Buon anno

In occasione della fine della legislatura due auguri prima dell’arrivo del 2018 e un piccolo elenco delle cose da non fare.
Auguri a quel  53% di italiani che non vogliono lo Ius soli. E un applauso a quelli che, al senato, non hanno avuto il coraggio di votare, né a favore né contro. Dei veri capitani coraggiosi.
Auguri alla democrazia. alla nostra malandata democrazia perché ne ha molto bisogno.

Qualcuno un giorno disse che la democrazia è la peggior forma di governo almeno fino a quando non ne troveremo una migliore. E’ vero, il limite della democrazia è che il voto dell’imbecille conta quanto  quello della persona intelligente,  il problema è che gli imbecilli sono e sono stati  sempre molti di più e le conseguenze si vedono dopo il voto. Purtroppo.
Turchia, USA e ultima l’Austria. Sono, erano delle democrazie ma cosa stanno diventando oggi  non è facile da capire e poi mettiamoci pure la Polonia, l’Ungheria  e altri paesi dell’est Europa che per scelta di campo  dovrebbero essere all’avanguardia ma nei fatti, almeno per quanto i diritti dell’uomo, non sono migliori di certi stati africani. L’unica differenza è che invece della ferocia delle armi usano la civiltà (crudele) delle leggi. Dura lex sed lex, dicevano i romani e , effettivamente le loro leggi spesso erano dure ma giuste.
Delle nostre leggi  non sono molto sicuro: a parte il mancato riconoscimento dello Ius soli per chi nasce in Italia, certe applicazione del 41 bis sono al limite della tortura. La patria di Cesare Beccaria ha molte carenze per quanto riguarda lo stato  “ dei delitti e delle pene.”

Ma è meglio stare buoni,  qualche anno fa un sondaggio scoprì che una larga maggioranza di italiani era favorevole alla pena di morte. Oggi con l’invasione di tutti i selvaggi  provenienti dall’Africa e dall’Asia credo che la percentuale risulterebbe ancora più alta.  Il popolo italiano si sente assediato da nemici immaginari e non capisce che il male sta invece dentro casa. Presunzione, ignoranza, informazioni false, paure imposte, incapacità di giudizio e un’imbecillità di fondo che una volta si tendeva a mascherare ma che oggi è diventata quasi un medaglia da esibire, un forma di vanteria con cui zittire anche il minimo tentativo di discussione seria.
Oggi urliamo il nostro rancore in faccia a tutti, odio e violenza non risparmiano neppure le persone che ci sono più care:  compagne, figli, genitori, tutti dentro  un enorme tritacarne da esibire ad un pubblico di feroci guardoni, un pubblico di zombie sempre più affamato di sangue e di morte.
Il tutto però coperto da un buonismo di facciata. Si fanno gli “auguri più cordiali” a Natale  e Capodanno; si hanno centinaia di amici virtuali con i quali scambiare parole gentili sulla rete;  si copre il mondo con un velo, anzi una coperta, di ipocrisia.
Siamo arrivati all’assurdo che  papa Francesco  venga criticato e contestato  perché fa bene il suo mestiere. Ma lo devo difendere io?  Io che sono un laico miscredente mentre molti baciapile sputano veleno  su di lui. E poi che mondo crediamo di costruire con  l’esaltazione del fascismo, con l’istigazione a delinquere?

Ma la storia non  ha insegnato niente? Mi rivolgo alla classe cosiddetta dirigente perché loro hanno le maggiori responsabilità, perché loro sono un concentrato di cattivi esempi per il popolo.
Bisogna smettere di contare i solo numeri a favore  e ignorare le opinioni contro. 
Le opinioni si ascoltano, si confrontano , si discutono:  non si impongono. La democrazia è in primo luogo rispetto degli altri.
Non si può, per qualche voto in più, trattare gli italiani  come se fosse un popolo bue. A proposito, una volta,  Silvio Berlusconi disse che tutti quelli che non votavano  lui e votavano a sinistra erano dei "coglioni".  E noi “ coglioni di sinistra” stiamo sempre aspettando una parola che ci faccia capire dove siamo sbagliati. Non siamo più cittadini, questo lo abbiamo capito da un pezzo, ma non siamo  neppure  pedine da usare per i giochi di potere di apprendisti stregoni e apprendisti burattinai. Siamo ancora uomini e donne liberi. Almeno di pensare.

Volevo scrivere un elenco delle cose da non fare nel 2018 ma mi sembra inutile. Un solo consiglio voglio dare a tutti, anche a me: fate  sempre quello che vi suggeriscono il cervello e il cuore insieme. Mai  quello che vi dice la pancia.

BUON ANNO A TUTTI

Leo Spanu

Ad articolo chiuso sento in tv che il presidente Mattarella ha sciolto le Camere. Non ho capito a cosa serve anticipare la fine legislatura di qualche settimana; Gentiloni è un galantuomo e il suo governo ha operato bene per l’Italia. Comunque speriamo meglio per  il prossimo governo.


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