoli momenti di felicità non domandiamo se sono davvero gli Italiani brava gente? Giriamo per Paesi e strade a caso per trovare quelli che, come noi, vogliono stare Tutti dentro (una favola). Giriamo le Piazze d'Italia Non per soldi ma per denaro, lo diciamo per finta e per gioco, per recuperare La bellezza che abbiamo perduto o per scrivere  Una canzone per te. E quando non troviamo niente torniamo a casa delusi ma domani ricominceremo daccapo. 

Per intanto Addio e grazie per tutto il pesce.

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