Lettera a Babbo Natale
di Leo Spanu
Scritta due anni fa non dev'essere giunta a destinazione perchè non ho ricevuto risposta. La ripropongo.
Caro Babbo Natale,
non ti ho mai scritto prima perché non ho mai creduto nella
tua esistenza. Quando ero piccolo, eravamo così poveri che anche sognare era un
lusso. Un po’ come oggi. Con la differenza che allora avevamo un domani da
costruire. Ora invece, ho l’impressione che ci stiano rubando oltre al futuro
anche il passato. Ma bando alle malinconie. Mi hanno detto che, invecchiando si
torna bambini ( un modo gentile per dirti che sei rimbambito!) così questo
“vecchio bambino” ha deciso di sottoporti una serie di desideri che mi sono
avanzati e che non riesco a realizzare. Vedi tu se puoi fare qualcosa.
Ecco il mio elenco:
1) Fai nascere i bambini col telefonino incorporato. Così
basterà una semplice purga per
liberarli dalla schiavitù del Grande Fratello.
liberarli dalla schiavitù del Grande Fratello.
2) Cancella tutti i canali televisivi. Anzi lasciane uno
solo, dalle 20.00 alle 24.00. Così tutti avremo più tempo per pensare e parlare
con la nostra testa.
3) Togli il lavoro ai Fannulloni
che occupano il posto senza merito e per raccomandazione, ai Privilegiati per
grazia ricevuta, ai Garantiti a oltranza che spesso neanche vanno a lavorare ma
lo stipendio lo ritirano lo stesso e ai Protetti dai politici (che “tengono
famiglia”) , dai sindacati (più numerosi dei loro iscritti) e dai
corporativismi (a conduzione mafiosa). Prova a darlo ai disoccupati veri.
Scommetti che avanzeranno posti?
4) Cerca di abbassare il livello
di imbecillità della razza umana. Capisco che è un compito impossibile ma
passare dalla patologia alla fisiologia ci risparmierebbe qualche padreterno e
qualche guerra di troppo.
5) Spiega ai giovani che devono
avere fiducia in se stessi e che il merito e le qualità umane non sono
un’utopia. Sono le regole di una società normale. Tocca a loro imporle (anche
con qualche non metaforico calcio in c.) agli imbonitori televisivi, agli
spacciatori di sogni, ai cattivi maestri e ai furbetti di quartiere.
6) Salva la Madre Terra. Il mondo, il
nostro mondo, ci è stato dato solo in prestito e dobbiamo restituirlo sano ed
integro alle generazioni future.
Mi fermo qui, anche se avrei altre
richieste, perché capisco che ti ho caricato di lavoro per i prossimi
trent’anni. Al limite, pensione bassa permettendo, ci rivediamo nel 2044, ci
beviamo un filu-ferru (offro io !) e magari non ci sarà più bisogno di
scriverti altre lettere.
Scusami, un’ultimo desiderio. Se ti capita di passare a Sorso
vedi se riesci a tappare il buco di fronte a casa mia. Distratto come sono ci
inciampo regolarmente.
Speriamo bene Leo Spanu
Speriamo bene Leo Spanu
AUGURI A TUTTI DI BUONE FESTE
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