100 canzoni italiane: 76-100

di Leo Spanu

76-100

76-  Guarda che luna (1959) Fred Buscaglione (Torino 1921-Roma 1960) Una canzone romantica del "duro dei duri" in un mondo di "bulli e pupe". Cover: Marino Marini, Milva, Fred Bongusto, Emma, Irene Grandi, Luciano Pavarotti, Ricchi e Poveri. Versione  strumentale: Stefano Bollani. In realtà i successi di Buscaglione erano: Eri piccola così; Che notte; Teresa non sparare; Che bambola. Piccoli capolavori di ironia.

77- Via con me (1981) Paolo Conte. Probabilmente la canzone più nota del cantautore di Asti. Cover: Roberto Benigni, Neri per Caso, Fiorella Mannoia. " Non perderti per niente al mondo/ lo spettacolo d'arte varia/ di uno innamorato di te"

78- La voce del silenzio (1968) Mina. La canzone fu presentata al festival di Sanremo del 1968 con le interpretazioni di Tony del Monaco (Sulmona 1935-Ancona 1993) e Dionne Warwick (USA 1940) ma fu un fiasco. Ripresa da Mina divenne un successo mondiale. Cover: Johnny Dorelli, Iva Zanicchi, Massimo Ranieri, Andrea Boccelli, Ornella Vanoni, Gilda Giuliani, Elisa, Irene Fargo, Franco Simone, The Supremes, Francesco Renga, Diodato, Dolcenera

79- La collina (1971) Fabrizio De Andrè. Primo brano dell'album "Non al denaro, non all'amore nè al cielo" ispirato alla raccolta di poesie " Antologia di Spoon River" (1915) di Edgard Lee Masters (USA 1868- 1950) pubblicata per la prima volta in Italia nel 1943 grazie alla traduzione di Fernanda Pivano (Genova 1917-Milano 2009) che ne curò la traduzione e collaborò con De Andre per i tesi delle canzoni. Gli arrangiamenti sono di Nicola Piovani.

80- Guido piano (1984) Fabio Concato (Milano 1953) Altra canzone poco nota. Sono tante le canzoni, davvero belle, che rimangono nascoste nell'ombra. Forse perchè, talvolta, troppa luce finisce con l'uccidere la poesia. " Ho bisogno di stancarmi e di camminare/ di sentire l'acqua,  il vento e di respirare/ peccato che qui vicino non c'è il mare"

81- Senza fine (1961) Ornella Vanoni (1934) Canzone di Gino Paoli scritta per la Vanoni. Il brano ha fatto paret della colonna sonora del film "Il volo della Fenice" (1965) di Robert Aldrich, nella versione italiana,  di Ornella Vanoni, in quella originale nell'interpretazione di Connie Francis. Altre interpretazioni: Gino Paoli, Peggy Lee. "  Senza fine/ tu trascini la nostra vita/ senza un attimo di respiro/ per sognare..."

82- Andava a Rogoredo (1964) Enzo Jannacci (Milano 1935-2013) Canzone in dialetto milanese. Storia di uno che porta una ragazza alla fiera di Milano, le dà diecimila lire per comprare un krapfen e non vede più nè la ragazza nè i soldi. Così va in giro gridando: No, no, non mi lasciare... mai, mai, uhu!

83- Soli (1965) Mina. Sigla finale del varietà RAI Studio Uno, canzone di Bruno Canfora (Milano 1924-Piegaro/Perugia 2017). Sul reto del disco "Un bacio è troppo poco" sempre di Canfora.

84- 1947 (1962) Sergio Endrigo. Con la fine della seconda guerra mondiale l'Italia, paese sconfitto e vinto (grazie al fascismo) dovette pagare il conto: l'Istria fu ceduta alla Iugoslavia e Endrigo si ritrovò senta patria; la città dov'era nato non era più italiana. Non dev'essere un'esperienza piacevole quando ti tagliano le radici. "Come vorrei essere un albero che sa/ dove nasce e dove morirà"

85- Il mio canto libero (1972) Lucio Battisti.  Tratto dall'omonimo album  dove ci sono canzoni (forse migliori) come "Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi",  Confusione, L'aquila". Di quest'ultima notevole l'interpretazione di Bruno Lauzi,

86- Quella carezza della sera (1978) New Trolls (attivi 1967-1998) Cover: Anna Oxa. " Non so più se mi manca di più/ quella carezza della sera o quella voglia d'avventura/ voglia di andare via"

87- Valzer della toppa (1973) Gabriella Ferri (Roma 1942-Corchiano/Viterbo 2004) Il testo è di Pier Paolo Pasolini e la musica di Piero Umiliani e la canzone fu interpretata la prima volta da Laura Betti (Casalecchio di Reno/Bologna 1927- Roma 2004) nel 1960. Canzone in dialetto romanesco racconta la storia di una prostituta che si ubriaca.

88- Caffè nero bollente (1981) Fiorella Mannoia (Roma 1954) Presentata al festival di Sanremo, la canzone passò quasi inosservata anche perchè la Mannoia, allora era più nota per la sua attività di controfigura di Monica Vitti che come cantante. La canzone, di Mimmo Cavallo, era abbastanza anomala per lo standard di Sanremo. L'autoerotismo femminile si stava affacciando nelle canzonette (vedi America di Gianna Nannini)

89-Eva (1963) Ricky Gianco (Riccardo Sanna, Lodi) Altra canzone totalmente dimenticata;  l'assolo di chitarra all'inizio della canzone è da urlo. Non so chi fosse l'artista forse lo stesso Gianco. " Immagina un cielo più blu/ i sogni fioriti di stelle"

90- Sinnò me moro (1959) Alida Chelli (Alida Rustichelli, Carpi Modena-Roma 2012) Colonna sonora del film "Un maledetto imbroglio" (1959) di Pietro Germi tratto dal romanzo "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" di Carlo Emilio Gadda. La musica è di Carlo Rustichelli padre di Alida. Cover: Gabriella Ferri.

91-Occhi di ragazza (1970) Gianni Morandi (Monghidoro/Bologna 1944) Canzone di Lucio Dalla scartata a Sanremo. Il pubblico sanremese si intende di musica leggera come di fisica nucleare. Cover: Ron, Lucio Dalla, Ornella Vanoni. " L'acqua di una lacrima d'addio/ sarà l'ultimo regalo/ che da voi riceverò"

92-Insieme a te non ci sto più (1968) Caterina Caselli (Modena 1946) Canzone di Paolo Conte utilizzata nelle colonne sonore di vari film: Bianca (1984) e  La stanza del figlio (2001) di Nanni MorettiTu la conosci Claudia (2004) di Massimo Venier, Aldo, Giovanni e Giacomo; Manuale d'amore (2005) di Giovanni VeronesiArrivederci amore ciao (2006) di Michele Soavi. Cover: Ornella Vanoni, Franco Battiato, Claudio Baglioni, Rita Pavone, Elisa, Gianna Nannini, Giusy Ferreri, Malika Ayane, Avion Travel.

93- Ma che bella giornata (1968) Ugolino (Guido Lamberti, Paola, Cosenza1940) Ecco il padre artistico di Rino Gaetano. Dev'essere l'aria di Calabria che ispira canzoni di un'ironia amara. Forse il primo rap della storia della canzone italiana.

94-Agnese (1979) Ivan Graziani (Teramo 1945- Novafeltria/Rimini 1997) La canzone rassomigli a tante altre di vari artisti, Phil Collins compreso, ma la madre di tutte è il rondò della sonatina op. 36 n. 5 in sol maggiore di Muzio Clementi (Roma 1752- 1832). Comunque la canzone è bella e Graziani un grande chitarrista. " Agnese, dolce Agnese Color di cioccolata/ adesso che ci penso/ non ti ho mai baciata"

95- L'isola che non c'è (1980) Edoardo Bennato (Napoli 1946) Tratta dall'album "Sono solo canzonette" è ispirata alla favola di Peter Pan. Cover: Alex Britti, Gianni Morandi, Nomadi, Luca Barbarossa, Leo Gassman. " Seconda stella a destra, quello è il cammino/ e poi dritto fino al mattino/ non ti puoi sbagliare perchè/ quella è l'sola che non c'è"

96- Ma il cielo è sempre più blu (1975)  Rino Gaetano (Crotone 1950-Roma 1981) Al cantautore è stata dedicata una miniserie televisiva (2007) della Rai con lo stesso titolo. 

97- America (1979) Gianna Nannini (Siena 1954). Un inno alla masturbazione femminile ma anche un ottimo rock. " Nessuno mi vede/ e allora accarezzo la mia solitudine"

98- La donna cannone (1987) Francesco De Gregori. Secondo me la canzone è sopravalutata e non capisco perchè la sto classificando tra le prime cento, forse suggestionato dalle troppe volte volte che ho sentito dire: "E' un capolavoro". Potenza della pubblicità.

99-  Nella mia città (1990) Mango. Non so perchè ma questa canzone mi ricorda la mia infanzia nella città di Treviso e il pensiero mi emoziona. " Nella mia città/ c'è una casa bianca/ con un glicine in fiore/ che sale, sale su"

100- Per una bambola (1984) Patty Pravo ( Nicoletta Strambelli, Venezia 1948) Presentata al festival di Sanremo,  il pubblico rimase sconvolto dall'abbigliamento (di Versace) e pettinatura della cantante, una specie di geisha uscita dal set di  Guerre Stellari e non ascoltò la canzone, anch'essa stravagante ma non banale. "L'abbellirò con nastri rosa/ fiori gialli tra i capelli/ riderà incredula"

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