100 canzoni del resto del mondo: 1-25

 di Leo Spanu

Figuriamoci se non andavo a rivedere anche le classifiche delle canzoni non italiane fatte qualche tempo fa. Naturalmente tre anni dopo c'è qualche piccola variante. Niente è più volubile dei gusti musicali a parte la ruffianeria della stampa italiana verso il potere, di qualunque colore sia. Per fortuna, le belle canzoni resistono al tempo e alla mode, i leccaculi e i baciapile invece cambiano a seconda del vento. Però quanti ce ne sono! E sempre a 90°.

La mia classifica comprende canzoni di vari paesi, USA e Inghilterra al contrario conoscono solo musica anglo-americana. Presuntuosi e ignoranti come sempre. Ma non è per dispetto che ho classificato al primo posto una canzone francese (con molto dell' Italia nell'interpretazione)

1-25

1- Albergo a ore (1969) (Les  amants  d’un jour- Gli amanti di un giorno) Herbert Pagani (Libia 1934- USA 1988)- Edith Piaf (Edith Gassion, Francia 1915- 1963). La versione dell’artista italiano è straordinaria,  migliore addirittura di quella originale della Piaf. La canzone ha avuto problemi con la censura per il tema trattato: due ragazzi che si suicidano nella stanza di un albergo frequentato da prostitute e dai loro clienti. “Io lavoro al bar di un albergo ad ore, porto su il caffè a chi fa l’amore, vanno su e giù coppie tutte uguali, non le vedo più manco con gli occhiali.”  Cover: Gino Paoli, Ornella Vanoni, Milva.

2- El condor pasa (1970) Los Incas (gruppo musicale noto anche come Urubamba, nato in Francia nel  1956)- Simon & Garfunkel  (Paul Simon, USA 1941- Art Garfunkel. USA 1941) La versione strumentale è migliore anche se il successo internazionale è arrivato grazie alla versione cantata dal duo folk americano. La canzone in realtà è stata scritta nel 1913 da Daniel Aromia Roble (1871-1942, musicista) e Julio de la Paz (poeta),  deriva dalla musica popolare peruviana ed ha avuto molte versioni. “ Preferirei essere un falco piuttosto che una lumaca. Se potessi  spiccherei ora  in volo.” 

3- Yesterday (Ieri,  1965) Beatles. Qualcuno si divertito a contare le cover di questa canzone, sembra che siano più di 1600. Da molti critici musicali è considerata la canzone più bella del 1900. I Beatles sono un monumento della musica non solo inglese;  il gruppo nato nel 1960 si è sciolto nel 1970. Ricordiamo i nomi dei magnifici quattro: John Lennon (1940-1980); Paul McCartney (1942); George Harrison (1943-2001); Ringo Starr (1940). “ Ieri, tutti i miei guai sembravano lontanissimi, adesso sembrano che stiano di casa qui.” Molte le cover. probabilmente è la canzone che ne ha avuto di più. Ne cito solo alcune: Frank Sinatra, Elvis Presley, James Brown, Bob Dylan, Ray Charles, Marvin Gaye, Placido Domingo, Mina, Patty Pravo.

4- The End (La fine, 1958) Earl Grant (USA 1931- 1970)   Musicista di talento, Earl Grant morì in un incedente stradale insieme al figlio adolescente. “ Alla fine del fiume la corrente si ferma, alla fine della strada maestra non c’è nessun posto dove andare, ma dimmi soltanto che mi ami e che tu sei solo mia,  e il nostro amore continuerà fino alla fine dei tempi.”

5- Le plat Pays (Il paese piatto 1961) Jacques Brel (Belgio 1929- Francia 1978) Cantautore in lingua francese era un poeta vero, che si esprimeva in musica come pochi altri: Fabrizio De Andrè (Italia 1940-1999) e Leonard Cohen (Canada 1934- 2016). Molto bella la versione italiana di Herbert Pagani intitolata Lombardia, malgrado la libera traduzione è quella che meglio esprime la poesia di Brel: “ Vedrai la cattedrale che sembra una montagna,  con mille guglie bianche che la luna bagna, e dei diavoli in pietra che sputano alle stelle, e che graffiano il cielo con gesti da zitelle, son secoli che fanno le stesse  smorfie ormai.“

6Eleanor Rigby (1966) Beatles. Una canzone sulla solitudine.  La musica, classicheggiante (Vivaldi) è eseguita da una piccola orchestra. Il gruppo non suonò per l’incisione del brano. “ Eleanor Rigby raccoglie il riso, nella chiesa c’è stato un matrimonio. Vive in un sogno, aspetta alla finestra, ha la stessa faccia che tiene in un vaso vicino alla porta. Per chi è?” Cover: Aretha Franklin. Joan Baez, Sarah Vaughan, Tony Bennet, Ray Charles, Asrtud Gilberto, Vanilla Fudge. 

7- Le meteque (Lo straniero 1969) Georges Moustaki  (Giuseppe Mustacchi. Egitto 1934- Francia 2013) Paroliere e cantante franco-greco. Le meteque vuol dire meticcio.  “ Con questa faccia da straniero, sopra una nave abbandonata, sono arrivato fino a te, e adesso tu sei prigioniera, di questa splendida chimera, di quest’amore senza età. Sarai regina e regnerai, le cose che tu sognerai diventeranno realtà, il nostro amore durerà per una breve eternità, finchè la morte non verrà.” La traduzione, straordinaria, è di Bruno Lauzi (Italia 1937-2006).

8- Good vibrations (Buone vibrazioni  1966) Beach Boys. Formazione americana nata nel 1961; all’inizio divenne famosa con canzoni facili e orecchiabili poi col tempo  diventò uno dei gruppi  più importanti per la qualità delle loro canzoni. Good vibrations è l’espressione migliore. “Io, io amo i vestiti colorati che indossa e amo il modo in cui il sole gioca coi suoi capelli.”

9- She a rainbow (Lei è l'arcobaleno1967) Rolling StonesIl più famoso (e longevo)  gruppo inglese alternativo ai rivali Beatles; nato nel 1962 e guidato dall’eterno Mick JaggerShe a rainbov è una canzone alquanto insolita nella produzione del gruppo con  quel pianoforte che suona una scala ascendente e che ritorna in continuazione. “ Arriva colorata ovunque, lei si pettina i capelli, è come un arcobaleno,  sta arrivando, colori nell’aria.

10Ne me quitte pas  (Non lasciarmi  1959) Jacques Brel  (Belgio 1929- Francia 1978) Probabilmente la più bella dichiarazione d’amore che un uomo possa fare ad una donna. Peccato che a lei non importa niente. “Io ti offrirò perle di pioggia, venute da paesi dove non piove mai, io scaverò la terra fin dopo la mia morte, per ricoprire il tuo corpo, di luce e d’oro, creerò un regno dove l’amore sarà re, e tu sarai regina.”  Cover: Gino Paoli, Marlene Dietrich, Nina Simone, Frank Sinatra, Dalida, Patty Pravo, Gigliola Cinquetti, Mireille Mathieu, Celin Dion, Andrea Ferreol, Madonna. Esiste anche una versione comica di Luigi ProiettiNu' me rompe er ca'.

11-Stand by me (Stammi vicino, 1961) Ben E. King. (Beniamin Earl Nelson  USA  1938-2011)) era l’autore e l’interprete di  quella che è diventata una delle canzoni più popolari di tutti i tempi. In Italia Adriano Celentano ha avuto un successo straordinario con la sua versione (Pregherò 1963). Magari con qualche furbizia di troppo per via dei diritti d’autore. Anche John Lennon ha interpretato una sua versione. Per quanto mi riguarda (nel piccolo) “Stand by me” è il tema di un capitolo del mio romanzo “A Brescia non c’è la nebbia” (EDES 2018). Ci sarà pure una ragione. La canzone ha dato il titolo anche ad un bel film del 1986 ricavato da un racconto di Stephen King. “Quando la notte arriva, e la terra si fa buia, e la luna è l’unica luce che vedremo, no, non avrò paura.”

12- A day in the life (Un giorno nella vita,1967)  Beatles. Questo brano è  tratto dall’album  Sgt. Pepper's Lonely Heart Club Band. Un brano di sapore classico con un’orchestra quasi sinfonica e una serie di invenzioni tecniche e artistiche in fase di registrazione. Cover: Sting, Bobby Darin, Josè Feliciano, Neil Young, Eric Burdon, Bee Gees.

13- Sound of silence ( Il suono del silenzio 1964) Simon & Garfunkel. Paul Simon ( USA 1941) e Art Garfunkel (USA 1941) il miglior duo folk degli anni 60 e di sempre. La canzone è ormai un classico. Una versione italiana di Dino ( Eugenio Zambelli 1948) era  banale nel testo. Peccato perché  la voce non era male. Il brano ha fatto da colonna sonora al film Il laureato (1967) con Dustin Hoffman (1937). ”Nei miei sogni agitati camminavo da solo, strade di ciottoli strette sotto l’alone di un lampione. Alzai il bavero per il freddo e l’umidità,  allorchè i miei occhi furono trafitti dal lampo di una luce al neon,  che squarciò la notte e scosse il frastuono del silenzio.”

14- The incanthed sea (Mare incantato 1959) The IslandersGruppo strumentale americano che con questa canzone ha raggiunto un incredibile successo internazionale. Poi sono praticamente spariti. Innumerevoli le cover, tra le migliori quella del duo italo americano Santo & Johnny. La canzone è diventata un esercizio obbligatorio per chiunque suoni la chitarra. Io adoro questo brano fin da ragazzino.

15- Je ne regrette rien (Non rimpiango niente, 1960) Edith Piaf (Edith Gassion, Francia 1915-1963). Il “passerotto”  una piccola donna fragile, con una vita difficile e piena di dolore, è stata una delle cantanti più grandi di tutti i tempi, una voce unica. La canzone è citata in decine di film. “ No, niente di niente, io non rimpiango niente, tutto è pagato, spazzato, dimenticato,  me ne fotto del passato. Coi miei ricordi ci accendo un fuoco,  i miei dispiaceri, i miei piaceri, non ho più bisogno di essi. Rimossi gli amori e i loro fremiti,  dimenticati per sempre. Riparto da zero.” Cover: Mireille Mathieu, Johnny Halliday, Milva.

16- Hurt (Ferita, 1961) Timi Yuro (Rosemarie Timotea Aurro, USA 1940-2004) Di origine italiana era dotata di una voce potente  e particolare tanto che a molti dava  l’impressione di essere una cantante di colore.  In Italia  questa canzone è passata inosservata mentre la versione italiana di Fausto Leali (A chi, 1967)) ha stravenduto. Non ho mai capito lo strabismo musicale del pubblico italiano. Timi Yuro ha partecipato anche al festival di Sanremo nel 1965 e nel 1968 ma non se ne accorto nessuno. Nel 1965 vinse Bobby Solo con  Se piangi, se ridi: ecco infatti. “ Mi fa male pensare che tu mi abbia mentito,  mi sento ferita nel profondo di me stessa “.  Cantante da recuperare,  straordinaria anche la sua versione di Smile (Sorridi, 1961) di Charlie Chaplin.

17- L’istrione (Le cabotin 1967) Charles Aznavour (Chahnourth Varinag Aznavourian, Francia 1924- 2018) Cantautore francese, attore, diplomatico di origine armena, uno dei grandi  della musica francese e mondiale, scoperto da Edith Piaf, autore di una serie lunghissima di canzoni davvero straordinarie. Qui ne citiamo una che è diventato il cavallo di battaglia di molti altri artisti. Aznavour cantava (bene) in sette lingue diverse. “ Con il mio viso ben truccato, con la maschera che ho, sono enfatico e discreto, versi e prosa  vi dirò.  Con tenerezza o con furore, e mentre agli altri mentirò, fino che sembri verità, fino a che io ci crederò.” Cover: Massimo Ranieri, Renato Zero.

18- The lion sleeps tonight (Il leone si è addormentato 1961)  The TokensGruppo musicale americano nato nel 1965. La loro canzone è diventata eterna e onnipresente: la ritrovi al cinema, nella pubblicità, nelle sigle di programmi televisivi. “Il leone si è addormentato, paura più non fa, nella giungla la grande pace, fra poco scenderà.” è una favola per bambini che piace sempre, Tra le mille versioni, esilarante quella a cartoni animati con un ippopotamo che canta e un cane che balla. In realtà la canzone è una cover di un brano del cantautore sudafricano Salomon Linda (1909-1962) Mbube (1939) che poi aveva venduto i diritti d’autore per il valore di un euro. La canzone è stata anche colonna sonora del film Il re leone (1994).

19- Lucy in the sky with diamonds ( Luci in un cielo di diamanti, 1967) Beatles. La canzone fa parte dell’album Sgt. Pepper’s Loneley Heart Club Band, che secondo me è l’album più bello di sempre. Mi hanno offerto 200 euro per la mia copia: ridicolo. Qualcuno ha giocato col titolo di questa canzone che usando alcune lettere iniziali diventerebbe LSD. In effetti, all’epoca, i quattro Beatles avevano qualche problema.  “ Immaginati in una barca su un fiume,  con alberi di mandarino e cieli di marmellata, qualcuno ti chiama, tu rispondi lentamente, è una ragazza con gli occhi a caleidoscopio.”

20You keep me hanging on (Continui a tenermi sospesa1966) Vanilla Fudge. Gruppo americano  di musica psichedelica e hard rock, nato nel 1966 e sciolto nel 1970. Specializzati in cover che rifacevano a modo loro: di grande rilievo la loro versione del brano Some Velvet  Morning di Lee Hazvelwood (cantautore americano 1929-2007) e Nancy Sinatra (cantante americana figlia di Frank Sinatra,1940) e la versione rock di Per Elisa di BeethovenYou keep me hanging on è la cover di un successo delle Supremes (con Diana Ross): una versione di oltre sette minuti e un assolo di batteria da urlo. Il gruppo de I Ribelli, con la voce di Demetrio Stratos (1945-1979) ne fecero un’ottima versione italiana, Chi mi aiuterà (1971).

21 -Who Wants to live forever  (Chi vuole vivere per sempre 1986) Queen. Gruppo inglese attivo dal 1970 al 1991 quando morì il cantante Fred Mercury (1946) La canzone fa parte della colonna sonora del film Highlander- L’ultimo immortale (1986) con Cristopher Lambert (Francia 1957) e Sean Connery (Scozia 1930-2020). “ Per noi è già tutto deciso. Questo mondo ha un solo tenero istante a disposizione per noi.” 

22-Etienne (1987) Guesch Patti (Patricia Orasse, Parigi  1946) Un grande successo in Francia e fuori. La canzone era accompagnata da un videoclip in bianco e nero ad alta tensione erotica dove l’artista si esibisce in un sensuale striptease. La televisione francese non  trasmise mai il video. Etienne oltre ad essere un nome, in Francia è anche un nomignolo del pene. Aldilà di questi aspetti, Guesch Patti aveva una voce incredibile ed era una ballerina straordinaria.

23- Apache (1960) Shadows.  Gruppo inglese nato nel 1958 come band di accompagnamento del cantante Cliff Richard (Sir Harry Rodgers Webb, 1940). Poi col chitarrista Hank Marvin (1941) un virtuoso che è stato d’ispirazione a molti altri grandi della chitarra, il gruppo ha raggiunto la sua indipendenza musicale e un successo internazionale. Cover a iosa.

24- Lady Jane (1966) Rolling Stones.  Esiste anche una versione italiana non banale (1967) cantata da Maurizio Arcieri (1942- 2015 ex New Dada). “ La parola fine per me non esiste, non ho scritto quella , ho scritto il tuo nome, il libro è chiuso ormai, resta la polvere della mia vita, lady Jane.”

25Et maintenant  (E adesso 1961) Gilbert Becaud (Gilbert Silly, Francia 1927-2001) “ E adesso cosa farò? Verso quale niente scivolerà la mia vita? Tu mi hai lasciato il mondo intero, ma il mondo senza te è piccolo.”

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