Addio e grazie per tutto il pesce

 di Leo Spanu

Mi dispiace quando qualcuno dei miei pochi follower mi cancella, specie se è qualcuno che mi seguiva dagli inizi di questa mia avventura. E’ vero,  io sono solo una presenza silenziosa, non commento mai, però seguo sempre quello che gli altri scrivono e qualche volta ho messo mi piace. Mi va bene che i miei follower siano pochi e, da quel che ho visto e capito, mi sembra  che sia tutta gente in gamba, della serie pochi ma buoni e, quando qualcuno se ne va, mi sembra di perdere un amico.  Ma l’ho sempre detto e scritto, io scrivo perchè amo scrivere e internet  ha fornito un nuovo e straordinario strumento a quelli come me.

Ho collaborato per qualche anno con una rivista e i miei articoli (poi riportati sul blog) hanno trovato un pubblico che mi ha seguito con attenzione e stima ma la carta stampata è ormai in sofferenza e quella rivista si è ridotta ad un bollettino pubblicitario. Ho pubblicato anche due romanzi: una fatica disumana perché i programmi degli editori sono ormai troppo diversi da quelli degli scrittori. Oggi scrivono cani e porci, dal calciatore multimilionario alla velina televisiva con le tette rifatte, dal politico trombato al medico esperto in virus: se fai il serial killer e lo racconti sono minimo un milione di copie vendute in una settimana. Noi che viviamo nella periferia più lontana dove non ci fila neppure il vicino di casa, abbiamo il vantaggio di poter scrivere quello che ci pare, liberamente, tanto non abbiamo l’ossessione di avere un lettore in più

Ormai sono quasi sei anni che “lavoro” su questo blog ma sono sempre lo stesso dell’inizio e anche se gli anni stanno diventando molti  non ho ancora perso la voglia di giocare con le parole e di  essere vivo. Sono felice se qualcuno continua a leggermi; per quelli che se ne vanno “Addio e grazie per tutto il pesce”. (D. Adams)