Storia d'amore e di tutti i giorni
di Leo Spanu
Ma tu non andare via.
Oswaldo Guayasamin (1919-1999) era un artista ecuadoriano che
ha speso la sua vita per la pace, raccontando il dolore e la sofferenza della
sua gente e dell’intera umanità, ferita e uccisa da dittature, da guerre civili, da
genocidi. Il XX secolo, a leggerlo al contrario, sembra un rosario di crudeltà,
di orrori indicibili ma non bisogna mai rassegnarsi anzi bisogna ribellarsi alla
violenza, bisogna urlare con la voce, con gli occhi e con il cuore che amiamo la vita. Bisogna combattere l’odio con l’amore, tutto l’amore
possibile giorno dopo giorno. Perchè quello che si può trovare tra le pieghe del dolore è amore, anche quando sembra non ci sia più speranza per il domani. E' amore quando guardi la tua donna e i tuoi figli. Ma bisognerebbe riuscire ad amare anche tutte le donne e tutti i figli del mondo. E magari riuscire a regalare
un sorriso ad uno sconosciuto.
Sono piccole storie d’amore quelle che raccontava Oswaldo
Guayasamin.
Vorrei farlo anch'io ma non sono più
capace di perdermi in un sogno.
Così mi guardo intorno per raccogliere le parole e l'amore degli altri.
Ne me quitte pas (1958) di Jacques Brel (1929-1978) è una delle più
belle canzoni d’amore di sempre. Io mi sono permesso di tradurla molto liberamente, di farne una sintesi e raccontarla a modo mio.
Ritengo l’amore raccontato del cantautore belga l’unica risposta a quanti, ogni giorno, mettono "l'amore" tra virgolette e lo riempiono di paura, di rancore, di vendetta, di violenza, di morte.
L’amore è altro, a volte allegro, a volte triste. A volte finisce, e quando capita fa male, sempre. Perchè, anche se ci vergogniamo a dirlo, si vive per amore, solo per amore.
L’amore è altro, a volte allegro, a volte triste. A volte finisce, e quando capita fa male, sempre. Perchè, anche se ci vergogniamo a dirlo, si vive per amore, solo per amore.
E ti regalerò perle di pioggia da paesi
dove la pioggia non cade mai.
E smuoverò la terra e il mondo intero
per coprirti d’oro e di luce.
E ti porterò dove l’amore è legge
dove tu sarai regina ed io re.
E inventerò per te parole senza senso
che solo tu potrai ascoltare
e ti racconterò di un principe che è impazzito di noia
per non aver potuto amare te.
Ma tu non andare via.
Io non piangerò, non parlerò più.
Mi nasconderò in un angolo
per guardarti danzare e sorridere
per ascoltarti cantare e ridere.
Lascia che io sia l’ombra della tua ombra
l’ombra della tua mano, l’ombra del tuo cane.
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