Niente di nuovo a Perulandia (Sorso)

 di Leo Spanu

Quando Annibale (noto come Remo la Barca) decise di andare a Canne (non a farsele: Canne è un'amena cittadina pugliese mentre Cannes si trova in Francia) non c'era nessuna balena disponibile al trasferimento perchè l'ultima balena s'era arenata a Marina di Sorso e viaggiare in nave o in aereo per venire in Sardegna costa quanto un mutuo. E poi i sennoresi (abitano a seicento metri da Sorso, come cugini di campagna), notori ed abili commercianti, con le costole dell'animale avevano costruito stecche per gli ombrelloni che avevano venduto sulle spiagge private della Costa Smeralda dove poveri miliardari espongono da sempre piselli mosci e tette del tempo che fu. Qualcuno (sempre sennorese) usò le ossa per fare stecche per i reggiseni (minimo quinta misura), quelli che i cinesi vendono il venerdì nel mercatino di viale Dessì. Gli avanzi dell'animale furono regalati ad un noto giornalista televisivo che ci fece una trasmissione che faceva cagare più delle pubblicità di una signorina sassarese, nota venditrice di acqua minerale e  di the, a te, a me, a noi.

Ma Annibale, uomo d'azione, non aveva tempo per filosofare così compro una punto talmente usata che la Maria (che la sta alla mia porta: citazione da La Ballila) che già s'era mangiata la gomma di scorta si mangiò  pure una ruota così che la macchina correva per miracolo. 

Così un giorno d'agosto che dirvi non so, Annibale partì in pole position (c'era solo lui) dalla Marina per recarsi a far la spesa o farsi gli affari suoi. Il fratello Asdrubale (noto come Romolo La Nave) gli disse: " Portati la patente."  Annibale ci pensò a lungo poi rispose: : "E chi cazzo l'ha mai avuta la patente." Asdrubale insistisce... insistò... insistì... (boh!): "Almeno stai attento a Scipione l'Africano che se no a Canne ti  fanno un culo così." (Reminiscenze di storia).

Strada facendo Annibale incontrò un cinghiale, un tipo freddo, ma talmente freddo che neppure lo salutò. "Maleducato! " Disse Annibale. Poi a momenti si scontrò con un elefante che fuggito dal circo Zanfretta stava cercando lattuga, finocchi e insalata varia perchè gli avevano detto che la verdura a Sorso è molto buona. Rischiò anche di andare a sbattere contro la fontana del Rosello (di Sassari). Infatti c'erano due gruppi di sorsensi e di sassaresi che litigavano da quattrocento anni e dopo aver legato i due monumenti cercavano di portarsela a casa tirando ognuno dalla propria parte.

C'era anche un candidato (trombato) sindaco di Sassari che voleva rubare i terreni a Sorso: " E Platamona è mia, e il quinto pettine è mio, e la Marina è mia , e Maritza è mia.  E' tutto è mio! " Insomma voleva prendersi 18 chilometri di costa in cambio ci regalava una cartolina del ponte Rosello del 1930. (Il ponte è stato costruito nel 1934). E' vero che i sorsensi (sussinchi per i cultori  della lingua sarda) hanno la fama essere macchi (da Maccus,  praticamente uno scemo) ma anche il signore citato non sembra Einstein. 

L'incontro con i carabinieri invece fu cordiale. Gli agenti a vedere una carcassa di macchina arrancare con sole tre ruote non sapevano se mettersi a piangere o a ridere, un pò come le statue della facciata della chiesa parrocchiale di San Pantaleo,  quando Annibale entrò contromano nella piazza rischiando di stendere i quattro pensionati addormentati sui tavolini del bar Porqueddu ( per gli inglesi Porkins) all'angolo in fondo. Comunque i santi, per scaramanzia, si toccarono gli attributi anche se non si vide per via delle vesti ampie e abbondanti.

Intanto la notizia che Annibale era alle porte (di Sassari) giunse a Palazzo Ducale (sempre di Sassari);  il consiglio comunale fu convocato d'urgenza per deliberare che i "sussinchi macchi" andavano espulsi di tutte le scuole del regno, altrimenti... e tanti altri puntini (che neanche Totò nella sua famosa lettera).

 "Altrimenti cosa?" Domandò inferocito il signore di Perulandia. 

"Altrimenti ci arrabbiamo."

Anche Guglielmo Tell (o Robin Hood?) è venuto a Sorso per vedere la macchina a tre ruote. La Cina sta pensando seriamente di copiare il prodotto e rivenderlo nel resto del mondo. In omaggio , a tutti gli acquirenti, un reggiseno a tre posti. Magari a qualcuno può servire.

NOTE

1) Quando il ponte non esisteva ancora. i sorsensi (ma anche gli altri proveniente dai paesi del circondario) scendevano nel vallone e, approfittando del luogo deserto, facevano qualche bisognino. Un giorno un contadino sorsense si accorse che un cittadino sassarese lo stava osservando.
" Chiddu sussincu" (Ehi tu di Sorso) Lo apostrofò " La fai e te l'abbaiddi." (La fai e te la guardi pure)
" A vidè si t'abbastha." (Per vedere se ti basta)
A proposito di "sussinchi macchi".

2)  Maccus, figura tipica del  teatro atellano,  un'espressione artistica popolare della Campania di IV secolo a. C. Il "maco" era una pietanza a base di fave.

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