Scene da un matrimonio

di Leo Spanu

Si tratta di un film televisivo del 1973 di Ingmar Bergman: 300 minuti tremendi, ridotti per il cinema a “soli” 167 minuti. Quelli della  mia generazione hanno subito, senza potersi difendere, i Cineforum  (film + dibattito) con  registi "assassini di innocenti studenti" come  Bergman o come Eisestejn,  con le sue corazzate Potemkin e gli Alexander Nevski, film muti ma ugualmente straziapalle. Personalmente ricordo una partita a scacchi con la Morte nel film “ Il settimo sigillo”  ( sempre Bergman) dove ho capito il significato di “ noia mortale”. Non ho capito invece il senso di  “Scene da un matrimonio” un film verboso oltre ogni limite di sopportazione con una coppia che parla (accidenti ma quanto parlano!), litiga, divorzia, si ritrova, si lascia. Un genio del cinema secondo i critici intellettuali. Il ragionier Fantozzi ci ha vendicato, almeno per quanto riguarda il russo Eisenstejn, ma per lo svedese Bergman stiamo aspettando l’arrivo di un altro eroe. Nel frattempo andiamo a vedere cosa succede il giorno del matrimonio, definito da molti il più bello della vita di una coppia. Sarà!

Secondo me dovrebbero proibire i cartoni animati ai maggiori di dodici anni. Troppi adulti rovinati per sempre.

Questi sono arrivati nudi alla meta. Il classico due cuori, una capanna e due chiappe.

Penuria de anguria! ( Gino Bramieri)

Secondo molti il matrimonio è la tomba  dell'amore. Questi si sono portati avanti col lavoro. 

Tu c'hai le puppe a pera .( Francesco Nuti)

La sposina con le sue damigelle viste da dietro.

Matrimonio combinato. Magari un pò in anticipo.

Ho trovato una monetina!


E' avanzato un matrimonio. Siamo tutti invitati, tanto il regalo ce lo faranno loro.

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